17/04/16

Diciamo che Antonio Spica, non essendo convinto, espone. Si. Alla procura. No, a due. Anzi tre. Facciamo quattro. Con 400 pagine.

Ecco qui, preso paro-paro dal suo profilo fb:


1) Quattrocento pagine e quattro anni di lavoro: Antonio Spica, cosa l'ha spinta a lavorare sul sisma? Quali elementi hanno mosso il suo lungo intervento di ricerca? 
2) Qualcuno le ha detto che il suo lavoro non verrà mai letto perchè è troppo lungo e che è carta straccia. Cosa risponde ai suoi detrattori? 
3) Come giudica, attualmente, la situazione post sisma in Emilia Romagna? 
4) Veniamo invece al suo paese, terremotato e alluvionato. Cos'è Bastiglia oggi, secondo Lei?
LA MIA INTERVISTA SU “PRIMA PAGINA” …. QUI DI SEGUITO IL TESTO “INTEGRALE”
P.S.: LA PUBBLICITA’ DÌ ONORANZE FUNEBRI IN FONDO ALL’ ARTICOLO, SARA’ SICURAMENTE UN CASO, NON UN VELATO AVVERTIMENTO…….

1) Quattrocento pagine e quattro anni di lavoro: Antonio Spica, cosa l'ha spinta a lavorare sul sisma? Quali elementi hanno mosso il suo lungo intervento di ricerca?
Dal 2012 ho seguito le vicende legate al sisma in diversi gruppi di lavoro poi sfaldatisi, ho seguito le vicende legate ai contributi e alla ricostruzione fatiscente a seguito di una lentezza e una burocrazia asfissianti: più di 300 ordinanze che gettano nello sconforto cittadini e imprese; ma principalmente e in autonomia ho iniziato a seguire pareri di esperti non politici, su ciò che non si è fatto sul fronte sicurezza prima e durante la fase di emergenza della sequenza sismica, riscontrando a mio avviso parecchie anomalie. Nei 4 anni ho accumulato più di mille documenti, un dossier/archivio che ho poi scremato nei 430 allegati all'esposto di 10 pagine. I riflettori si spensero subito su ciò che successe, se ne torna a parlare ogni qualvolta il "cratere" viene colpito da qualche scossa, ricordiamo quelle di ottobre 2015 e febbraio 2016 di magnitudo significative. Proprio in ottobre entrai in contatto quasi per caso, con alcuni autorevoli esponenti del mondo scientifico che, non solo confermarono quanto da me sino ad allora raccolto, peraltro mai smentito, ma mi misero al corrente di nuovi elementi che valutai e ritenni gravi. Nacque subito in me l'idea dell'esposto alle 4 Procure per competenza territoriale, anche perché gli aspetti su cui chiedo il vaglio dell'Autorità Giudiziaria, non sono mai stati affrontati in altri esposti da altri presentati. Il mio documento viene rafforzato anche dalle testimonianze di quegli esponenti della scienza, che mi hanno manifestato piena disponibilità a comparire dinanzi alle Procure. Il tutto con l'unico scopo di arrivare alle verità sino ad oggi nascoste, con particolare riguardo a quelle 27 vittime nei crolli che forse potevano essere evitate. Credo sia lecito sapere perché la commissione grandi rischi non si riunì (se non dopo i primi di giugno per fare fra l'altro un'errata previsione alla presenza dell'allora presidente del consiglio mandando a monte la stagione turistica degli operatori turistici in riviera) e nessuno in regione chiese che si riunisse lasciando allo sbando, senza direttive, cittadini e imprese oltre che operatori del sottosuolo che si mossero in assoluta autonomia. Perché fu minimizzata e sottovalutata da parte della regione la mappatura sismica redatta nel 2003 da INGV e che attenzionava fra l'altro i comuni poi colpiti nel 2012. Si parlò ad un convegno di soggetti speculatori nella commissione ICHESE (fra l'altro istituita due anni dopo): chi come e perché speculò ? Perché soggetti interni alla grandi rischi bloccano ricercatori a non studiare eventuali correlazioni fra anomali riscaldamenti delle falde seguite da scosse ? Sono solo alcuni aspetti su cui chiedo il vaglio delle Procure.
