25/07/15

Sicuramente è meglio un prete straniero per campanile, che un Imam per minareto... Però se la fratellanza è quella di NOTIZIE, allora diamo VOCE anche in altri modi ….Anche la CEI, infatti...

Premetto che non farò lo sciocco e neppure battute. Ma sulla faccenda la mia la voglio dire. Non tanto per fare il “ braghero “ o altro, ma per esperienza vissuta. Ma di cosa si tratta ? La scorsa settimana su VOCE uscì una intervista a Don Carlo Truzzi ( sacerdote mirandolese ) in merito ai sacerdoti stranieri presenti in diocesi. Non riporterò niente dei due giornali, ognuno si cercherà da se le notizie, se interessato, ma si sappia che Don Carlo ha fatto notare alcune cose in merito ad un normale, a mio avviso, percorso di integrazione. Precisando poi che dobbiamo molta gratitudine a costoro. Io in primis, ad esempio, pensando al dopo sisma, quando per un certo periodo dalle nostre parti, Padre “ Ippolito “ ( nome tradotto..) un sacerdote congolese fu inviato come assistente spirituale. A cui tutta la comunità parrocchiale di Rovereto si affezionò. All'inizio fu un po' strano, vivere “ il missionario a casa nostra “, poi addirittura si sperò fosse nominato parroco. Ci fu un rapporto umano. Una piccola diffidenza iniziale per poi andare verso una affezione. Poi le cose si sono susseguite in modo diverso. Ma è naturale che chi viene da un'altra cultura all'inizio, tra tutte le parti, ci sia una “ calibrazione “. Naturale e umano. Torniamo alla stampa locale. Questa settimana su NOTIZIE a pg. 14 un articolo, e a pg. 18 una sfilza di lettere, non tanto a favore dei preti stranieri quanto contro Don Truzzi. Ecco, qui “ esce “ il politico che è in me. Non sopporto ne i Leghisti alla Salvini, che gli stranieri son tutti brutti e cattivi, neppure i “ buonisti “ sinistroidi che sono il rovescio della medaglia. Se parliamo degli islamici ad esempio, occorre riconoscere che ci son coloro che scappano da posti in cui si vive male, per tentare di vivere meglio. Altrettanto riconoscere che ci sono pure quelli che ci vogliono ammazzare a tutti noi “ infedeli “. Si tratta di realismo. Allora, “ il politico che è in me “, si domanda se anche nella Chiesa cominciano le stesse “ correnti “ ( ...occiò perché se il voltaggio è alto si prende la scossa …). Perché da fedele, io vado in Chiesa per nostro signore. E non esiste, a mio avviso, nessuna faccenda degli uomini, vista da destra, o da sinistra, da Veltroni ( che mi sta assai sui maroni...) o da Salvini (… che pare il piu gran dei cretini...) che possa essere identificata come “ VERITAS FIDEI “, se non appunto, cosi dichiarata. Punti di vista molteplici, e non pensiero unico.



   Davide Boldrin


....Vardè che roba... mi che son nà a Legnago de verona, me toca metere 'na roba dei padovani, chi ghà avù 'ste robe qua in tal domilatredese senza litigare ma ciapando coscienza de come che iera le cosse, ...: http://www.diocesipadova.it/centro_missionario_diocesano/cooperazione_tra_le_chiese/00002152_Preti_stranieri_studenti.html

Nessun commento:

Posta un commento