02/06/15

2 Giugno: la retorica della Repubblica ( poco res-pubblica … ) dell'attuale min.cul.pop.

Partiamo dalla constatazione positiva che in questa Repubblica almeno io, ora, posso scrivere queste robe qua. E non è cosi scontato. Però la retorica della repubblica, a mio parere, è nauseante.

E interessa a meno persone di cui si creda. Su un pannello della mostra dell'ANPI a Carpi, si spiega come il fascismo abbia fatto a prendere il consenso. In sintesi, dopo la grande guerra, i media dell'epoca, propagandavano una crescita del paese facendo finta che non esistessero gli emarginati che avevano combattuto, i familiari dei morti ecc. Su questo “ sottobosco sociale “, ovvero gli sfruttati in nome della patria, Mussolini ebbe il suo primo consenso.

Oggi ci propineranno il concerto con il white-president ( che comunque a me piace e pare il più idoneo, ad oggi …), il direttore Muti, le manifestazioni, ci racconteranno del referendum, e tutta la liturgia prevista dall'attuale “ Minculpop “. Ora però, mentre io me la godo, e penserò soprattutto ai fatti miei, non buttando il mio tempo nel cesso delle sterili, anacronistiche, retoriche, inutili e nauseabonde commemorazioni , mi domando anche cosa ne pensi chi è disoccupato, l'imprenditore che deve tener chiusa l'attività, chi sta male in ospedale, e chi dalle nostre parti è in attesa di sapere il suo destino in merito alla propria casa distrutta ecc. Cosa fa questa “ bellissima e meravigliosa “ repubblica ?

Gli albergatori e chi lavora nell'ambito del turismo, invece, apprezzeranno, perché è giusto cosi.



2 Giugno: W l'italia , W IL RE !  


...No. Neppure quello. In fondo se Garibaldi si fosse fatto i cazzi suoi, al Sud oggi starebbero meglio. 


Repubblica.. c'è, ce la teniamo. Ma mica mi piace.

Davide Boldrin

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