16/11/14

I tre candidati, Stefano Bonacini, Alan Fabbri, Alessandro Rondoni ? Dei gran s.....i .Amen.

Spocchiosi, superbi e arroganti. Dite pure che io sono eccessivo nelle manifestazioni emotive. Però se chi si si candida, poi si atteggia arrogantemente, e con superbia di rappresentare le persone... Bah ... Soprassiedo poi sui “ cattolici “ … Anzi, no. Ultimamente, quelli impegnati in politica a certi livelli, profumano di concime ( si chiama anche merda …) .

Davide Boldrin

Io non ci sono andato. Avevo, e ho le idee chiare. Aspettavo appunto ciò, per esternare..:


Medolla: il confronto tra i candidati alla Presidenza ( N.d.r.: CANDIDATI A COMMISSARI PER LA RICOSTRUZIONE ! )


Nessuno ieri sera, all’incontro coi candidati alla Presidenza della Regione, si sarebbe aspettato un “coup de theatre” in grado di cambiare le sorti di una campagna elettorale che si sta noiosamente incamminando verso la sua conclusione tra cene, proclami e gite nei mercati paesani.
E, in effetti, in colpo di scena non c’è stato.
C’è stata una buona affluenza di cittadini, in linea con le nostre normali iniziative, ma non la folla strabordante che qualcuno avrebbe potuto immaginare data l’imminenza del voto.
Quasi nessun supporter; persone che, più che altro, volevano capire e che, a volte, hanno detto la loro, animando il dibattito.
Per quanto riguarda i candidati…
Quello dell’
UDC non s’è visto; e, a dire il vero, non aveva nemmeno risposto al nostro invito.
E nemmeno candidato di 
LegaFIFd’I, quel “giovine” che accompagna Salvini in giro per la Regione, è venuto; ma ieri sera non dovevamo parlare di rom e immigrati e, per quanto riguarda le politiche della ricostruzione non avrà da dire nulla ora, esattamente come non ha detto nulla di diverso dal PD in questi trenta mesi.
Bonaccini ha mandato a rappresentarlo il senatore Broglia, che è anche il sindaco di Crevalcore, il quale si è trovato nella posizione di chi, senza alcun interesse diretto (infatti non è candidato in questa tornata elettorale) si trova a dover difendere l’indifendibile senza, però, prendere impegni per il futuro.
Insomma una figura “depotenziata” ma che è stata utile alla discussione (non sarebbe stato gentile parlar male degli assenti).
Poi ci son quelli che la faccia ce l’hanno messa davvero; Gibertoni (
M5S), Quintavalla (L’Altra Emilia Romagna) e Mazzanti (Liberi Cittadini) che, pur con differenze sostanziali tra loro, mostrano come sia sempre più necessario un rinnovamento della politica non più fondata sui gruppi di potere e sui loro accordi, ma sulle esigenze reali dei cittadini.

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Quindi, voterò cosi ( perché comunque, non andare a votare è identico al gesto di un marito che per far rabbia alla moglie, si eviri ...) :




Io manco lo conosco. Però mi ispira. Il voto di preferenza a Marco Nora. Meglio lui di altri.

Amen.

DB





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