Onore alle FIAMME VERDI, al partigiano
Don Carlo, e alla resistenza non sanguinaria, cattolica. Ovvero
quelli mica “ tocchi in testa “, come quelli che volevano andare
sotto l'URSS ...
Dobbiamo ricordarli, coloro che hanno
combattuto per liberare l'Italia. Tutti, però.
Perché vedete, c'è sempre quella
retorica un poco “ rossa “, talvolta, che è un po'
fastidiosa.
Si tende a “ colorare la
resistenza di un certo colorito colorato, un po' troppo monocolore “
.
Dimenticando ad esempio, persone come
Padre Gabriele Amorth, attuale esorcista, partigiano a soli 18 anni
della BRIGATA ITALIA, di Ermanno Gorrieri, o “ Don Carlo “,
ovvero il comandante Don Domenico Orlandini del movimento partigiano
della montagna reggiana.
I primi a piantare la bandiera a Reggio
Emilia.
E poi nella rossa Reggio Emilia, ad
esempio …:
Don Pasquino Borghi, Pasquale Marconi,
“ il solitario “, ovvero Giorgio Morelli, “ Azor “, ovvero
Mario Simonazzi, don Iemmi, e altri ancora.
I partigiani comunisti, in quel tempo,
da quelle parti e non solo, non amavano la popolarità dei preti.
Infatti ne fecero fuori qualcuno:
Don Luigi Ilariucci, Don Aldemiro
Corsi, Don Sperindio Bolognesi, Don Luigi Manfredi, Don Dante
Mattioli, Rolando Rivi, Don Carlo Terenziani, Don Umberto Pessina.
Noto dalle nostre parti, anche Don
Francesco Venturelli. Ucciso vigliaccamente, perché molti dei
partigiani comunisti erano poco eroici, persone di basso livello con
l'anima grezza, che difficilmente avrebbero saputo fare una “ O “
con un bicchiere. La famosa “ vigliaccheria dei rossi “, a quei
tempi era nota. Un idiota vigliacco, fa sempre paura più degli
altri. I testimoni ce lo hanno raccontato.
Però anche tra loro, ce ne erano di
coscienziosi, ma anche li, chissà come la usavano la coscienza...
Grazie partigiani cattolici !
Ci avete
liberato 2 volte:
DAI FASCISTI,
E ( ...parzialmente...) DAI COMUNISTI.
Davide Boldrin
Capogruppo consiliare Democrazia cristiana novese
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