29/11/15

Miracolo di Avvento. Un po' come nei film mielosi americani, ma a volte succede. A me, ad esempio...

Ve lo ricordate, cari lettori del blog, questo “ editoriale “ ? :  L'editoriale: MA DOVE ABBIAMO SBAGLIATO, NOI “OCCIDENTALI“ ?

Bene. Resta il fatto che mi è sempre difficile accettare chi non è diverso da me, come non diverso da me. Chi mi conosce sa quanto io sia un bastian contrario. Se la “ massa “ va da una parte, io di solito vado dall'altra. E quindi dopo gli attentati di Parigi, e i venti di guerra che soffiano, ecco che si, anche io voglio entrare in guerra, perché è assolutamente necessario. Ma come ?

Ieri il premier Renzi avrebbe detto che la guerra all' ISIS si combatte con la “ cultura “. A mio avviso l'ha detta giustissima. Semmai il problema è cosa intende egli ( e buona parte della " massa" ...) per cultura. E qui si dovrebbe approfondire bene il discorso, ma poi si entrerebbe in un campo troppo esteso.

Veniamo al miracolo. Occorre sapere che sabato 28 Novembre 2015, si è svolta la giornata nazionale della colletta alimentare. E 'sto giro non ne avevo tanta voglia di lavorarvici, per via della settimana un po' pesantuccia avuta. Pensate che ho persino saltato il consiglio comunale ( solo per 2 lineette di febbre, ma meglio stare al calduccio talvolta ).

Poi però alla fine sono andato. In uno di quei posti, in cui la stragrande maggioranza di clienti è straniera. Nella “bolgia” umana, ho notato che il mondo è ampio. Sembrava di essere all'estero. Ed era piacevole tutto sommato.

Nel tardo pomeriggio mi si para di fronte un giovane. Di palesi origini arabe. E mi chiede cosa stiamo facendo. Gli rispondo anche un po' superficialmente. E questo incalza, in modo deciso e anche un po' impertinente. Al che gli spiego il tutto, lui commenta, fa qualche battuta, io un po' mi indispettisco, e gli chiedo: MA TU COSA VUOI ? Insomma, alla fine mi dice che vorrebbe fare volontariato. Bene, ci scambiamo i contatti. E io lo prendo in simpatia. Ma sempre con un pizzico di diffidenza ( sempre arabo è ).

Poi mi accorgo che è all'esterno. Vado fuori, e gli dico che può stare con noi, se vuole. E li si apre. Sta aspettando i suoi amici, che arrivano, e scambiamo due chiacchiere. E li, avviene il miracolo: mi sono visto allo specchio. E' identico a me, quando avevo 17 anni ( ...quando scappai dai vigili urbani facendoli girare come delle trottole, ad esempio...) e ha lo stesso identico desiderio di futuro e di senso che avevo io a quell'età. Bene. Non lo lascerò solo, costui. Ho iniziato la guerra. Perché davvero, ragazzi così, o diventano grandi uomini, o pericolosi “ banditi “. Ai “ buonisti “ di lungo corso sembrerà ridicola la cosa. Ai “guerrafondai “ altrettanto. Ma perdonatemi, lo sguardo critico è sempre necessario. Altrimenti sono pugnette ideologiche. “ Buoniste “, o “ nazionaliste “. Robe che francamente, non fanno più per me. Io sono in guerra, ora.


Davide Boldrin









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