14/08/13

Terremoto. Il punto fermo.

Mi è venuta voglia di scrivere questo post, dopo aver letto in questi giorni, vari articoli sui disagi che le persone vivono dalle nostre parti. Che tendono a manifestarsi anche in disagi patologici.

Purtroppo, è evidente che chi vive fuori dal cratere non si rende conto.

Le lungaggini burocratiche non aiutano. Si cerca di rispettare criteri talmente perfetti, che ci si dimentica dei bisogni delle persone. E' per questo, che a volte, c'e l'ho tanto con il commissario Vasco Errani. Non per ragioni " politiche ".

E c'e l'ho anche tanto con chi per risolvere le cose, propone questo metodo , http://www.tempi.it/depressione-allarme-usa-diagnosi-errate-tristezza-scambiata-per-malattia-farmaci#.UgtI2pJA15k , oltre ad una “ socialità forzata “, e non naturale.

Evidente anche il disagio di chi vive nei MAP, in una sorta di limbo di attesa.

Evidente pure che, chi ora vive in comuni limitrofi, di tornare non ne vuol proprio sapere.

Per quanto riguarda gli aspetti personali, ad esempio casa mia, a conti fatti, il sisma ha inciso in modo marginale, se proprio vogliamo. Nonostante l'abbattimento di una parte del deposito agricolo di mio cognato, e altro. E per quanto riguarda l'aspetto emotivo, ho notato un paio di cose, in me: 1) quando qualcosa vibra, “scatto sull'attenti “. 2) Fumo parecchio, in confronto a prima del sisma.

Ma del resto, vi posso garantire che già più persone mi hanno visto come “ esempio di resilienza “ (in psicologia, la resilienza viene vista come la capacità dell'uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente. - Da wikipedia - ), o viceversa, quasi come uno matto, incosciente di ciò che ci è successo.

Non è nessuna delle due cose.

Ora arrivo al punto, in modo spudorato: solo la fede in Gesù Cristo può rendere l'uomo libero. Solo quella aiuta nella vita. Solo la certezza che tutto ciò che è su questa terra è effimero, e prima o poi finisce ( cose e persone, lavoro, soldi, figli, moglie, padre, madre, affetti vari ...si crepa tutti, prima o poi, o no ? ), può in qualche modo, rendere liberi. E non è una questione “ da bigotti”. Ma da realisti.

Ho scritto questa cosa, non per “farmi bello”, o “provocare”. Ma bensì, per quanto possibile, far notare che quello che ho evidenziato, può essere per tutti. Qui mi fermo. Ognuno saprà di sé. Ma se si esclude qualcosa a priori, non si è intelligenti.

Forza e coraggio. La vita è un passaggio.



Davide Boldrin

2 commenti:

  1. Molto spesso sulla burocrazia lo Stato spacula.Chi può"pagare"salta la "fila".Di "cacca"(sono educato)sono fatti i nostri politicanti,ti vengono incontro con il forcone come diciamo noi nel ferrarese.Possono benissimo promuovere ,in due giorni,leggi che aiuterebbe a "VIVERE" chi ha subito un sisma o una sventura economica o fisica.Nò.troppo facile e comoda la situzione,vogliono essere venerati,come Dei..come dei STRONZI sono.L'importante avere le tasche piene dei soldi nostri,e lasciare che imprenditori onesti e coscienziosi verso i propri dipendenti si tolgano la vita dalla vergogna.Oltre a toglierci il danaro,e il lavoro,anche la dignità.."ALLA FORCA" ...!

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    1. Altro disagio, manifestato con rabbia. Ho passato il commento, perche' hai messo faccia e firma.

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