25/06/14

Quei post che non vorresti mai scrivere: Ciao Andrea. Riposa in pace.

E’ quasi l’una e mezza di notte. E mi trovo a Barletta, lontano da casa. Stanotte non si dorme. Questa sera mentre ero a cena, in un ristorante tipico, mentre attendevo, sfogliavo sul cellulare, facebook. Mi stavo divertendo a leggere i commenti sulla nazionale di calcio. Ad un certo punto, alcune persone scrivono “ ciao Andrea R.i.p. “. Subito penso: Ma quale ? Chi ? Poi la conferma della supposizione, inconsciamente respinta. Un fulmine a ciel sereno. Andrea. Lui.

Non ci riesco a dormire. Non era un parente. Non era neppure un amico. Un conoscente. Ma di quelli con cui intrattieni rapporti quotidiani. Era il benzinaio di Rovereto. Da quando abito a Rovereto, dal 1999, ci si conosceva. A Rovereto, chi non lo conosceva ? Quante discussioni o battute o frecciate politiche o pettegolezzi ? Roba innocua, ma umana. Chi non sarà rimasto di sasso come me ? 40 anni circa sono pochi. E capisci davvero che la vita è un soffio. Ti accorgi che niente sarà più come prima, anche in quell’ambito. Semplice, al limite della banalità, ma quotidiano. E capisci il valore delle persone. Questa notte una famiglia soffre. Ce ne saranno altre. Ma quando per qualche ragione, “ la faccenda “ è vicina , magari ti tocca la notte in cui non riesci a dormire. A qualcun altro, altro. Ma credo che per tanti roveretani, questa non sarà una notte come le altre.

Ciao Andrea. Ci mancherai. E ce ne accorgiamo sempre … quando uno non c’è più.

E’il nostro limite. Non pensare all’infinito, e accorgersi di esso, solo in determinate circostanze.

Arrivederci Andrea. Perché ci rivedremo. Altrimenti, non avremmo dentro, intrinseca, la sensazione dello “ strappo ”.


Davide Boldrin

Nessun commento:

Posta un commento