Tre
giovani, comunque italiani e carpigiani acquisiti, che hanno voluto
fare un numero. Una bravata. Sfociata in reati e danni. Con il
rischio di conseguenze anche peggiori. Forse con i tempi, cambiano
anche il tipo di bravate, e le conseguenze. Non mi pare che non
succedesse anche quando avevo quell'età. Chi si ricorda l'incendio
della CMB, ad esempio, negli anni '80 ? E altre faccende, tipo coloro
che dipinsero le strisce bianche su una strada di campagna in una
notte di nebbia per fare andare le auto nel fosso ? O i tanti atti
vandalici perpetrati proprio ad alcune scuole ? Tra gli autori,
alcuni sono stati al fresco per un po'.
E
sempre tra questi autori, alcuni erano figli di brave persone. Poi
quanti morti per overdose, in quegli anni. Sempre noia era. La “
roba
“
aiutava a evadere.
Porca
miseria, invece di giudicare i genitori, ci si provi a mettere nei
loro panni adesso. Che non vuol dire essere buonisti. Vuol dire
essere realisti.
A quell'ora minorenni in giro, sicuramente lascia
perplessi. E anche parecchio. Ma che ne sappiamo di casa di ognuno ?
Giusta ora la galera. Gli farà bene ai giovani li. Nel bene e nel
male. Nel senso che ad ogni azione segue una conseguenza. E non devono rimanere impuniti.
Ma
giudicare a sproposito, beh, mi pare assai puerile. E poco
intelligente. I CC hanno fatto quel che dovevano fare, i giudici
faranno quel che dovranno fare. Il resto competerà a chi competerà.
A me una situazione del genere, beh, fa solo una gran pena. Anche il linciaggio che ne consegue.
E
ribadisco: non è vero che “ una volta non era così “.
Altrimenti le carceri minorili sarebbero vuote. Credo.
Davide
Boldrin
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