03/01/13

Contro VASCO ERRANI, è l’ora “della guerra”. Senza nessuna pietà.


Premessa:
Prima di iniziare “la guerra”, qualche ringraziamento va fatto. Per le scuole. Per il CAS (..meglio tardi che mai … ) per quel che eventualmente di buono è stato fatto. Ma quello è IL DOVERE. Niente va dato per scontato, ma quello è il suo dovere di commissario. Anche quello di evitare le infiltrazioni mafiose. L’assessore Muzzarelli ha promesso che dal 10 Gennaio, a seguito delle domande CORRETTAMENTE presentate, inizieranno ad arrivare i soldi per le aziende. Ma fino ad oggi, invece della Befana che porta doni, si è sentito maggiormente l’influsso di Befera ….

La “guerra”:
In realtà avevo già iniziato personalmente, per “gettare benzina sul fuoco “ in Ottobre 2012 ( qui il link: http://novigiudiforma.blogspot.it/2012/10/la-colpa-non-la-vuole-mai-nessuno-la.html  ) poi alcuni amici mi consigliarono di fermarmi, perché se questo è “solo il blog di Boldrin”, poi si legge, poi ecc.ecc.  Gli ecc. riguardano il fatto che magari non era opportuno “fare la guerra” al Commissario. E ( …credeteci…) mi sono trattenuto assai, tranne qualche sfogo. Ma ora basta. BENZINA SUL FUOCO, SERVE.

Per quanto riguarda i Sindaci della bassa, in coscienza, non me la sento proprio di prendermela. Errani li “tiene per i maroni”. Gli si può rimproverare di aver concesso ad egli, troppa fiducia (...Fatevi un esame di coscienza anche voi, Sindaci ...). Mentre a lui, non frega niente ( pare..) delle persone e delle aziende. Quello lì, ( spregiativo …) è un COMUNISTA. Non in senso politico, ma “di testa”. E deve dimostrare che “è più bravo”. Con poca umiltà. Magari con il tempo ci riesce pure. Di facciata. MA A CHE PREZZO ? Probabilmente, quello della nostra dignità. Per capire un poco meglio leggere qui, intanto. E farsi delle domande ….:

Davide Boldrin


«Mesi per registrare le pratiche Così la ricostruzione non parte»





