05/01/11

EDITORIALE di NOTIZIE : Laicismo e fondamentalismo alimentano la cristianofobia . Se ne discuta nei nostri consigli comunali . Di Luigi Lamma

Fonte : www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/s2magazine/index1.jsp?idPagina=16361

Link: EDITORIALE di NOTIZIE del 9 Gennaio 2010 di Luigi Lamma

LIBERI DI CREDERE
 di Luigi Lamma  
( N.D.R. : Direttore del settimanale diocesano NOTIZIE, della Diocesi di Carpi-MO)

Dall’Iraq all’Egitto, dalla Nigeria al Pakistan è stato un Natale di sangue e di sofferenza per i cristiani. Se qualcuno, anche tra i credenti, pensa che la cosa non ci riguardi ha sbagliato i suoi calcoli. In Europa sono ormai anni che il fatto cristiano è osteggiato e cancellato nella sua dimensione pubblica. L’ultimo segno di questo accanimento la cancellazione del Natale dai calendari dell’Unione Europea. Benedetto XVI l’ha affermato con una chiarezza disarmante: la sfida alla libertà religiosa si gioca tra due “estremi negativi” il laicismo da una parte e il fondamentalismo dall’altra. Il primo “in modo spesso subdolo” vorrebbe emarginare la fede e ridurla ad un fatto privato, il secondo invece vorrebbe imporla con la forza e la violenza. A ragione si parla di cristianofobia per definire l’odio che si scaglia contro comunità di cristiani fragili e minoritarie con il solo obiettivo di intimorire ed indurre alla fuga.  E’ il tempo della mobilitazione ad ogni livello.
Il Papa ha invitato di nuovo, dopo 25 anni dal primo storico incontro, i rappresentanti delle religioni ad Assisi per invocare insieme il dono della pace. Da Pax Christi, alla comunità di Sant’Egidio è stato un moltiplicarsi di iniziative a favore della pace che quest’anno aveva come tema la tutela della libertà religiosa fondamento di ogni diritto. Ora però non ci si può fermare. Di fronte alle scene di efferata violenza contro i cristiani dal Presidente della Repubblica agli esponenti di tutti gli schieramenti politici si è alzato un coro unanime di indignazione e di condanna. Oltre 180 parlamentari hanno firmato un appello affinchè il Parlamento approvi una mozione che “richiama l’attenzione di tutti, credenti e non credenti, su questa ondata di cristianofobia e impegna a mettere in moto tutte le iniziative necessarie per difendere il diritto alla libertà religiosa, diritto universale e inalienabile. Diritto che tutela nello stesso tempo una piena laicità dello Stato e il massimo di libertà individuale e sociale”. E’ troppo attendersi che anche in Regione, in Provincia e nei nostri Comuni si faccia altrettanto? Non per una banale emulazione ma suscitare un’occasione di riflessione su questi gravi fatti di violenza contro i cristiani e, perché no, stimolare anche una verifica su cosa voglia dire oggi, per un’amministrazione locale, tutelare la libertà religiosa come diritto fondamentale del singolo e costitutivo della convivenza sociale. Non lo si consideri un esercizio inutile o l’ennesima occasione per uno scontro ideologico. Qui si gioca il futuro delle comunità locali, dove i segnali di insofferenza e intolleranza cominciano ad emergere. Di fronte alla soluzione più sbrigativa di eliminare dalla sfera pubblica la religione, secondo una errata concezione della laicità, occorre avere il coraggio di ritenere la libertà religiosa un valore essenziale e positivo nella vita di tutte le comunità. E’ uno dei primi compiti di questo nuovo anno. Auguri di pace.

4 commenti:

  1. Era ora che qualcuno a Carpi, alzasse la voce in favore dei cristiani laici. Non potevano farlo l'amministrazione di sinistra delle Terre d'Argine, troppo occupati a programmare la gita ai campi di sterminio di Hitler (roba di oltre60 annifa), l'attualità non va di moda, non fa notizia se non è di Berlusconi.
    Che l'Europa non prenda posizione, nè su Battisti, nè sugli eccidi di Alessandria, delle condanne a morte in Iran....è veramente grave!
    Cosa serve l'Europa allora? a misurare il diametro dei piselli, le dimensioni dei cetrioli e delle banane? Ignorano la festa del Natale e di Pasqua, ma nell'agenda 2011 vengono riportate tutte le festività religiose di ogni pur piccola comunità, ma la Cattolica: niet!

