19/05/11

The " Big RED Old " Elvio Vezzani ( Ex-Sindaco PCI di Novi di Modena ) si sfoga, e VOCE ...



Oggi è stata una di quelle giornate abbastanza stressanti. Tanto che oltre a non aver acquistato VOCE in mattinata, ho ricominciato a fumare, dopo tre anni. Auguro a chi dice che " siamo fuori dalla crisi " , di non trovarsi mai, vicino al sottoscritto, in certe giornate tipiche di chi, per mestiere, fà il " commerciale ". O vù cumprà tecnicamente preparato. Potrebbe prendersi qualche parola ... Torniamo al punto. Pur non avendo acquistato VOCE, mi arriva una telefonata, che mi chiede se ho letto l'intervista all'ex sindaco Elvio Vezzani.
Poi un'altra telefonata. Poi un sms. Comunque sia, nelle telefonate mi hanno fatto il resoconto. A Voce ho chiesto se mi potevano mandare l'articolo, e loro gentilmente lo hanno fatto. Qui di seguito; riportiamo la BOMBA:


NOVI - Casus belli, la ricandidatura di fatto della Turci


Vezzani sbatte la porta: “Pd senza democrazia”

Novi – Si è dimesso da tutte le cariche, sia dalla segreteria del Pd di Novi che, per coerenza, dalla direzione provinciale. Lo ha fatto con una lettera indirizzata al Segretario comunale e, per conoscenza, a tutti i componenti della segreteria, in cui esprime una forte critica nei confronti di quello che, da sempre, è il suo partito.


Lui è Elvio Vezzani, ex sindaco di Novi con il Pci e il Pds, poi grande “manovratore” della politica novese, l’uomo delle alleanze, quello che ha fatto del centrosinistra di Novi un laboratorio politico, uno che quando parla sa come farsi ascoltare e che anche gli avversari considerano con rispetto. «Questa lettera – puntualizza – l’ho inviata a tutti. Però nessuno mi ha detto niente, a parte un’apprezzata chiacchierata fatta con Baruffi. A questo punto mi ritengo libero di spiegare le ragioni, di dire perché mi sono dimesso».


All’origine dell’addio di Vezzani alla politica c’è il sondaggio telefonico che il Pd ha recentemente effettuato per valutare il gradimento dei cittadini nei confronti dell’operato del sindaco Luisa Turci. Un’iniziativa che, secondo Vezzani, non può che preludere all’investitura ufficiale di Turci alla ricandidatura per la seconda legislatura. Nulla di personale contro il Sindaco uscente, assicura lui, sottolineando l’opportunità di un confronto approfondito che, invece, sarebbe completamente mancato. «Si è proceduto con il sondaggio – dice Vezzani – senza che la Segreteria del Pd di Novi potesse valutare quello che è successo nei quattro anni di Amministrazione Turci. A mio giudizio, invece, una verifica sarebbe stata necessaria. Quando ho posto la questione – continua – mi è stato risposto che delle Amministrative del prossimo anno si sarebbe discusso in seguito. E’ una barzelletta bella e buona perché, se si fa un sondaggio e si chiede: “voteresti ancora il sindaco Turci?”, allora è chiaro che Turci sarà il candidato del Pd. Ho quindi ritenuto esaurite le condizioni per permanere in un organismo dirigente dove, a mio avviso, quando si pone una riflessione non gradita al Sindaco, la si ritiene una posizione capziosa con conseguente limitazione del confronto democratico».


Parole che, pronunciate da uno come Vezzani, sulla cui fedeltà al partito nessuno ha mai avuto alcunché da eccepire, pesano come macigni. «Siamo partiti – prosegue – con una Giunta formata da forze e movimenti diversi e, quattro anni dopo, ci ritroviamo con una Giunta quasi monocolore. Ci dobbiamo interrogare sul perché. Non c’entra il dato delle responsabilità personali, questa è una questione politica. Bisogna che ci chiediamo se il sindaco attuale potrà rappresentare un valore aggiunto capace di ampliare la maggioranza o se, al contrario, diventerà un ostacolo».


Nella sua analisi, Vezzani si spinge ancora più avanti. «Percepisco il malessere dei nostri giovani consiglieri, proprio loro che dovrebbero essere il futuro. E sento anche un malessere più diffuso, verso i partiti e la politica in generale. Però la gente di Novi continua a seguire con interesse quello che succede intorno a noi. All’ultima assemblea sulla Cispadana la sala era piena di persone».


