02/03/14

Le NOTIZIE e la VOCE sul TEMPO del dramma del lavoro, al giorno d'oggi. Rassegna.

LA MARCIA SU ROMA ( http://www.carpi.chiesacattolica.it ) :
 ndb..: La foto si legge scaricandola ...) 




NOVI – SCALIFICI IN CRISI. IL GOVERNO CI AIUTI


Crisi, pressione fiscale alle stelle, terremoto, ricostruzione lenta e difficile. Il periodo per le piccole e medie imprese del cratere sismico è tutt’altro che roseo.
A Rovereto, dove larga parte della produzione è legata alla maglieria, sono varie le aziende che, nell’ultimo periodo, hanno cessato la propria attività e lo stesso si può dire per Novi, dove sta chiudendo anche Frama, storica azienda che produce tende da sole e pergole, con una cinquantina di dipendenti. Una notizia che ha fatto velocemente il giro del paese, creando sconcerto e preoccupazione. A Novi inoltre è da qualche anno che il settore degli scalifici è in grande affanno.
Le cause – commenta Lorena Gasperi, direttore Cna di Novi e Rovereto - sono da ricercare nella crisi dell’edilizia. Alla fine dello scorso anno c’è stato qualche timido segnale di ripresa, grazie soprattutto al mercato estero. Quello nazionale invece è completamente fermo. Numerosi gli scalifici che, pur riuscendo a sopravvivere, hanno dovuto ridimensionare il personale. Prima del terremoto abbiamo cercato di creare una rete per promuovere l’internazionalizzazione e l’export ma poi, dal momento che richiedeva investimenti troppo alti, il progetto si è arenato. Dallo scorso ottobre gli scalifici novesi stanno cercando di organizzare un gruppo di acquisti, ovvero di unirsi per l’acquisto di materiale o energie, come il carburante, nel tentativo di abbattere i costi. Ma la situazione è di grande difficoltà.  Il terremoto ha acuito problemi che però c’erano già. Nel Comune di Novi – prosegue Gasperi - si registra purtroppo una mortalità di imprese più alta rispetto a quelle che si iscrivono alla Camera di Commercio, soprattutto nel 2012, anno del sisma. Bisogna inoltre considerare che tante nuove imprese sono per lo più partite iva,costituite da persone disoccupate o in cassa integrazione che provano a guadagnare qualcosa, mettendo a frutto la propria professionalità. Il nostro obiettivo è di aiutare queste persone a fare impresa, senza limitarsi a essere soltanto imprenditori di se stessi”.
Tra i problemi più gravi – aggiunge Barbara Bulgarelli, direttore Cna dell’Area Terre d’Argine –  vi sono l’accesso al credito e la forte pressione fiscale, anche locale. Per questo è sempre più difficile avviare nuove attività e quelle esistenti sempre più spesso delocalizzano la produzione. Per non parlare poi delle difficoltà sorte a seguito del terremoto perchè gli aiuti arrivano con grande lentezza. Noi abbiamo chiesto una fiscalità di vantaggio ma l’unica cosa che abbiamo ottenuto è stata la sospensione delle tasse, che significa semplicemente spostarne in avanti la scadenza, senza considerare quello che questo territorio dà al nostro Paese in termini di prodotto interno lordo. Bisogna poi considerare che tale sospensione non ha riguardato tutti gli imprenditori, ma solo chi, nella propria azienda, ha riportato di fatto danni diretti.
Chiediamo urgentemente risposte concrete del Governo, come dimostra l’altissima adesione alla manifestazione tenutasi nei giorni scorsi a Roma, organizzata da Rete Imprese Italia. Occorre rilanciare al più presto i consumi che significa mettere mano sin da ora alla tassazione sul lavoro per lasciare alla gente più soldi in tasca, ridurre la pressione fiscale e attuare una vera e propria semplificazione burocratica. In ambito locale lo snellimento della burocrazia, che per le aziende si traduce in una diminuzione di costi diretti e indiretti, si può attuare anche attraverso un rafforzamento del ruolo dell’Unione delle Terre d’Argine, per realizzare economie di scala e avviare una parte di semplificazione nell’ottica di un’imminente abolizione delle province. Cna sta lavorando affinché i contributi regionali, statali ed europei non siano rivolti solo alle grandi aziende, ma vengano destinati anche alle medio-piccole imprese, poiché anche queste si occupano in modo significativo di ricerca e sviluppo.
Vogliamo dare fiducia a questo Governo capitanato da Matteo Renzi: speriamo comprenda l’urgenza di affrontare tali emergenze o si rischia di mettere in ginocchio un settore centrale dell’economia del Paese, soprattutto della nostra regione. Il nostro auspicio è che il neo ministro dello sviluppo economico abbia un occhio di riguardo anche per le piccole-medie imprese, l’artigianato e il commercio e pensi a politiche industriali che tengano conto della vera ossatura produttiva del nostro Paese”.

