06/06/12

Le nevrosi da semi-terremotato, i "terroni", la provvidenza, e mia figlia Francesca.

Come mai Lunedì 4 Giugno ho scritto questo post ? :


Oggi sono polemico: Se fossimo stati in TERRONIA, avremmo avuto subito l’esercito.



http://novigiudiforma.blogspot.it/2012/06/oggi-sono-polemico-se-fossimo-stati-in.html

Vi dirò la vera ragione. Per via del fatto che non son riuscito ad andare al funerale di Don Ivan ( ... Camillo ... ) Martini. E in questi momenti, talvolta, si amplificano gli stati d'animo...

 Però, anche in questi frangenti la provvidenza si mostra. Quando ieri sera sulla Gazzetta di Carpi, ho visto questa foto

http://gazzettadimodena.gelocal.it/foto-e-video/2012/06/04/fotogalleria/don-ivan-martini-in-centinaia-per-l-addio-al-parroco-di-rovereto-1.5201816?p=20


ho capito che un pezzo di me, in fondo, c'era. Solo un pezzo. Ma è bastato. Poi quel che ho scritto in quel post là un poco di verità ce l'ha. 

Ma nella vita, esiste anche la libertà di incazzarsi... e di ridere.

Come spesso, anche in questo momento drammatico non smetto io, e cerco di insegnare altrettanto alle mie figlie ( la chiaruccia ad esempio, la prendo in giro, dicendo che ha fatto la prima comunione, e poi son crollate le chiese ed è morto il prete...)...

Perché si, nonostante tutto....:

( dedicato anche ai "terroni" amici e non, che si son sentiti offesi ):



Davide Boldrin


4 commenti:

  1. Don Ivan concorderebbe in pieno

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    1. Carpi e la bassa Emiliana è stata sconvolta da un terremoto che nessuno prevedeva e che nessuno immaginava che provocasse i danni che ha provocato a Finale E., Mirandola, Cavezzo, ecc. ma una cosa mi preoccupa è il panico, la paura e la psicosi delle scosse, di certe persone. Posso capire chi ha avuto la casa danneggiata, non più agibile, che allo spavento si sia aggiunto il danno economico, e quindi cade in depressione; ma ciò che mi meraviglia è il fatto di questi campeggi improvvisati, auto parcheggiate sotto gli alberi dei parchi pubblici e dei giardini cittadini, preparati per la notte! Trovo tutto questo esagerato! Soprattutto per Carpi, dove a parte il centro storico, non vi sono case lesionate!
      Ho sentito notizie tremende su Fossoli, case distrutte, cittadini trasferiti… mi sono andato a fare un giro questa mattina a Fossoli, c’è la vecchia chiesa dove ha ceduto il tetto della navata, vi sono case civili che hanno perso qualche tegola, o avevano i camini pericolanti, sono transennate in attesa delle perizie e dei lavori di ripristino, ma nulla più. Eppure, signor Direttore, ci sono persone accampate in tende, alcuni addirittura con la tenda nel proprio cortile di casa, case nuove, case senza una crepa visibile, eppure c’è tanta paura. Perché? Cosa dovrebbero fare allora gli abitanti di Cavezzo, di Rovereto, di Mirandola e di Finale? Suvvia un po’ di amor proprio, un po’ di certezze e di coraggio!
      Ho notato anche un altro aspetto di questa psicosi da terremoto, al senso di paura, si aggiunge l’atteggiamento vittimistico di chi per sua scelta ha deciso di dormire in macchina o in tenda; si aspetta aiuto dalle Istituzioni, come se fosse un danneggiato, aspetta un pasto e acqua, e quando arrivano i volontari, ecco l’assalto all’accaparramento, dimenticandosi che esistono e sono aperti i supermercati come sempre! Il Comune e le associazioni stanno facendo il possibile e anche di più, per portare aiuto e conforto alle persone anziane, inferme e bisognose, ai veri terremotati; ma a questi “fifoni”, a questi spaventati per le scosse, diciamogli: “ reagite! Invece di starvene tutto il giorno spaparanzati sdraiati sull’erba ad oziare, come fossero ad un pic-nic, mettetevi a disposizione, e poi se la casa è ancora sana, tornate a casa per lavarvi, preparare il pranzo e la cena”, poi se la notte preferite stare in tenda, capisco che l’Amministrazione possa chiudere un occhio, anche per la sosta dei veicoli sul tappeto erboso!
      Scusi il mio sfogo, Direttore, ma certe scene che ho visto nei giardini di Carpi, proprio non mi hanno per nulla commosso, anzi indignato! Dino.

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  2. Non so. Credo che ognuno reagisca come riesce. Qua nel comune di Novi tanti hanno perso la casa. Certo è che molti faticano a prendere coscienza dei rischi, o viceversa a reagire. Caz! ora ha tremato! Proprio ora. Ognuno reagirà come può. Io continuo a scrivere... Non so. Meglio reagire, per quanto possibile, facendo i conti con la realtà.

    Buldrein

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  3. P.S.: Grazie del " direttore "...

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