2) Qualcuno le ha detto che il suo lavoro non verrà mai letto perchè è troppo lungo e che è carta straccia. Cosa risponde ai suoi detrattori?
Se un esposto discreto e corto – pur corredato da molte prove acquisite e mai smentite – diviene carta straccia per ben 4 procure significa che questo Paese non ha futuro e quindi non han futuro neanche i miei detrattori, che magari son quelli che si beano di certe assoluzioni di Mauro Dolce in Protezione civile e son state silenti rispetto a ben più importanti assoluzioni: quelle di chi – come Enzo Boschi - per il caso L’Aquila di fronte alla regista del film omonimo ha osato dire la verità sul pressappochismo dei vertici di allora di Via Ulpiano (De Bernardinis era, infatti condannato). Questi personaggi che non conosco e non mi interessa conoscere, hanno forse letto il mio Esposto ? Credo proprio di no, quindi più che una loro certezza, credo si tratti della loro timida speranza che il tutto venga insabbiato perché "forse" sanno già che in qualcosa hanno peccato. Comunque possono stare tranquilli che senza prove il loro nome non sarà fatto – per lo meno da me. Ho piena fiducia nei Magistrati La geologia italiana dedita ai rischi sismici è frantumata da affaristi che vendono strumenti, da vertici di enti di ricerca - ambiente condannati o indagati e che fanno falso in atto pubblico per rimanere in sella (a breve un altro Esposto so che è in arrivo dall’Umbria che ha già scritto al ministro, su un caso di geotermia speculativa), vertici di enti come ISPRA addirittura condannati al terzo grado e che non lasciano il posto a giovani; scienziati onesti sottoposti a provvedimenti disciplinari per aver denunciato rischi vulcanici e affarismo; enti in parte commissariati ma con ritardo di anni nonostante che il Ministro Giannini era informato da interrogazioni parlamentari da mesi, vertici della Società Geologica Italiana silenti rispetto a quanto accaduto ed accade sia in Emilia, che in Umbria che nei Campi Flegrei in Geotermia. Venissero di fronte a me i detrattori e gli rispondiamo per le rime, ma vedrà che non si firmano e non han coraggio di venire alla luce.
3) Come giudica, attualmente, la situazione post sisma in Emilia Romagna?
La situazione è sotto gli occhi di tutti. In campo geologico il Settore Sismico del Dipartimento Protezione Civile è sfranto da personaggi che hanno patteggiato per rimanere fuori dal carcere o son stati assolti su crolli Aquilani - contro ogni Giustizia - e la Commissione Ichese Emiliana di Vasco Errani, è ancora il vulnus su relazioni tra terremoti e perforazioni, trattate e gestite in Emilia da Errani e Gazzolo, ancora in sella!!!....perchè? Chi sono quegli “speculatori” citati da Terlizzese – quale ben emerge ora nelle intercettazioni della faccenda Guidi-Gemelli che hanno messo in luce il “mobbing” a Franco Terlizzese, esperto direttore generale del MISE isolato dopo tali fatti emiliani e lucani (vedi “Il Fatto Quotidiano del 4 Aprile 2016)?In campo ingegneristico ugualmente: al giorno di oggi in edilizia basterebbe farsi un giro per i vari Comuni colpiti e ci si renderebbe subito conto della reale situazione: dai MAP ancora esistenti dopo 4 anni alle imprese che hanno chiuso, dai privati che aspettano come molte imprese i contributi alle macerie che ancora si vedono qua e la. Per non parlare poi delle imposte regolarmente pagate dai cittadini che sono stati spremuti come limoni anche con le case crollate. Come nel sisma così nell'alluvione quanta IVA ha incamerato lo Stato per effetto di materiali e arredi riacquistati ? Cosa ci è venuto indietro ? Una zona franca urbana che con poco più di 20 milioni di € per il 2015 e altrettanti per il 2016 sfiora appena un 3x1000 di quei 6 miliardi di imposte che il territorio ha sempre dignitosamente pagato ponendolo ai primi posti in Italia per fedeltà fiscale, ripagata con un misero obolo.
