24/07/12

Sembra che Errani ne stia facendo una buona. Speriamo davvero.

Fonte: www.modenaqui.it del 24/07/2012


24-07-2012
Anche Errani quando vuole, batte i pugni sul tavolo Finalmente ha chiesto al governo sei miliardi di euro
Il presidente ha presentato ieri il progetto per ottenere le risorse per la ricostruzione
Finalmente una richiesta degna di questo nome, finalmente Vasco Errani si muove, finalmente chiede, finalmente Monti promette quello che effettivamente serve per la ricostruzione: 6 miliardi di euro.
Per il momento si tratta di un’altra promessa e speriamo sia vera perchè in ballo ci sono una montagna di soldi che potrebbero dare sicurezza ai terremotati.
Sono ben sei miliardi di euro aggiuntivi ai 2,5 stanziati dal governo che portano così a circa 8 miliardi i fondi statali per la ricostruzione.
Una bella botta finanziaria quella annunciata ieri dal presidente della giunta regionale Vasco Errani, prima ai sindaci e poi ai giornalisti, ma come per San Tommaso prima di brindare è necessario toccare con mano.
C’è da aspettare che l’emendamento del governo sia approvato dal Parlamento.
In altri termini il carro del sisma è stato attaccato alla locomotiva della spending review che dovrebbe entrare presto in stazione e raggiungere il capolinea.
Tra il dire e il fare però c’è un voto del parlamento; poi se tutto andrà bene bisognerà fare i conti con la burocrazia.
Ma come è stato possibile tirare fuori tutti questi soldi? Il meccanismo si basa su un prestito che governo e Cassa depositi e prestiti (tramite le banche) daranno al commissario.
Le prime due rate (circa 500 milioni ciascuna) saranno pagate con uno dei 2,5 miliardi già stanziati per la ricostruzione; le successive sono a carico dello Stato nei prossimianni.
Tirando le somme le comunità terremotate potranno contare su 7,5 miliardi di euro a fondo perduto, oltre otto considerando anche 700 milioni aggiuntivi.
Ma prima di alzare i calici bisogna vedere quanto costerà il denaro, le spese burocratiche e se il progetto andrà in porto così come presentato ieri da Errani.
Il presidente si è sbilanciato, si spera non venga smentito da Monti e parlamento.
Lui è fiducioso: «Ottenendo questo risultato, faremo un grande passo in avanti.
Lo Stato coprirà le rate negli anni, ma il cittadino avrà il contributo mano a mano che l’impresa farà gli stati di avanzamento dei lavori nella sua azienda o nella sua casa».
Un sistema di anticipazioni che in concreto dovrebbe permettere a cittadini e imprenditori di accedere alle sovvenzioni aprendo un conto (senza spese) nelle banche convenzionate.
Saranno poi gli istituti di credito a pagare le fatture saldandole ad ogni stato di avanzamento lavori.
Il meccanismo sarà operativo da gennaio 2013, ma dalla Regione sono convinti di trovare un accordo con le banche per le anticipazioni e far partire i lavori quanto prima.
Missione non facile per la mole di carte da produrre e, soprattutto, da farsi approvare.
Errani punta sull’autorizzazione all’ assunzione di 170 impiegati, a tempo determinato.
Indispensabili per velocizzare i tempi delle procedure.
nGian Basilio Nieddu


8 commenti:

  1. Attento, non ti sbilanciare troppo , rischi di scivolare a sinistra...AH AH AH...
    Marna

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  2. Vedi Marna, girando in auto ho sempre dei malesseri. Specie quando devo sorpassare o svoltare a sinistra... ;)

    Davide

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  3. Qui non e' questione di sx o dx e' questione che i soldi servono per cercare di tornare alla normalita'punto e basta.
    Ciao
    Riccardo C.

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  4. ...per la coop del fratello, non ha perso tempo, e non c'è stato bisogno di picchiare i puigni sul tavolo. Però!

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  5. spiegatemi questa cosa del fratello

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  6. Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/07/26/749420-terremerse-rinvio-giudizio-vasco-errani.shtml


    Bologna, 26 luglio 2012 - Il procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso e la pm Antonella Scandellari hanno chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani per la vicenda legata al finanziamento da un milione di euro erogato nel 2006 dall’ente alla cooperativa Terremerse, coop di Bagnacavallo (Ravenna), all’epoca presieduta dal fratello Giovanni, per la costruzione di una cantina vinicola a Imola. Secondo fonti di stampa “la richiesta della Procura, arrivata nei giorni scorsi nel più assoluto riserbo, attende ora il vaglio del giudice per l’udienza preliminare fissata per il 7 novembre.

    Il finanziamento pubblico alla cooperativa Terremerse da parte della Regione, secondo l’accusa è stato ottenuto indebitamente perché al 31 maggio 2006, termine ultimo per completare i lavori e rispettare i paletti previsti per l’erogazione, lo stabilimento non era ancora ultimato nonostante quanto sostenuto dalla cooperativa stessa. Errani, che da alcune settimane ricopre anche l’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia, risponde di falso ideologico in concorso con i funzionari regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati - come ricorda il quotidiano locale - anche di favoreggiamento per la relazione spedita in Procura nell’ottobre 2009 nella quale si dà atto della correttezza della procedura seguita dai suoi uffici che ha messo in difficoltà il governatore, mai coinvolto nell’inchiesta sul finanziamento stesso. Errani ha scoperto di essere indagato all’indomani della conclusione delle indagini preliminari lo scorso 16 marzo, mentre a metà giugno si è fatto interrogare dai magistrati.
    L’avvocato difensore del presidente della Regione, Alessandro Gamberini, parla di una “vicenda sconcertante”.
    “A mio avviso la Procura di Bologna ha commesso un grave errore formulando la richiesta di rinvio a giudizio” per il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. L’udienza preliminare e’ gia’ fissata al 7 novembre. In quell’occasione, prosegue Gamberini, “sono convinto che, davanti al giudice, si chiarira’ tutto”.
    Il legale ricorda inoltre che “appena e’ sorto il sospetto di una presunta irregolarita’ il presidente Errani ha fatto subito un esposto in Procura con allegata la relazione del direttore generale della Regione che agisce in assoluta autonomia e abbiamo precisato che i documenti relativi al progetto edilizio erano nel Comune di Imola”.

    E non si fa attendere il commento dello stesso Errani: "Mi presentero’ davanti al giudice con piena fiducia, perche’ cosi’ si chiarira’ che non ho commesso alcun reato. Sono certo di cio’ che ho fatto e faccio da presidente di Regione e non ho mai favorito o sfavorito qualcuno’’.

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  7. Perchè il presidente della Regione Lombardia Formigoni, dovrebbe dimettersi, e nessuno pensa la stessa cosa per Errani, per Veltroni e compagni? Se hanno avuto il "buon gusto" di non dare le dimissioni: nè Bassolino, nè Vendola, ne Lombardo.... vuol dire che hanno una grande fiducia nella magistratura? o che hanno un pelo duro?
    La legge dice: "Innocente fino a prova contraria" e questa regola dovrebbe valere per tutti! Ma invece in politica, prima si insinua, poi si calunnia, poi si pubblica sui giornali come cosa fatta, poi si arresta e poi.... dati i tempi lunghi della nostra giustizia si proscioglie!

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  8. A vòi ander a fond, a chi sè milerd chè. Nàx capiss mià bein.

    Buldrein

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