19/08/16

Don Camill...oopps.... don Andrea Zuarri, in merito alla sagra, dice la sua. Forse, visto che si tratta della sagra, appunto....

Sul gruppo fb " Sei di Rovereto se ".
Ovvero l'unico gruppo fb delle tre località del comune, ad essere " Chiuso ". .....




Se mi permettete, dopo essere stato oggetto di tante parole, dico anche io la mia.
Cito testualmente il comunicato del Comune, “L'incontro in Comune è terminato con l'impegno da parte di Don Zuarri e del Comitato di valutare alcune zone all'interno degli spazi privati della Parrocchia per far posizionare alcune attrazioni come da proposta dei giostrai.” Questo è sufficiente per consentire al Comune di titolare lo stesso comunicato: “Per l'amministrazione l'accordo per la presenza dei giostrai alla sagra di Rovereto era già cosa fatta! 
‪#‎spieghiamolo‬.” Come si faccia a trasformare automaticamente un “impegno a valutare” in una “cosa già fatta” a me resta grammaticalmente oscuro. Più che “♯spieghiamolo” a me sembra “♯scarichiamolo”!
In sintesi quello che è avvenuto suona circa così: il Comune se ne lava le mani (e la coscienza) convocando una riunione il 23 di Giugno (quando la preparazione della sagra è iniziata già da 5 mesi), scarica il problema sulla parrocchia e sul comitato (tutti volontari non pagati, a differenza degli assessori e degli altri membri dell’amministrazione presenti), e se gli “incaricati” non riescono a risolvere il problema si mette al muro il prete! Semplice, lineare, limpido e cristallino!
Facciano pure. Io continuerò a cercare di fare tutto ciò che mi è possibile per far tornare le giostre, ma credo anche che, prima di questo, ci siano problemi più gravi. È una questione di priorità. Sono contento che tra noi ci sia gente che ha “solo” questo problema, perché significa che sta bene e non ha cose più gravi da risolvere: buon per loro!
Il motivo per cui l’ipotesi fatta nella famosa riunione non è andata in porto, è semplicemente che per attuarla occorreva eliminare alcune attività già programmate da tempo nelle aree individuate, e mandare a casa le persone che si erano impegnate ad occuparsene con un sorridente “abbiamo scherzato”. Tutto qui il “clamoroso voltafaccia”! Abbiamo valutato, come da accordi, e siamo giunti alla determinazione che non fosse possibile. E siccome noi non siamo come l’amministrazione, abbiamo subito rilanciato con una proposta alternativa, prova del nostro desiderio di far arrivare le giostre. Proposta rigettata senza proposte alternative.
Chiarito questo, concedetemi una volta soltanto, di parlare con orgoglio.
Non saranno quattro politicanti, che non riescono neppure a scrivere dieci righe con un minimo di coerenza, a fermarmi e a fermarci.
La parrocchia, insieme alle tante persone di buona volontà del paese, continuerà ad assistere le persone bisognose di Rovereto, con o senza l’approvazione del Comune; continuerà ad aiutare le famiglie, i ragazzi e i bambini in difficoltà, con o senza l’approvazione del Comune; continuerà ad andare a trovare gli anziani e gli ammalati, a consolare chi è nel dolore e a fare il suo dovere, anche quando disturba, per alleviare ogni tipo di sofferenza, con o senza l’approvazione del Comune. E se qualcuno non ha niente da fare che cercare di seminare zizzania tra questo martoriato popolo, non si preoccupi, la raccoglieremo tutta e, come ci ha insegnato Gesù, la bruceremo.
Con fatiche enormi stiamo ricostruendo la nostra festa, pezzo dopo pezzo, anno dopo anno, sputando lacrime e sangue (e rischiando tanti soldi di tasca nostra), ma la Sagra ci sarà! La faremo come potremo, come riusciremo, con le risorse che abbiamo, come le condizioni di questi drammatici tempi ci concedono di fare, ma ci sarà! Non so se “Rovereto c’è”, come dice un famoso slogan, ma sono certo che i “Roveretani ci sono”, magari un poco bastonati, ma ci sono! Questi attacchi personali da parte di chi dovrebbe avere a cuore esclusivamente il bene comune, sono vergognosi e adatti solo al più basso livello della politica (là dove, a mio avviso, non si può più chiamarla politica).
Scusate la lunghezza, ma vedere i miei concittadini proditoriamente aizzati l’uno contro l’altro in modo così gratuito e meschino, mi fa ribollire il sangue!

Spero di cuore che i nostri amministratori di cui, nonostante tutto, ho rispetto (perché anche se a fatica, conservo un sano senso dello Stato), non si lascino afferrare dalla tentazione di creare nemici solo per raccogliere un facile, quanto passeggero, consenso. Siamo tutti sulla stessa barca, ciascuno con un suo compito. Facciamolo e basta! Un vecchio detto popolare dice: il rumore non fa bene, e il Bene non fa rumore! Basta con le chiacchere e le polemiche e facciamo la nostra Sagra!
Nel costante tentativo di servire sempre meglio questo nostro popolo, auguro a tutti buona Sagra e che San Luigi ci conservi tutti nell’amore di Dio e nella sua Misericordia.

don Andrea

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