Sono uno a cui piace la politica. Si
dovrebbe capire, no ? Però la politica è bella quando in qualche
modo riesce ad intercettare la volontà popolare e agire. Poco o
tanto che sia, ma agire.
Ma quando si parla di politica, è da
un pezzo oramai, che non si parla più di sostanza, ma dei vari
personaggi a seconda del periodo temporale e/o “ sparata “.
Sembra però che nessuno abbia voglia di tenere conto delle utime
elezioni regionali. Dove circa due terzi degli aventi diritto al
voto, non è andato ad esercitare il proprio diritto di scelta.
Errato non andare a votare. Perchè
comunque, si è visto come è andata a finire. Ma come maturare nuove
forme di espressione politica popolare ? Nei comuni sta maturando il
cossiddetto “ civismo “.
Ovvero una forma di aggregazione sui
contenuti, sulla sostanza delle cose, anche sulle idee, ma condivise
comunque sulla base di un pragmatismo, e non di una appartenenza
di partito.
E su altri livelli invece, come si farà
?
Domanda aperta, per quanto mi riguarda.
Davide Boldrin
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