....2. Le ragioni
2.1. Efficienza ed efficacia nell’azione di governo
Sebbene le Unioni di Comuni nascano già per accrescere l’efficienza e l’efficacia amministrativa, consentendo l’erogazione di funzioni e servizi in ambiti ottimali sovracomunali, con la realizzazione di economie di scala e la possibilità di erogare più servizi grazie all’integrazione di risorse e capacità, c’è da chiedersi se la prospettiva di un Comune unico possa prefigurare nuove e superiori capacità nell’azione
di governo del territorio. Gli studi di fattibilità al riguardo mettono in evidenza che il superamento della forma Unione con la fusione permette maggiori economie di scala e, nel medio-lungo periodo, il miglioramento della qualità delle prestazioni di servizio, grazie all’attivazione di un processo di qualificazione e specializzazione del personale del nuovo Comune. Per quanto ampio possa essere un processo di conferimento alle Unioni di servizi e funzioni da parte degli enti associati, parte delle strutture comunali dovranno comunque essere mantenute nonostante la creazione dell’Unione, e fra queste certamente l’anagrafe, lo stato civile, la segreteria generale, il protocollo, ecc. Le economie di scala ottenibili con un processo di fusione, di conseguenza, sono certamente maggiori di quelle prodotte grazie allo strumento dell’Unione. Nell’Unione, infatti, i Comuni devono continuare a garantire la presenza di una loro separata amministrazione, mentre nella fusione si aprono nuove prospettive di ricerca di efficacia ed efficienza nell’organizzazione comunale. Inoltre, il combinato disposto di strutture comunali piccole, dotate quindi di poco personale, e dei forti limiti
alla copertura del turn over determinati dalla normativa statale degli ultimi anni hanno accelerato il processo de-specializzazione del personale amministrativo, con impatti significativi sulla qualità dei servizi e sui costi che il Comune deve sostenere per acquisire all’esterno le competenze necessarie (non disponibili all’interno). La fusione delle piante organiche e del personale prospetta vantaggi a tale riguardo:
nel breve periodo porterà ad un aumento del personale, seppure con competenze ed esperienze simili, mentre nel medio periodo permetterà al nuovo ente la realizza ....
SI TROVA TUTTO QUI ...: http://www.regione.emilia-romagna.it/affari_ist/Supplemento1_12/Baldi.pdf
Dopo la premessa, credo esaustiva, viene da chiedersi come mai un processo simile, non sia avviato. Tra le altre cose, la Regione Emilia Romagna, in materia di fusioni dei comuni, " elargisce " contributi, e allenta il patto di stabilità. Cosa necessaria, anche per via del sisma.
Sono dell'idea che questa, dovrebbe essere una battaglia da iniziare a breve. E che si potrebbe iniziare da Novi, da parte di tutte le minoranze politiche. Ci tengo a far notare che a Modena, ad esempio, esistono le circoscrizioni ...
Credo che non "morirà" qui sul blog , il tema.
Davide Boldrin
Ciao Daviede,
RispondiEliminaTi ringrazie per lasciarci con il comune di Modena
1 le circoscrizioni a modena sono molto criticate e poco funzionali
2 prima di fare qualsiasi passo anche se ormai hanno passato quasi tutte le funzioni perchè non facciamo prima un referendum
Filippo Rossi
Lega Nord Campogalliano
Lo sapevo, Fillo, che ti saresti "acceso" subito ... ;-)
RispondiEliminaPersonalmente, inizierei un percorso politico-amministrativo, da subito, per arrivare nel 2019 alle amministrative per il Comune unico.
Buldrein