19/03/11

La Battaglia di Rovereto... ma cosa era successo in verità ?

Articolo copiato da http://www.linformazione.com/ :


C'era anche il volantino, ma era più comodo l'articoletto. Ora facciamo qualche considerazione. Tutti gli anni si celebra il ricordo della battaglia di Rovereto. Vorrei però conoscere, come tanti Extra-Roveretani, oramai integrati, la vicenda maggiormente nei dettagli. Giusto per far chiarezza. Cercherò di spiegarmi meglio. Non essere di sinistra a Novi e dintorni, si può, però bisognerebbe " vergognarsene". Per la maggior parte delle persone i " buoni e giusti" sono a sinistra. Quindi, a chiedere cosa è successo nei dettagli, ti senti rispondere addirittura che "sono cose neanche da chiedere", anche se non lo sai, perché i fascisti hanno ucciso delle persone ( però, c'è del gusto, quando qualcuno si avvicina e ti dice " mè a sòn di tuo, però TEEES! ..) . Ora, sapendo che a Carpi, i bambini hanno cantato a teatro " Bella Ciao", per l'unità d'Italia, mi chiedo cosa c'entrino, con l'Unità d'Italia, queste cose. Non voglio polemizzare. Guardo la realtà. In fondo, anche CEAUSESCU faceva cantare i bambini .... Concludo con un paio di domande aperte:

1) Chi mi sà indicare un LINK in cui si possa conoscere nei dettagli la storia della battaglia di Rovereto ? Dato che,cerca cerca, non si trova niente ? :



2) Cosa c...o c'entrano con Garibaldi, il Piemonte, i Borboni, il Re Vittorio Emanuele, " BELLA CIAO ", e la " BATTAGLIA di ROVERETO " ?

Avvertenza: se sei un compagno e pensi che il sottoscritto sia uno "sciacallo" rispondi prima alla domanda numero 2


Attendiamo risposte e/o suggerimenti. Senza Polemica, ma con semplice constatazione dei fatti.

Davide Boldrin

6 commenti:

  1. P.s: Ho cercato anche nel Sito dell'Anpi.. Ma i dettagli non li ho trovati.

    noovzòdfoorma

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  2. Ma io mi domando.
    Ma a Novi Capoluogo, zero di zero eventi su un importante appuntamento come le celebrazioni dell'Unità d'Italia?
    Proprio a Novi, dove è nato il tricolore?
    Ci vorrebbe un po' più di amor proprio per il proprio paese!!!!
    Consigliera PDL
    Tania Andreoli

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  3. La battaglia di Rovereto fu combattuta tra il 17 e il 18 marzo 1945 tra la Brigata Nera mobile “Attilio Pappalardo” e i Partigiani. Sono gli ultimi giorni di guerra prossimi alla Liberazione e i nuclei partigiani, soprattutto nelle nostre zone, si erano fatti sempre più forti. Le truppe fasciste si trovavano qui per un rastrellamento e le formazioni partigiane li intercettano appena varcato il ponte Pioppa. Durante il combattimento rimasero uccisi una settantina tra tedeschi e fascisti, tra cui un colonnello della Wermacht (nome dato alle Forze Armate Tedesche dopo la riforma del 1935) e 5 partigiani ricordati in occasione appunto della celebrazione della Battaglia. I cinque Partigiani erano Savino Forti (Medaglia di Bronzo al Valor Militare), Albano Modena (Medaglia d’Argento al Valor Militare), Remo Nasi, Nevio Scanavini (Medaglia di Bronzo al Valor Militare) ed Eva Frattini.
    Chiedere ai nostri “anziani” che cosa si celebra in occasione di queste giornate, soprattutto da parte di chi ha già alle spalle un’esperienza scolastica, può sicuramente sortire una certa delusione e amarezza. Indipendentemente dalla parte politica a cui si appartiene e al giudizio che ognuno può dare agli avvenimenti, questa è la nostra storia. Sicuramente una parte di responsabilità è da addebitare alla scuola, almeno quella degli anni ottanta che ho frequentato e che ho conosciuto, che non è mai riuscita ad arrivare oltre il primo dopoguerra. L’altra fetta di responsabilità (a mio avviso la maggiore) è in ognuno di noi: la curiosità, il dovere di conoscere la propria storia dovrebbe essere motivo sufficiente per cercare di sapere e di colmare questo vuoto.
    Per quanto riguarda invece La Bella Ciao, questo canto comincia a diventare popolare durante la Seconda Guerra Mondiale, grazie ai Partigiani che ne fanno il loro inno ma è dopo di loro che assume maggiore popolarità come inno delle contestazioni studentesche degli anni sessanta e settanta. Ma la sua storia è ben più antica: la versione originale, a cui è seguita quella Partigiana, è certamente la Bella Ciao della Mondina, risalente alla fine dell’Ottocento. In questo canto l’espressione “bella ciao” è riferita alla bellezza che si perde e sfiorisce nel lavoro della “monda”. Per ascoltare la versione originale basta digitare “Bella Ciao Coro delle Mondine di Novi” su YouTube: la forza, l’entusiasmo e l’allegria che trasmettono le “nostre” mondine in questo canto credo che sia un’emozione unica.
    Per quanto riguarda il nesso tra la Battaglia di Rovereto, la Bella Ciao e i 150 anni dell’Unità credo che a questo punto sia chiaro: sono comunque pezzi della Storia d’Italia.
    Diego Zanotti

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  4. Il mio post è frutto della Memoria storica della mia famiglia, delle pubblicazioni sulla storia locale edite dal Comune di Novi e scritte dagli storici del nostro paese e da notizie intercettate navigando qua e là nel Web.
    Diego Zanotti

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  5. Forse dovrebbero essere aggiornate un po le modalità con cui festeggiare questa ricorrenza. Se dopo 60 anni di sfilata con banda e gonfaloni in pochi ricordano cosa accadde significa che serva qualcosa di più (senza nulla togliere alla commemorazione classica).
    Complimenti per il penultimo post!
    Ex Novese

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  6. Boldrin...ma tu vuoi sapere troppe cose brutte, avvenute nel periodo 1943-1947. Lo scrittore Pansa, non lo lasciano parlare quando viene in queste terre a presentare i suoi libri di testimonianze! Ci vorrà ancora un'altra generazione, prima che si sappia bene cos'è accaduto in questo territorio. Ma lascia perdere Boldrin, tanto sono solo cose tristi, orrende, come le Foibe, i Gulag, ecc.

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