15/11/15

IL VESCOVO CAVINA DOPO GLI ATTENTATI DI PARIGI: “L’EUROPA POTRÀ FRONTEGGIARE QUESTA FASE STORICA SOLO RICONOSCENDO LE PROPRIE RADICI CRISTIANE”

Premessa: Grazie mons. Cavina, era un po' che non si sentiva. Da parte di un certo clericalismo mellifluo, pareva una cosa da non dire. Come se riconoscere le radici, fosse creare uno " Stato confessionale ".

Davide Boldrin

LINK ARTICOLO COMPLETO: http://www.ilmostardino.it/2015/11/15/lettera-di-s-e-mons-francesco-cavina-dopo-lattentato-di-parigi/

Tuttavia, l’Europa potrà fronteggiare questa delicata fase storica solo se saprà riconoscere le proprie radici cristiane ed il proprio patrimonio storico perché come scriveva Marc Bloch “l’incomprensione del presente nasce inevitabilmente dall’ignoranza del passato”. E una storia bimillenaria lega l’Europa ed il cristianesimo.
Nella nostra società occidentale si registra un vuoto ideale che non è più in grado, tra l’altro, di coniugare il concetto di diritto con quello altrettanto essenziale e complementare di dovere. In questo modo si separa impropriamente la dimensione individuale dei diritti dal bene comune. Ha detto Papa Francesco al Parlamento Europeo: “Se il diritto di ciascuno non è armonicamente ordinato al bene più grande, finisce per concepirsi senza limitazioni e dunque diventare sorgente di conflitti e di violenze”.
Senza il cristianesimo noi perdiamo le qualità, le virtù, gli stessi fondamenti di quelle libertà e di quei diritti su cui si fondano i nostri stati liberali.”

Nessun commento:

Posta un commento