17/09/16

Onore al partigiano Gabriele Amorth.




Padre Gabriele Amorth. Nato a Modena da una famiglia profondamente legata al cattolicesimo e all'Azione Cattolica, fu membro della FUCI. A soli 18 anni entrò a far parte dei partigiani cattolici dellaBrigata Italia di Ermanno Gorrieri, col soprannome "Alberto", e divenne presto vice comandante di piazza a Modena e comandante del 3º Battaglione della 2ª Bgt Italia.
A 20 anni, concluso il conflitto, gli fu conferita la Croce di guerra al valor militare[2] e a 22 anni, nel 1947, fu nominato vice delegato nazionale dell'allora presidente dei Movimenti giovanili della Democrazia CristianaGiulio Andreotti. Allora era legato al gruppo politico di Giorgio La PiraGiuseppe DossettiAmintore Fanfani e Giuseppe Lazzati.
Laureato in giurisprudenza, entrò a far parte della Società San Paolo e fu ordinato presbitero nel 1954. Ha pubblicato molti articoli sulla rivista cattolica Famiglia Cristiana.
Appassionato di mariologia, assunse la direzione del mensile Madre di Dio. È stato un membro della Pontificia accademia mariana internazionale.
Dal 1986 è stato esorcista nella diocesi di Roma, per mandato del cardinale vicario Ugo Poletti. Si è formato alla scuola di padre Candido Amantini, il quale per molti anni era stato il più autorevole esorcista della Scala Santa a Roma. Collaborava con diversi medici e psichiatri italiani. Fin qui da wikipedia, giusto per spiegare. Da qui in poi, no.

E' morto ieri, venerdì 16 Settembre 2016. Nell'immaginario collettivo ( e anche un po' ignorante ....) viene ricordato solo per quello. Confondendo la faccenda di essere un esorcista, come un qualcosa da film horror. Ecco. Pochi sanno che tutti i battezzati, in sostanza hanno avuto un esorcismo contro satana. Poi la battaglia continua. E per quanto mi riguarda mi piaceva ascoltare le testimonianze personali di Padre Amorth, su Radio Maria, tempo fa, la sera mentre tornavo dal lavoro. Il nemico lo si combatte se lo si conosce. E non sempre si vincono tutte le battaglie. Ma la guerra, quasi certamente si. 

A scrivere come sopra, mi rendo conto che a qualcuno potrebbe, boh.., sembrare fantasia, leggenda, robe strane, ma tant'è. Il punto è che i nostri soliti ignoranti, dimenticano una delle faccende di don Gabriele Amorth: Fu un partigiano tosto. 

E uno dei primi DC del dopoguerra. E' citato in vari libri, ad esempio " La Repubblica di Montefiorino ", di Ermanno Gorrieri ( dato che erano un po' amici....) , e " Nel segno della libertà - contributo dei cattolici alla Resistenza nella Diocesi di Carpi " di Antonio Gelli e Renzo Gherardi. 

Da bimbo ricordo ancora come " i compagni ", trattavano chi non era un " compagno ", ovvero da fasisssta. E con la mia ingenuità da bimbo, mi parevano dei perfetti idioti. Soprattutto quando giravano con quei fazzoletti rossi al collo, il 25 Aprile. Non lo dicevo, magari, ma mi sembravano appunto idioti. In buona fede, ma sempre idioti. Si trasformavano certe persone, quando parlavano del PCI. Ne avevo in casa, lo so bene. I rossi, diversamente dai cattolici, avevano in mente la rivoluzione per andare sotto la madre Russia. Mentre i cattolici no. W L'ALPI ( Associazione liberi partigiani italiani ). Che hanno saputo andare oltre. Non come quelli dell'ANPI ...

Prima di tornarsene a casa, lo scorso 8 settembre don Gabriele Amorth è stato insignito della “Medaglia della Liberazione” dal prefetto di Roma, Paola Basilone, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti per l’importante ruolo svolto nella lotta partigiana in Emilia dopo l’8 settembre 1943. 

Quindi, chiediamo a don Amorth, che ci ( soprattutto, mi...) aiuti a...:

POLITICA: Ma serve la rivoluzione, in Italia, prima di toccare il fondo ? Certo che si. link: http://novigiudiforma.blogspot.it/2016/06/politica-ma-serve-la-rivoluzione-in.html



Davide Boldrin


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