2-01-2013
Meno otto all’arrivo dei contributi ma le domande sono meno di 200
Dal 10 gennaio le banche inizieranno a liquidare le fatture dei lavori sostenuti per la ricostruzione di case e imprese I sindaci non sembrano preoccupati: «C’è tempo». Ma il Comitato Sisma 12 replica: «Troppi paletti burocratici&
Il count-down è iniziato da tempo.
Ma ora sembra accelerare.
Meno otto al 10 gennaio.
Una data ben cerchiata sui calendari di chi ha vissuto in prima persona il dramma del terremoto, qualsiasi ruolo abbia giocato: sfollato senza una casa o imprenditore in ginocchio.
Quel giorno gli istituti di credito inizieranno ad erogare i fondi per la ricostruzione ad imprese e privati.
Presentando il riconoscimento del contributo sarà possibile ottenere l’apertura di un conto equivalente, a costo zero, che non potrà eccedere l’80% dell’importo complessivo ammesso dai Comuni.
Il fondo per la copertura del finanziamento è quello previsto dall’art.3-bis della legge 135/2012, il cosiddetto provvedimento normativo sulla spending review.
Si tratta di un credito di 6 miliardi concesso alle banche dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantito e pagato dallo Stato.
Bene, sono passati più di 7 mesi dalla prima scossa del 20 maggio e i dubbi di chi deve ricostruire restano innumerevoli.
Qualcuno parla di burocrazia troppo stringente, qualcun altro della paura diffusa di vedersi riconosciuta solo una parte degli importi, altri di non avere ancora compreso se la possibilità di sborsare di tasca propria il restante 20% sia determinante per accedere agli aiuti.
Ma in questo groviglio di timori una notizia certa già c’è: nei 9 Comuni dell’Area Nord le domande per accedere ai fondi per la ricostruzione sono meno di 200.
Un numero che stride con le circa 31mila case dichiarate inagibili dai tecnici nella Bassa e le centinaia di imprese rimaste gravemente danneggiate.
Insomma, qualcuno potrebbe chiedersi «dove sono finiti tutti?», ma sono in primis i sindaci a non sembrare allarmati.
«Ad oggi sono arrivate solo poche decine di richieste, una delle quali necessita di integrazioni», dice il primo cittadino di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri.
«Sicuramente ci troviamo di fronte a un iter che non è partito completamente, ma confidiamo nelle prossime settimane quando la procedura presso le banche sarà attiva realmente».
Stessa situazione a Mirandola, dove il sindaco Maino Benatti conferma l’andamento a rilento delle domande: «Ne abbiamo una trentina già approvate che il 10 gennaio potranno essere presentate alle banche per l’apertura del conto dedicato.
Si tratta di cittadini o imprese che hanno già anticipato gli importi di tasca propria o cominceranno coi lavori a breve».
Sul numero esiguo di richieste, Benatti si dice certo che «molti cittadini stanno aspettando soltanto la bella stagione per dare il via agli interventi e sicuramente le domande aumenteranno presto».
Anche perchè, aggiunge, «i cantieri aperti sono tantissimi e c’è chi attende il termine della ricostruzione per avere chiaro l’importo complessivo dei lavori».
Ammette un po’ di sorpresa Carlo Marchini, sindaco di Concordia: «Per ora non arriviamo a venti richieste.
Sicuramente ci aspettavamo più domande per le case in fascia B e C (edifici temporaneamente o parzialmente inagibili, ndr), ma siamo certi che con la conferma delle prime erogazioni da parte degli istituti di credito il numero crescerà».
A proposito, il primo cittadino del Comune della Bassa è soddisfatto «che il nostro ufficio tecnico abbia finalmente approvato una delle prime pratiche che la prossima settimana sarà sottoposta alla banca.
Speriamo non ci siano intoppi e sia il primo esempio positivo che l’iter degli aiuti funziona».
Certo, per fare domanda di accesso al fondo c’è ancora tempo: per le imprese il termine ultimo è il 15 maggio, per gli edifici con danni più lievi la scadenza è fine marzo e per quelli in fascia E (la più grave) l’ultimo giorno sarà il 30 giugno.
Ma dando per scontato che nessun residente della Bassa voglia prendersela comoda, è fuori dubbio che è una situazione ancora frammentata in mille interrogativi a frenare la compilazione delle pratiche da sottoporre al giudizio dei tecnici comunali che, è bene ricordarlo, hanno 60 giorni per dare una risposta e comunicare eventuali spese non ammesse.
Sono proprio le incongruenze burocratiche, secondo il Comitato Sisma 12, «ad ostacolare l’inizio della ricostruzione.
Problematiche che rischiano di fare della Bassa, da qui a poco, una zona desertificata, svuotata di aziende e di abitanti».
Il gruppo, composto da cittadini che hanno vissuto sulla loro pelle il dramma del terremoto, è impegnato da settimane a denunciare le mancanze dello Stato presso l’opinione pubblica e le istituzioni.
In pratica, a detta del Comitato, c’è un nesso evidente tra le politiche di austerità praticate dall’esecutivo Monti e lo scarso sostegno governativo alla ripartenza.
«Purtroppo sull’accesso ai contributi ci sono ancora troppe incertezze e i sindaci non fanno altro che portare avanti il discorso dell’assoluta normalità quando non è così», sostiene uno dei referenti Sandro Romagnoli.
«Prima di tutto fino al 10 gennaio non saranno disponibili gli strumenti per liquidare le spese sostenute e poi c’è il grande nodo dell’80% massimo coperto che è soltanto virtuale.
Purtroppo - sottolinea Romagnoli - ci sono una serie di paletti che non garantiscono al cittadino di vedere riconosciute totalmente le spese per rendere agibile l’abitazione; per non parlare di quel rimanente 20% che il singolo deve garantire di propria tasca per vedere accettata la sua domanda.
Il Comune, inoltre, può tranquillamente escludere alcuni interventi e se uno ha già iniziato i lavori si troverà a pagare la parte inammissibile».
Ultimo ostacolo, e non meno importante, «è che la cifra che verrà riconosciuta sarà sempre in base al costo parametrato della casa.
Ed è questa poca chiarezza a spaventare i più che ancora non sanno bene cosa fare».
nVincenzo Malara





1 commento:

  1. Ma non se ne accorgono, che siamo presi in giro???? Solo i fondi raccolti da iniziative di privati (cantanti, associazioni, ecc.) Dov'è lo stato? dov'è la Regione? Se non c'è in questi frangenti, quando ci deve essere? Facciamone a meno, allora! Si risparmierebbe una montagna di soldi!!

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