Vezzani parla della necessità di un Pd che affronti i grandi temi, quali sviluppo, commercio, immigrazione, Cispadana, Unione delle terre d’Argine, senza lasciare che siano altri, come gli ex alleati di Rinnovamento, a prendere l’iniziativa. «Dobbiamo essere noi, che abbiamo la cultura e la responsabilità di Governo – osserva –, a proporre l’agenda politica ai nostri interlocutori, partendo da quelli che erano in maggioranza. Io sostengo – continua – che avremmo dovuto discutere dei punti di forza e delle nostre debolezze. Il compito prioritario del gruppo dirigente del Pd di Novi era quello di confrontarsi su cosa fare senza scelte predefinite, per includere e non escludere. Il gruppo dirigente avrebbe dovuto, guardando avanti, interrogarsi sul da farsi per evitare che consensi nostri che si esprimono a livello politico possano essere sottratti a livello locale».


Volgendo lo sguardo al passato, alla sua lunga esperienza di “architetto” della politica novese e di costruttore di carriere politiche al femminile, Vezzani afferma: «Non dico che rifarei tutto, anche perché alla luce di quello che si è verificato in seguito e degli obiettivi sfumati, bisogna mettersi in discussione. Simona Vaccari sembrava politicamente la giusta scelta: allora, nel 1995, era nata anche a Novi una lista che si riconduceva al civismo con il tentativo di tenere fuori anche un Partito come il Pds che era oltre il 50 per cento dei consensi elettorali. Per evitare tutto questo c’era l’esigenza di entrare in quel fermento con una proposta a Sindaco che non fosse riconducibile in modo diretto al partito. Si trattava di una donna e, per di più, di Rovereto. Poi lei si è dimessa e le cose sono andate come sono andate. Nel 1997 proponemmo Daniela Malavasi pensando che, con le sue capacità, non avremmo corso il rischio di fallire ancora. E così è stato. Anzi, nella successiva legislatura riuscimmo a includere la lista che stava per nascere contro l’allora Ulivo e lei riuscì a gestire politicamente quella alleanza fino alla fine, anche se la gente non ha adeguatamente apprezzato il suo atteggiamento, non populista. Per quanto riguarda Stefania Contri che, come noto, non ha vinto le primarie, va detto che è poi riuscita a calarsi nel ruolo di collante, soprattutto nella prima parte della legislatura, tra le diverse anime che componevano la Giunta».


Sul futuro non si sbilancia: «Ho orrore della parola “rottamatori” – dice – ma un problema d’innovazione, di riscoperta dei valori e di fare prevalere la progettualità condivisa bisogna che ce lo poniamo. In caso contrario corriamo il rischio che anche i nostri amministratori diventino vittime del “berlusconismo.” Bisogna tentare di andare in una direzione diversa, altrimenti verremo confusi con tutti gli altri».


Su un punto invece è categorico: «Io sono disponibile a dare il mio contributo manuale alle feste del Pd, ma non intendo tornare ad assumermi responsabilità politiche. Fondare una lista civica? Non scherziamo, non sono ancora impazzito! Continuo a credere profondamente nel progetto del Pd, anche se oggi lo vedo con qualche difficoltà. E poi – conclude – non amo la transumanza e non sono alla ricerca di un orto più verde del mio».


ROSSANA CAPRARI

______________________________________

Che Dire ... pare sia tutto molto chiaro.
Quindi, ri-dedichiamo a Elvio Vezzani ( THE BIG RED OLD ) una Canzone, in ONORE AL MERITO. Anc' s'lè un Comunista ...

Davide Boldrin





10 commenti:

  1. poveretto...
    ancora pieno di rancore per avere perso il dominus su Novi.
    Chissà se Novi sarà mai possibile guardare avanti e chi ha già fatto il suo lasci lavorare altri

    RispondiElimina
  2. E' dura. Come spesso afferma Boldrin su questo blog, alcuni comunisti pensano di essere giusti solo loro. Anche gli eredi pero' non sembrano da meno.

