17/05/17

Elezioni 2017 Novi di Modena. La prima novella guareschiana: LA SERRANDA.

Nel paese la competizione si era delineata. Le due bande che si contendevano il governo, erano principalmente la banda dei “ LORO “ e quella dei“ NOI “. Si era però inserita una banda di estranei dalla città. Su costoro nel paese aleggiava il dubbio che avessero scelto il loro capo, per via di un equivoco. Siccome il paese si chiamava Novi di Modena, probabilmente gli estranei della città, avevano fatto 2 + 2 e pensato “ se Novi è di Modena, allora mettiamo uno di Modena, no ? “ . Il ragionamento non faceva una piega. Comunque sia, gli autoctoni vedevano la cosa alquanto strana. Ma si narrava dei “ LORO “ e dei “ NOI “. I protagonisti. I LORO, avevano sempre un atteggiamento molto amichevole, e al tempo stesso un poco arrogante. Non erano cattive persone, ma si sentivano in qualche modo, i padroni, i giustificati in ogni scelta. I LORO avevano questa sottile superbia intrinseca, che dissimulavano spesso con allegria. I NOI lo sapevano. Oltretutto alcuni dei LORO, si erano stancati di ciò, e avevano deciso di andare con i NOI. In modo evidente. Un bel giorno durante la contesa, la banda dei LORO decise in modo superficiale, caratterizzati appunto da quella superbia intrinseca ( che va detto, non era malevola, ma sempre superbia era …) di inaugurare il punto di ascolto. Un locale carino raccontando ai cittadini, non ciò che LORO volevano fosse, ovvero una vetrina in centro con il loro simbolo, ma un punto di ascolto. Tutti a bere e a mangiare li ( l'impressione che si aveva dei LORO, era che dissimulavano un malessere con allegria, per tentare di decantare alcune faccende ... ) . La contesa però entrò nell'ufficialità e la vetrina, eh, la vetrina. ERA ILLEGALE. Ai candidati dei NOI non passò per la testa una cosa del genere, erano affaccendati in faccende affaccendose ( alquanto pragmatiche ) ma alcuni fan esterni del NOI, un po' saggi anziani, fecero notare che se i LORO avessero amministrato cose serie e complesse, in modo superficiale come la faccenda della vetrina, non sarebbe stato bene per il paese. Non avevano tutti i torti. E qui signori, entra il gioco il narratore di questa novella. Qui, dove state leggendo. E la SERRANDA, beh, è ancora chiusa. Se l'aprissero, eh, violerebbero la legge. E mentre i candidati lavorano, il narratore, ha il tempo di narrare, per dissacrare. Eh, la serranda della discordia. Ci piace pensare che rimarrà giù, nel rispetto democratico delle leggi. 

Leggi che sono uguali per tutti. Per NOI e per LORO. 

Nonostante la LORO intrinseca e sottile superbia.






Davide Boldrin

3 commenti:

  1. Caro Boldrin, il tuo spirito arguto, irridente e benevolo un giorno (speriamo presto) sommergerà "i LORO". Con la serranda chiusa hai colto la capacità e volontà d'ascolto reale de' "i LORO". ZERO! Coraggio e avanti tutta. L'opposizione, pur distinta, ha un unico avversario (politico), LORO. Lotti insieme ...poi vinca chi ottiene la fiducia della gente. Gian Carlo Pellacani

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    1. Professore Giancarlo Pellacani la ringrazio ! Ricordo sempre il suo aggettivo, ovvero " il caustico Boldrin ". Grazie ancora per il sostegno pubblico a NOI, LISTA CIVICA, e come dice lei, vinca chi ottiene la fiducia della gente. Del popolo. Speriamo NOI, però...

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  2. Ieri, 19 maggio 2017, i LORO, hanno sollevato la SERRANDA, in segno di sfida. Non piaceva ai LORO, questa faccenda che faceva un po' ridere, in paese. Se c'era una cosa che non sopportavano, LORO, era lo sbeffeggio. Ma la cosa non sfuggi' ai pellegrini che passavano da li, per farsi due risate. La farsa irrisoria, per LORO, stava prendendo la piega della tragedia. Un affronto simile, non era concepibile. E la cosa, non passo' inosservata.

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