Federica Boccaletti



ANCHE GOOGLE SERVE PER SEGNALARSI A NOVI ( www.voce.it )

Novi – Per ridare un minimo di visibilità al proprio negozio collocato nel bel mezzo del centro di Novi desertificato dal terremoto, le sta provando tutte: ha messo la macchinetta, per poter offrire un caffè ai clienti, visto che di bar sulla via non ce n'è rimasto neppure uno e il più vicino è al di là di piazza Primo Maggio. E poi ha consentito alle telecamere di “Street View”, l'avveniristico sistema di rilevamento stradale di Google Maps, di entrare in negozio, cosicché, se proprio uno non può o non vuole andarci di persona, se lo può vedere da casa con un clic. Alessandro Coppola, 47 anni, tre diplomi alle spalle, non ne vuol sapere di cedere le armi, anche se, occorre dirlo, la fortuna non pare proprio abitare a casa sua. «Io, nato carpigiano da famiglia d'importazione – ci dice Coppola – inizio la mia attività, professionalmente parlando, come odontotecnico. Un diploma professionale conseguito al Galvani di Reggio Emilia e una attività pluriennale in quel settore lo testimoniano. Ma la mia ambizione era diventare un ottico e aprire un negozio tutto mio. Così, a 37 anni, ho smesso di fare ponti e protesti dentarie e mi sono specializzato in questa nuova attività: un ulteriore diploma di specializzazione presso la scuola professionale e, non pago, un altro diploma di perito industriale presso il Galileo Galilei di Milano, l'unico istituto tecnico industriale italiano abilitato a rilasciare il diploma di optometrista. Il tutto in vista dell'apertura a Novi di quel fatidico negozio tutto mio. Il negozio l'ho comprato alla fine, in via Marconi, nell'aprile del 2012: il 20 maggio il terremoto ha messo una seria ipoteca sul mio sogno». Coppola non ha potuto riaprire per mesi il suo esercizio appena inaugurato
e ha dovuto ripiegare su una collocazione “provvisoria” a Carpi, in via Roosevelt, che poi ha deciso di mantenere assieme al punto vendita di Novi dove solo recentemente ha potuto risollevare le saracinesche. Ma il quadro d'insieme, causa sisma, è totalmente cambiato: «La farmacia che avevo di fianco si è trasferita altrove – spiega l'ottico – e praticamente l'unico negozio che ha riaperto in tutta la via, una delle più centrali di Novi, è il mio. Il giorno è una pena, la sera è una desolazione». Di qui l'idea, in collaborazione con il fotografo carpigiano Giorgio Merighi, di “aprire” il negozio al web, alla pagina di Google Places che consente di entrare virtualmente dentro al negozio: una proposta innovativa di Google che sta suscitando molto interesse. «Il centro di Novi – dice Coppola – non si risolleverà in breve tempo. Io conto di “tenere a botta” perché il mio è anche un servizio sociale a favore degli anziani e di chi non ha la possibilità di andare con facilità fuori paese. Tanto più che anche il solo negozio di ottica esistente a Rolo, nel frattempo, ha chiuso i battenti».


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