    RispondiElimina
  3. L'ex sindaco Vezzani sta al PD di Novi come il duo Veltroni-D'Alema stanno al PD nazionale. Gente che ha dato tanto, che ha costruito, che talvolta (spesso, nel caso nazionale) ha sbagliato... ma che ora dovrebbe prendere atto che il loro tempo in politica è finito. Inutile logorare loro stessi e il loro partito con commenti, sgambetti, dimissioni polemiche ecc... Nella vita ci sono tante altre belle cose oltre alla politica, si occupino di altro. La politica è (anzi dovrebbe essere) una funzione di "servizio" per cittadini non un mestiere da fare "a vita".
    Penso che si debba rispetto a chi si è impegnato tanto per certe idee. Il rispetto però deve essere reciproco: chi ha dato tanto deve capire che ci sono momenti in cui è necessario farsi da parte e passare la palla ad altri.

    Ex Novese

    RispondiElimina
  4. trovo semplicistico il commento che mi precede, occorre ragionare su quello cha ha detto il Vezzani e valutare se sono ragioni valide o invenzioni.
    Sarebbe necessario che seguisse più da vicino gli eventi di Novi (visto che è ex-novese)ed in particolare l'arroganza indiscussa con cui questo sindaco dirige il comune infischiandosene degli altri esattamente come fa Silvio Berlusconi a livello nazionale.

    RispondiElimina
  5. concordo con il pacato ma puntuale commento dell'ex novese: Vezzani si è posto nuovamente come, a suo giudizio, imprescindibile elemento dirimente delle politica novese, oltre il giudizio che gli stessi novesi hanno o avranno (se si ricandiderà) dell'attuale sindaco.
    Vezzani arriva a lamentare, dalle pagine di un giornale, il fatto che il suo partito non abbia replicato alla lettera delle sue dimissioni: mi sembra un atteggiamento autoreferenziale e che ben poco attenga al rapporto democratico interno al PD di Novi, che c'è e si esplica con passione da parte di coloro che credono in questo progetto politico ed io faccio parte di questi.
    La democrazia si esprime tanto con momenti di unanimità che attraverso altri di discussione che arriva a sintesi di maggioranza: una cosa che non si comprende in questa vicenda è la pretesa di essere comunque pensiero di maggioranza, a prescindere. Se lo è stato nel passato oggi così non è: ci sono persone libere che ragionano, che discutono, che si convincono, a volte, che un altro pensiero è meglio del loro e ne prendono atto ma non esiste nel PD un referente unico portatore di verità
    Poi donne e uomini adulti decidono i comportamenti da tenere e hanno la responsabilità delle loro azioni e decisioni e non c'era ragione, a mio parere, di rincorrere un anziano militante che aveva manifestato per iscritto i motivi della sua scelta, dolorosa ma certamente libera.

    RispondiElimina
  6. ...tranquillizzo sul fatto che seguo gli avvenimenti novesi abbastanza da vicino per essermi fatto un'idea sulla questione. Il suo commento mi conferma anzi che se il PD continuerà ad azzuffarsi al suo interno per questioni "personali" prima o poi riuscirà a perdere anche Novi (nonostante un'inconsistente opposizione). Mi chiedo perchè tutte queste energie non vengano usate per costruire invece che per polemizzare, accusare, distruggere. Il fatto che la vera opposizione a questa amministrazione venga dal PD o da persone elette insieme al sindaco (rinnovati) conferma che nel centrosinistra c'è una innata tendenza a farsi del male, e questo mi fa davvero cadere le braccia. Non so dove siano le colpe di tutto questo... ma secondo me alla gente non gliene frega nulla delle beghe del PD, delle dimissioni di Vezzani, di quanto sia autoritario l'attuale sindaco, tutte chiacchere autoreferenziali. Forse bisognerebbe lavorare di più sui problemi di Novi.

