Ai pochi consigli comunali a cui ho assistito, ho notato una cosa, che se nessuno l' ha notata, forse, dovrebbe notarla, perché non si può non notare. E' abbastanza notabile. Degna di nota.
Questo consiglio si è insediato il 19 Maggio 2012. Il pomeriggio prima del sisma del 20. I consiglieri alla prima esperienza ( tutti, indistintamente ), diversamente da chi ha alle spalle una legislatura, o attività politica precedente, hanno meno pregiudizi di sorta. Sulle prime sembrano "giovani inesperti". In realtà costoro hanno la mente libera da pregiudizi. Ed è evidente ( dalle loro espressioni, e dai loro sguardi... VI SPIO..) come a volte, gli paia strano che " 2 + 2 ", non faccia 4. Nell'articolo di Rossana Caprari, di questi, si citano solamente Marco Diegoli e Andrea Ferraresi. Rossana era presente quella sera. In altre serate, hanno dimostrato come taluni, davvero, siano dotati di buon senso. Cari "vecchi consiglieri". E' vero che avete l'esperienza. Ma lo scotto "prima legislatura accessoriata di terremoto", con zero esperienza, farà si che costoro, saranno i nostri futuri amministratori. Magari con "ossa buone ".
Ricordate, "novelli": Non lasciatevi inquinare troppo di ideologia locale "attritante", con refusi del passato tra alti e BASSI, TRA vasini e VASONI, BENZIne varie, e via discorrendo ...
Il "personale", è deleterio, per il bene comune.
Cambino anche i "vecchi". Anche se in verità, sembra stia succedendo, fuori dalla TENS-AULA CONSIGLIARE.
Davide Boldrin
( OLD, e auto-rottamato, in questo caso )
Fonte: www.voce.it
Novi – La querelle tra Amministrazione e Progetto Comune ha
infiammato il dibattito dell’ultimo Consiglio comunale di Novi del 30 ottobre
scorso. All’origine del contendere, il comunicato diramato dal Sindaco e
pubblicato sul sito del Comune in cui i rappresentanti della lista civica
venivano tacciati, tra l’altro, di “istigazione all’odio razziale” per via
della loro contrarietà alla decisione di concentrare solo su Rovereto la
costruzione dei Pmar, i moduli abitativi per gli sfollati del terremoto (che sono
tutti o quasi stranieri). Decisione peraltro rivista dalla stessa
Amministrazione che era tornata in seguito sui propri passi predisponendo la
suddivisione dei Pmar tra capoluogo e frazione.
«Usare un canale istituzionale come il sito del Comune per
accusarci di fomentare il razzismo è stato un atto improprio» ha dichiarato il
capogruppo Mauro Fabbri, invitando
il Sindaco ad astenersi dall’utilizzare in futuro “espressioni non consone alla
sua carica”. All’Odg di Fabbri ha replicato il vicesindaco Italo Malagola, il quale da un lato ha ammesso l’esistenza di un
errore di forma nel comunicato («Non andava pubblicato sul sito»), mentre dall’altro
ha ribadito l’esattezza del suo contenuto. «Nei bar di Rovereto – ha detto
Malagola – la gente diceva che il Sindaco avrebbe mandato là tutti gli
extracomunitari. L’argomento è stato strumentalizzato da Progetto Comune che dovrebbe
assumersi le proprie responsabilità». Durissimo anche l’intervento del sindaco Luisa Turci: «Le voci diffuse a
Rovereto – ha dichiarato il primo cittadino – hanno avuto l’effetto di un
cerino acceso gettato tra le sterpaglie. Si è creata una situazione di tensione
molto alta e io stessa ho temuto per la mia incolumità. Vorrei che Progetto
Comune prendesse le distanze da quello che è accaduto». Di parere diverso Andrea Ferraresi della lista civica “Uniti
per” che ha invitato l’Amministrazione a prestare maggiore attenzione ai
segnali che giungono dalle frazioni. «Perché i cittadini – ha detto Ferraresi –
non sono tutti uguali e può capitare che quelli di Rovereto la pensino in modo
diverso da quelli di Novi».
Tra reciproci scambi di accuse e interventi a volte un po’
scomposti, a volte inconcludenti, la discussione si è trascinata per un bel
pezzo. Peccato che sia caduto nel vuoto l’invito “a spendere il tempo per i
cittadini e non per sterili polemiche” formulato da Marco Diegoli, consigliere di
Progetto Comune alla sua prima esperienza in Consiglio che, nell’occasione,
ha dato prova di buon senso e moderazione.
Merita un cenno, se non altro come nota di colore, l’intervento
del leghista Euro Cattini, che, nel
dichiarare l’intenzione di astenersi dal voto, ha voluto precisare di non essere
un “frequentatore di bar e di non tenere in nessuna considerazione le
chiacchiere che vi si fanno”.
Rossana Caprari
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