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  2. Ma che c'entra la polemica sulla "gita ai campi di sterminio? ...una cosa non esclude "l'altra!!! Anzi, ricordarsi di quello che è successo agli ebrei (e a tanti altri) ieri serve anche per evitare che lo stesso succeda oggi ai cristiani in molte parti del mondo. O si vuole negare l'olocausto come fa Akmadinejad (altro integralista) solo perchè le vittime erano "altri"? ...peccato che anche il sostegno di cause giuste diventi un pretesto per le solite piccole e inutili polemiche da pianerottolo.

    Ex Novese

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  3. D'accordo con l'amico ex novese. Aggiungo che questo Dino mi preoccupa quando afferma la quasi inutilità del treno per Mathausen con il giudizio "roba di 60 anni fa". Mi vengono i brividi perchè ho già letto qualche cosa del genere, su altri argomenti e con un altra firma, con la minaccia (nei miei confronti) " puzzi di vecchio". Se il mondo ancora oggi ricorda lo sterminio degli Ebrei e di altre minoranze conseiderate indegne di vivere, è perchè il concetto "La storia è maestra di vita" è largamente riconosciuto e condiviso dai più mentre una minoranza, oggi ben rappresentata da Akmadinejad, dimostra di fare qualche proselito anche nella bassa modenese.

    Elleffe (ex milanese)

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  4. Antonio Platisgennaio 26, 2011

    Facendo seguito alla proposta apparsa su Novi giù di forma e Notizie il PDL di Mirandola ha presentato il seguente odg che sarà discusso lunedì 31 gennaio.

    Gruppo Consiliare PDL

    Mirandola, 15 Gennaio 20011

    Al Presidente del Consiglio comunale


    Oggetto: ordine del giorno «cristianofobia»

    Il Consiglio Comunale di Mirandola

    preso atto che

    - Nella notte di capodanno è stata perpetrata la strage alla Cattedrale dei Santi contro la comunità copto-ortodossa ad Alessandria d'Egitto, verosimilmente opera del terrorismo al-qaedista;

    - è in corso una vera e propria pulizia etnica che riguarda le varie denominazioni cristiane in Iraq, oggetto da anni di una sequela ininterrotta di sequestri di persona, omicidi di vescovi, sacerdoti e semplici fedeli, emarginazione dalla vita pubblica, fino allo spaventoso attentato nella cattedrale sirocattolica di Baghdad del 31 ottobre 2010, con più di cinquanta morti.

    - l’approvazione, in Pakistan, della legge sulla blasfemia è utilizzata per consegnare al carcere e alla morte i cristiani più attivi. Tra i casi recenti si segnala la sentenza capitale contro Asia Bibi, una contadina che non ha accettato di rinunciare alla sua fede su cui anche il nostro Consigli Comunale si è espresso in un’unanime condanna;

    - è in corso il tentativo di imporre la sharia anche nelle zone della Nigeria e del Sudan, dove sono presenti comunità cristiane;

    - sono sistematiche le persecuzioni dei cristiani in Corea del Nord;

    - è conclamata la pratica della carcerazione e dell'internamento nei lager cinesi (laogai) di molti esponenti del clero e di cattolici fedeli a Roma;


    Rilevato che:

    - siamo di fronte ad un'offensiva condotta con violenza sistematica e indiscriminata contro la presenza cristiana in vaste aree del mondo, in particolare dove ha carattere di minoranza religiosa;


    Considerato che

    - l'articolo 9 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali recita : «Libertà di pensiero, di coscienza e di religione. 1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, così come la libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti. 2. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, alla pubblica sicurezza, alla protezione dell'ordine, della salute o della morale pubblica, o alla protezione dei diritti e della libertà altrui»;

    - la libertà religiosa è un valore essenziale e positivo nella vita di tutte le comunità e non può essere sbrigativamente messo da parte in nome del relativismo religioso, del laicismo, del buonismo e dell’“islamicamente corretto”;

    Impegna la Giunta Comunale
    - a promuovere, nelle scuole e nelle associazioni culturali locali, soprattutto quelle composte da stranieri, azioni di sensibilizzazione alle tematiche della libertà religiosa e della «cristianofobia»;

    - a destinare una pagina dell’Indicatore Mirandolese ad una tavolo rotonda sul tema in oggetto dando pari spazio a tutti i gruppi consiliari;

    - a sollecitare l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, il Governo nazionale e la Commissione dell’Unione Europea ad assumere una politica di esplicita e totale difesa del diritto alla vita e alla libertà religiosa dei cristiani che sono vittime di una strategia finalizzata al loro sradicamento e allontanamento forzoso dai Paesi a maggioranza islamica.

    Antonio Platis
    Capogruppo PDL Mirandola

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