4) Veniamo invece al suo paese, terremotato e alluvionato. Cos'è Bastiglia oggi, secondo Lei?
Lo stesso paese di ieri. Siamo stati "fortunati" col sisma rispetto ad altre comunità limitrofe, ma ci è costata cara l'alluvione. Il paese è tornato ciò che era prima del gennaio 2014, i privati hanno ottenuto i contributi (ben diversi dal risarcimento al 100% promesso in campagna elettorale) che non sono bastati a riavere ciò che prima si aveva. Molte imprese soffrono, alcune hanno chiuso e chi ha riaperto lo ha fatto tirandosi su le maniche. Non si può negare nemmeno che ogni pioggia ci scoraggia, grazie alla messa in sicurezza del nodo idraulico tanto promessa quanto ancora da completare e che non sarà mai degna di tale nome finché i fiumi non verranno dragati tanto per dirne una. Oramai anche le alluvioni son divenute il business delle draghe – che non sperano altro che piova come per i costruttori di paratie stile Venezia sono i più grandi sostenitori dei cambiamenti climatici ed innalzamento dei livelli marini: al Dipartimento Protezione Civile hanno recentemente ignorato uno studio INGV che mette in luce che in 80 anni Ferrara sarà sommersa dalle acque marine visti i ghiacci artici in scioglimento. Certo Bastiglia è a quota leggermente più alta che la “Bassa” e non abbiamo problemi e soprattutto abbiamo un sindaco con cui è più facile dialogare. Questo potrebbe non essere sufficiente se le risposte ad interrogazioni sembrano spesso dettate dall'alto. E’ evidente che quando l’”Alto” – addirittura sottosegretari alla Ricerca come Davide Faraone al Ministero MIUR - non son neanche laureati o si son laureati a tarda età durante il “mandato” o han preso “master alla Bocconi” mentre magari erano direttori generali al Dipartimento di Protezione Civile, il paese Bastiglia come il Paese Italia non funzionano. Insomma nel nostro piccolo è cambiato il Maestro ma gli orchestrali sono gli stessi (molti di loro, a cominciare dal Sindaco ,facevano già parte della Giunta Fogli), quindi la musica non è cambiata del tutto e lo stesso vale per il Paese Italia: quelli che stanno in sella sui rischi naturali ed ingegneria sismica son sempre la solita cricca lucano-emiliana che ha devastato vari territori e dipartimenti universitari come sarà dettagliato a breve da certe prove raccolte. Bastiglia ? E’ quindi una piccola “Italia”: gattopardescamente è tornata quasi quella di prima, anche qui con tante opere ancora da realizzare ma con un amico in meno: OBERDAN che attende ancora il riconoscimento dell'Onorificenza che gli spetta e che merita, che quella notte fu portato via non dalle nutrie, ma dall'incuria dell'uomo e chi ha parlato di nutrie ancora non si è dimesso. Anche sul fronte alluvione, considerate alcune anomale risposte o addirittura non date, non escludo un altro esposto su cui sto già lavorando perchè ormai ci ho preso gusto debbo dire: dove la politica è assente (e non dico omertosa),intervenga la Magistratura.
Sul fronte geologico-ingegneristico universitario ? Ho letto un bellissimo tweet di uno scienziato onesto e tenace che spero diventi ministro della Ricerca e risponda alle interrogazioni parlamentari prima dei ministri attuali, che sull’Emilia certo son stati evasivi. Tale tweet circa suonava così: “i figli dei mafiosi se non studian fanno i politici, gli altri vanno in svizzera a studiar per poi essere messi nei posti chiave – magistrati-unversitari - dai fratelli inetti che son rimasti in patria a prometter favori.”
ANTONIO SPICA 
(N.d.r. consigliere comunale di Bastiglia, MO, della civica BASTI'A, appartenente a FDI, amico di noi della DCN )
P.S.: LA PUBBLICITA’ DÌ ONORANZE FUNEBRI IN FONDO ALL’ARTICOLO, SARA’ SICURAMENTE UN CASO, NON UN VELATO AVVERTIMENTO……


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