28/07/14

Ecco la risposta, l'ho trovata: Renzi, odora un po' di cacchetta mussoliniana.



Nel passato non lontano in cui alla prospettiva del federalismo e della sussidiarietà si prestava (almeno a
parole) grande attenzione nel dibattito politico italiano, quando anche molti convinti assertori dello
statalismo stavano in silenzio al riparo della bandiera federalista in attesa che passasse l'onda, c'era
qualcuno che con meritevole schiettezza non esitava a difendere a viso aperto il tradizionale statalismo
italiano. Si trattav a in genere, e non a caso, di personalità nate e cresciute politicamente nel Psi, come
ad esempio Giuliano Amato. Quella del socialismo italiano infatti è una tradizione politica la cui più
antica e salda radice risale al riformismo illuminato del '7 00. L'influsso marxista, ormai sv anito, è
successivo.
Tanto più in un tempo come l'attuale, in cui lo statalismo sta riconquistando posizioni a grandi passi,
non sorprende perciò che una personalità politica pure nata e cresciuta del Psi, come il senatore del
Nuov o Centro Destra Maurizio Sacconi, giudichi le riforme costituzionali presentate al Parlamento dal
governo Renzi, la cui impostazione neo-centralista è evidente, come una positiva correzione dell'"albero
storto del federalismo". Nella precedente stagione di riforme,  .......

.....CONTINUA: http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2014/7/19/J-ACCUSE-Il-federalismo-di-Renzi-e-Ncd-Nasconde-il-centralismo-peggiore/515167/


Davide Boldrin

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