31/10/20

Superclassifica " Personal Dead " : Al primo posto BOLDRIN SILVIO

Ciao papà, ecco qua l'elogio funebre. Ne ho fatti tanti qui sopra, vuoi che non lo faccia per te ? Però non lo volli fare questa estate, volevo aspettare un momento giusto. E quale migliore di questi giorni ? 

Chiaramente ti scrivo direttamente perché tanto io e te ci capiamo. Nonostante la conflittualità che ci ha sempre caratterizzato ( oh, come ha detto un mio mio amico, " eh, me li immagino due Boldrin ..." ).

Partiamo dal fatto che comunque mi manchi. E' inevitabile, credo. Ma però babbo, ci terrei a mettere un po' in piazza alcune faccende vissute prima della tua dipartita. Intanto sai già che a momenti ho rischiato un ricovero coatto, quando non ti hanno tenuto in debita considerazione. E quella sera sarei anche andato in prigione, senza problemi, pur di far valere i tuoi diritti. Ricordo che pur nella totale instabilità emotiva del caso, calcolavo quasi automaticamente i fattori pro e contro. E si, se avessi dovuto pagare il conto, si faceva poi però " alla romana ": io pagavo il mio, e gli altri il loro. 

Detto ciò, babbo, volevo condividere la serenità che ho ora, comunque, nonostante la tua dipartita. Tutto ciò che abbiamo passato, insieme a te, la mamma, la Benny, con le nostre rispettive famiglie, è stato .... BELLO. SI. Nonostante tutto, BELLO. E talvolta persino divertente. Bello, perché non è cosi scontato riuscire ad accompagnare alla dipartita in modo cosi lineare,come è capitato a noi, soprattutto di questi tempi, chi si vuol bene. A parte il dottore del cazzo di quella sera la ( che mi vien da pensare con il senno del poi che forse anche lui non ne poteva più, viste le varie situazioni, ma l'indole era palesemente quella del pigro ... ), penso anche all'umanità naturale e attenta dei vari " personaggi " conosciuti in questa avventura: Il dott. Chiesa di Villa Igea e il suo staff, la dottoressa Micale di Carpi, l'assistente sociale Buratti, ecc. ( questi nomi li ho scritti perché se li meritano, i ringraziamenti ). 

E anche Gianni Chierici, che è riuscito a far si che in camera mortuaria a Carpi potessimo vederti nella bara aperta, per l'ultimo saluto. Cosi da, come dicono di solito, " metabolizzare ". Eh, infatti gli altri si chiedevano perché noi si, e loro no... Eh, a Baggiovara sono un po' più bravini che a Carpi...e li hanno fatto le cose un po' meglio in tutto. D'altro canto la struttura è diversa ( eh, babbo lo sai, che io la polemica la devo mettere qua e la...).

Comunque babbo, mi manchi un po' anche sulle discussioni. Ad esempio, da vivo non riuscivi mai a farmi lavorare a casa tua o sulle tue cose, adesso invece, eh, ci sei riuscito. E magari mi piacerebbe discutere sul fatto che l'ho fatto bene, che è meglio come l'ho fatto io ecc. 

Però babbo veniamo alla serenità, quella che mi hai regalato sia nella penultima telefonata quando tornasti ( finalmente ..) ancora a Villa Igea, e alla penultima volta che ci siamo visti ( sempre le penultime, insomma.. ). Quando al telefono mi dissi, quella sera, che non ce la facevi più, e un particolare del nostro dialogo fu:

" Oh, vuoi che vengo li e ti accoppo io, papà  ? Non è che mi piacerebbe molto sai ? 
" Ah no Davide, non si può mica ! " 
" Ah no, vedi te. Ci vuol pazienza " 
" Eh, hai ragione. Aspetto "
" Ecco bravo papà, lo so che mi vuoi bene. Te ne voglio anche io sai " 
" Eh, grazie Davide, lo sai che ti ho sempre voluto bene ! " 
" Ma si papà, secand tè ! Siamo un po' fatti cosi tutti e due " .

La penultima volta che ci vedemmo invece, ecco, eri praticamente muto, ma appena arrivarono le infermiere ti misi a sbracciare, agitarti, esclamando il mio nome , come dire " Questo è Davide, mio figlio , di cui sono fiero !! " . Ecco, questo è stato il più bel regalo che potessi farmi. Da li in poi, io, non ho fatto che aspettare coscientemente, in totale serenità, la fatidica telefonata, che si sa, prima o poi arriva. Ciao papà. Ci rivedremo. Mi auguro però mica troppo presto... Sai com'è.

Ne avrei ancora tante da scrivere, papà,in verità, di simpatiche e antipatiche, di divertenti e meno, tipo che mi sono comprato una Peugeot 208 usata, come quella che avevi tu, ma bianca (DC), mica rossa (PCI) come la tua ( per dire che a te piaceva il rosso, a me il bianco...) ma poi diventa troppo lunga. 

Chiudo dicendoti che ti voglio bene, e dedicandoti quella canzone li, che esprime tutta la nostra conflittualità e il nostro amore.


Davide