La faccenda aveva fatto un po' il giro
del paese. Ma come ? Allora era vero ciò che si vociferava della
pro-loco. Aveva diversi nomignoli: da “ braccio armato
dell'amministrazione “ a “ minculpop novese “. La
presidente non gradiva queste affermazioni, e affermava di essere
super-partes, e di lavorare solo per il bene del paese. Il narratore
invece pensava che i fatti odierni avevano dimostrato che ella forse,
era comunque una persona democratica. Di quelle persone che erano
convintissime della democrazia tanto da sostenere che le le opzioni
nella vita, dovevano essere almeno due: quella della propria
convinzione e quella ….SBAGLIATA. Democraticamente ineccepibile. Si, come no.
La
faccenda però assai verosimilmente esulava dalla battaglia tra i
NOI, e i LORO. Un po' come quei tizi che avevano usato
la CIAT del controllo del vicinato, per propagandare faccende
dei LORO. Questo, non era piaciuto. Ma tanto, non era piaciuto. Il
narratore non si dilungherà assai nella novella, per via della
faccenda che un'immagine vale più di mille parole.
Si omettono i destinatari, che avrebbero potuto benissimo essere contattati direttamente, senza usare un, chiamiamolo, " organo super partes ". Ma purtroppo nei fatti ....
SERVO DELLA GLEBA
MA A
VOI SOSTENITORI DEI LORO, VOI, QUELLI IN FONDO BUONI E
ONESTI, UN PO' IRRITATI DA
QUESTE FACCENDE, UN SUGGERIMENTO VE LO OFFRO.
RICORDATE:
NEL SEGRETO DELLA CABINA ELETTORALE NON VI VEDE NESSUNO.
Davide Boldrin
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