18/03/13

Maurizio Cadegiani ( Sindaco di Montecreto - MO ) ci parla del GRA del Frignano ( Comune unico ). O no ... ?

Il GRA sarebbe il Grande Raccordo Anulare di Roma. Servirà anche per il Frignano, prima o poi ... ?

Davide Boldrin

MONTECRETO NEWS:

“Nessuna autoreferenza o peggio campanilismo nella posizione assunta dal mio Comune in merito al riordino territoriale, anzi io parlerei piuttosto di eteroreferenza, visto che oggi più che mai penso che chi difende scelte
accusando altri di essere autoreferenti o campanilisti non abbia in definitiva argomenti validi da contrapporre alle proposte avanzate in maniera dissonante rispetto al progetto di territorio che, di fatto, la Regione Emilia Romagna ha avanzato. Autoreferente è colui che pretende di effettuare scelte epocali in nome della collettività senza avere il coraggio di sentire i propri cittadini in merito con quesiti ben precisi, fase questa che almeno il Comune di Montecreto sta comunque valutando di effettuare al contrario di tanti altri enti locali che non hanno intenzione di affrontare. Intanto alcune precisazioni vanno fatte, visto che alcune associazioni di categoria sostengono che due unioni inevitabilmente costituiscono una duplicazione dei costi. Per quanto
riguarda i costi politici non risponde a verità tale affermazione visto che Assessori e Consiglieri attualmente in carica in Comunità Montana non percepiscono né gettoni di presenza né rimborsi spese e che tale sistema
verrebbe comunque ricalcato anche in una ulteriore unione aggiuntiva. Per quanto riguarda invece determinati servizi sovracomunali come Ospedale e plessi scolastici possono benissimo essere mantenuti ed eventualmente sviluppati già quelli esistenti ed ubicati presso Pavullo senza creare sdoppiamenti ulteriori. Un esempio per tutti: chi scrive ha difeso strenuamente la struttura Ospedaliera di Pavullo assieme ad altri Sindaci appartenenti al distretto Sanitario di riferimento che oggi sono in contrapposizione sull’ordinamento territoriale. Piuttosto che introdurre nella discussione elementi forvianti sulle considerazioni fatte da chi
sostiene unioni di Comuni differenti rispetto a quella sostenuta legittimamente dal Presidente della Comunità Montana, preferirei si iniziasse a discutere seriamente sulle considerazioni e sui problemi oggettivi che l’Unione a 10 comporterebbe, come ad esempio i 690 kmq di superficie territoriale da gestire; 690 kmq di territorio montano che in alcuni punti è aspro ma pur sempre abitato. Oppure i 41000 residenti spalmati su di una superficie territorialmente amplissima e d’altro canto poco densamente abitata, fatto questo che si riperquoterà sulla gestione di ogni singolo servizio che l’Unione dovrà garantire. Oppure l’appartenenza di alcuni Comuni ad enti quali il Parco dell’Alto Frignano che tutela ampissime zone del crinale e che a fronte di uno sviluppo economico, chiede in cambio ai propri cittadini vincoli ed oneri anche su terreni di proprietà a differenza di altri che invece tali vincoli ed oneri non hanno. Le associazioni di categoria ben dovrebbero sapere quelle che sono le problematiche di ogni singolo associato: la tipologia dei flussi turistici, ad esempio, estremamente differenti tra i Comuni del Crinale e quelli posti più a valle. Come ben dovrebbero sapere ciò che la Legge Regionale 21 sul riordino territoriale ha come spirito principale, e cioè la necessaria prossimità ai cittadini dei servizi stessi, nell'interesse degli utenti finali garantendone tuttavia la non sovrapponibilità sul territorio. Allora la sfida veramente ardua da cogliere non è quella pre confezionata o indicata già sulla norma oggetto di discussione, ma quella di innestare questo dibattito con tutti i cittadini ed individuare con loro quella che potrà essere la via maestra da seguire in materia, magari anche descrivendo minuziosamente vantaggi e svantaggi nel gestire anziché i 690 kmq i circa 330 kmq dei comuni del Crinale Appenninico Modenese, che già condividono problemi analoghi tra loro nell’erogazione dei servizi, date le similitudini orografiche del territorio, la composizione anagrafica delle popolazioni residenti e le attività economiche insediate. Come sono pure dell’avviso, a differenza del Sindaco di Prignano, che la vera sfida di un Amministratore oggi non sia di arrogarsi un “peso politico” grazie ad unioni allargate ed ampie
territorialmente, bensì derivi dal farsi portavoce degli interessi dei propri cittadini ed in funzione di tali interessi, portare sui tavoli di discussione idee e programmazioni in grado di darne realmente risposte
convincenti sia in termini di qualità che in termini di economicità.“

Il Sindaco di Montecreto Cadegiani Maurizio

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