    Ex Novese

    RispondiElimina
  7. insisto, occorre leggere le motivazioni che stanno alla base della decisione di Vezzani.
    Non è per beghe personali che sta accadendo quello che sta accadendo ma per un modo di gestire il potere e non di governare non tanto per Luisa Turci ma per la gente:
    non viene attuato l'ascolto dei cittadini;
    non vengono date risposte alle spettative della gente;
    non c'è confronto ma solo un decisionismo che parte dal sindaco e, in fila indiana, viene confermato dal seguito del sindaco e si confonde il concetto del confronto con quello dell'informazione.
    Mi risulta, da verificare se è vero, che nell'ultimo consiglio ci sia stato un atteggiamento particolarmente arrogante e di sprezzo delle attese dei cittadini da parte del Vice Sindaco Italo Malagola nel coprire il Sindaco del fatto che si è rifiutato categoricamente a non informare circa le posizioni prese, per Novi, in conferenza dei servizi per la Cispadana, ma relegando il tutto a che ognuno se lo legge sul sito della Regione.
    Se è così è pura cafoneria e delirio di onnipotenza. Loro rappresentano i cittadini e DEVONO rapportarsi con loro e non sfotterli.
    Vede ex novese e suo amico che condivide le sue opinioni, se il problema fosse limitato a quello da voi asserito: idea di protagonismo piuttosto che i problemi, sarebbe molto facile risolverlo, ma il punto sta proprio lì, non si afrrontano e risolvono i problemi che i novesi vivono quotidianamente: verificate, al di fuori di alcuni circoli che hanno fatto un atto di fede
    verso il sindaco se vogliono continuare serenamente la loro attività, verso le persone in genere, verificate se esiste un malcontento oppure no (al di là dei sondaggi telefonici pilotati) Magari il problema fosse solo nel protagonismo, il problema è alla base: prevale l'interesse di affermazione personale e di appartenenza piuttosto che quello contemplato nel programma elettorale, in gran parte disatteso.
    Vedremo con le prossime ammiistrative, in particolare la politica delle alleanze che questo sindaco con i suoi fidati intende realizzare, dove porteranno.

    RispondiElimina
  8. Poichè io le motivazioni di Vezzani le conosco bene, conoscendone gli argomenti e i fatti trattati per esperienza diretta, dico agli amici di Rinnovamento che (probabilmente) la loro "ciambella è venuta senza il buco"! Oppure che la musica del loro "piffero" ha ammaliato solo Vezzani. Il PD è un partito democratico che si basa su regole certe e scritte. Le scelte sono sempre il frutto della maggioranza e vige il criterio che un'idea minoritaria possa diventare maggioritaria però senza scorciatoie.
    La Segreteria comunale è composta da una quindicina di persone che con fatica e responsabilità contribuiscono alla formazione delle idee e al loro dispiegamento. Altro che sudditanze e altre idiozie varie.
    La porta dei nostri Circoli è sempre aperta: basta entrare e chiedere di parlare, "provare per credere"!

    Elleffe

    RispondiElimina
  9. Caro elleffe ma di quale regole parli ?
    Le regole se pur scritte vengono spesso travisate e non attuate, oppure non rispettate da tutti .
    Anche le scelte di mettere alla berlina e di non ascoltare una parte di popolazione che grida per far valere i propri diritti, sono il frutto della decisione unanime di voi tutti ?

    E' vero comunque che la porta dei vostri circoli è sempre aperta e devo dire che ho trovato anche delle brave persone . Ho parlato ma credimi, le mie parole sono rimaste inascoltate .

    Ti stimo, ma non condivido cio' che dici

    RispondiElimina
  10. Innanzi tutto, caro anonimo, visto che mi stimi dammi la soddisfazione di concedermi un incontro per capire quello che, francamente, non riesco a capire. Il mio pseudonimo, acronimo della mie iniziali, significa Luigi Fusari. Ti posso ricevere quale amministratore (se gli argomenti sono pertinenti alla mia funzione) dietro appuntamento oppure sono presente sulla guida telefonica.
    In ogni caso un partito politico risponde ai propri iscritti ed elettori. Qualora governa l'Amministrazione pubblica lo fa tramite i propri amministratori che hanno responsabilità personali (civili e penali)quindi è assurdo mescolare i due piani del tuo ragionamento. Non credo che una parte della popolazione "grida i propri diritti" altrimenti, visto che i media funzionano benissimo, l'autorità giudiziaria sarebbe già intervenuta per gli obbighi di legge.
    ..Per farsi sentire e per cercare di far prevalere le proprie convinzioni esistono regole e strumenti democratici a disposizione di tutti.
    Attendo tuo contatto altrimenti spero di continuare a confrontarmi con chi lo desidera su questo piccolo, ma efficace, blog.

    Elleffe

    RispondiElimina