12/04/14

Cristian Rostovi: poche promesse e molta serietà. Persino la First Lady, Elisa Bonizzi ....



Ncd e Fratelli d’Italia presentano il loro candidato sindaco: Cristian Rostovi
Poche promesse, molta serietà
Annalisa Bonaretti
Marcia in ordine sparso il centrodestra locale, ma un punto fermo lo ha messo Cristian Rostovi che sabato 5 aprile ha rotto gli indugi e ha presentato ufficialmente la sua candidatura a sindaco.
Sostenuto dall’Ncd e da Fratelli d’Italia, in mezzo a Luca Ghelfi (Ncd) e ad Antonio Russo (FdI – An), vicino al ‘grande vecchio’ Mario Brani che ha gradito la scelta e che farà scouting per la lista, Rostovi ha esplicitato il suo programma prendendo a prestito le parole pronunciate da Liliana Cavani lo scorso 8 marzo quando è stata insignita di un’onorificenza comunale. La regista parlava di una passeggiata, dal Touring al municipio, nella bellezza contro la volgarità dell’oggi. “In quelle parole – ha commentato Rostovi – ci trovo l’orgoglio, lo spirito di appartenenza e un po’ di malinconia”. Poi si è scaldato e ha detto una sacrosanta verità: “Rifiuto l’idea di una città morta, questa è una città ferma. C’è uno spirito assopito, ma presente. La politica deve ridare alla città le condizioni per fare. Il Comune non deve fare impresa – ha puntualizzato il candidato sindaco del Nuovo centrodestra , deve fare vedere delle opportunità. Faccio un esempio: il centro storico è bellissimo, ma poco sfruttato. Il Castello è bellissimo, ma poco sfruttato. E se penso ai contenitori, come la Biblioteca, il Castello dei ragazzi e altro, non posso non considerare il debito annuale, un milione e 700 mila euro; vuol dire che c’è un patrimonio sfruttato male. Occorre ripensare la città. Poi – aggiunge con una punta polemica – mi chiedo perché le scolaresche in gita vengano portate a mangiare nei circoli Arci quando invece si potrebbero creare delle condizioni ad hoc nei vari ristoranti della città. Noi vogliamo ascoltare i cittadini per poi prendere le decisioni assumendocene le responsabilità”.
Elenca i punti essenziali del suo programma: la Polizia municipale deve pattugliare maggiormente il territorio e fare meno il passacarte in ufficio; vanno stoppate le consulenze esterne e valorizzato il personale esistente; vanno facilitate e sburocratizzate le procedure comunali per avvicinare i cittadini e le imprese; vanno istituiti i consigli di frazione i cui membri verranno eletti direttamente dai residenti e ogni mese porteranno in consiglio comunale le istanze approvate dal consiglio di frazione. Poi Rostovi si è soffermato su alcuni argomenti caldi: sanità, campo nomadi, sport. Sul primo tema ha affermato che “una città non può accettare passivamente una riduzione del proprio ospedale. Per il Policlinico si spendono 70 milioni di euro e per il Ramazzini 14. Settanta milioni di euro sono l’80% della spesa di un ospedale nuovo, dalle dimensioni adatte per Carpi e tutta l’Area Nord, malservita. Abbiamo in città Cmb che costruisce in project financing ospedali in tutt’Italia, si poteva almeno chiedere alla Cooperativa Muratori e Braccianti uno studio di fattibilità. Anche i servizi sociali vanno ripensati in un’ottica di residenzialità. Si rende necessaria una selezione: ai residenti in città da almeno 15 anni va assegnato un punteggio maggiore nelle graduatorie per asili nido, sanità e case popolari dove deve esserci turn over. Senza peraltro dimenticare gli ultimi e chi versa in grave necessità, in un’ottica di reale e condivisa integrazione”.
Il campo nomadi l’ha liquidato con una manciata di parole: “Se ne parla da anni; sono già scadute due ordinanze del sindaco; la soluzione è spostarlo di 50 metri…”.
Pesante l’affondo sullo sport: “Non basta definirsi Città dello Sport per esserlo, non basta un gala o un cartello se poi per avere un campo da calcio adeguato si aspetta un anno e mezzo, se la pallavolo gioca a Modena e la pallamano è costretta ad emigrare”.
Rostovi ha espresso la sua idea anche sull’Unione dei comuni: “Bisogna decidere cosa fare delle Terre d’Argine: un comune unico, sciogliersi, rimanere così? Certamente così non va bene, non c’è rappresentatività e un comune come Carpi, con 70 dei 105 mila abitanti, non pesa come dovrebbe. Inoltre ho grosse difficoltà a capire cosa c’entra Campogalliano. Adesso che le province dovrebbero sparire, darei una strizzatina d’occhio a Correggio e ai comuni limitrofi”.
Qualche riflessione sull’urbanistica, “l’unica materia importante che avrebbe dovuto passare dall’inizio nelle Terre d’Argine e che, ancora, non c’è”. Sul tema, comunque, si è espresso senza peli sulla lingua. “Vado controcorrente allo slogan ‘volumi zero’. L’idea di fondo va bene, ma se si presentasse qualcuno che vuole investire, farei di tutto per agevolarlo. Dico stop alle costruzioni inutili, ad esempio al parcheggio interrato nell’area delle Poste. Perché non pensare a utilizzare l’ex area della Cantina sociale di proprietà di Unieco e tutt’ora vuota? Da facilitare in tutti i sensi, anche a livello economico perché non si può fare cassa quando qualcuno crea lavoro, i cambi di destinazione d’uso”. Cristian Rostovi, Luca Ghelfi, Antonio Russo hanno sorvolato sulle possibili, eventuali polemiche che avrebbe potuto fare sul centrodestra, hanno semplicemente sostenuto che “la nostra linea è la serietà. No slogan sui giornali, no zizzania, no vignette satiriche su Facebook”. Sull’eventuale lista civica da presentare hanno spiegato che ci stanno lavorando, ma “non può pescare nell’area dei nostri due partiti. Tireremo le somme in questi giorni, ma se dobbiamo fare una lista civetta, allora no, grazie”. In conclusione, Cristian Rostovi ha ribadito che non farà promesse che non potrà mantenere. “Credo che l’elettore sceglierà in base non alle proposte, ma alla serietà di chi fa queste proposte”. I risultati diranno se ha avuto ragione oppure no. Quello che lui e i suoi cercano di fare è un cambio di passo. Su una cosa ci sono già riusciti: due partiti con due storie diverse hanno trovato un accordo e individuato un candidato.


....E la First Lady ? Eccola qui !

Direte che sono di parte, ma sapete che sono molto critica se serve. Faccio un enorme in bocca al lupo per la candidatura a mio marito Cristian Rostovi perché è un uomo coraggioso, che porta avanti i propri valori con passione, rispettando compagni di viaggio e avversari... Ma soprattutto è un uomo che ama CARPI, la sua città!






Davide Boldrin

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