16/09/16

Giulio Andreotti diceva che il potere logora.... chi non ce l'ha.Vero. Ad esempio, me.

Cioè, quelli del PD, fanno quello che io e altri proponiamo prima. A noi lo bocciano, e lo fanno loro. Succede spesso. Ovvio che io porti a esempio una cosa di cui ho avuto esperienza. Ma non è questo, il punto. 

Ecco l'esempio. Questo articolo, e una cosa di anni addietro.

Premetto che non è breve, e anche un po' " palloso ". Ma rende l'idea, se a qualcuno interessa.

Davide Boldrin
Capogruppo Democrazia cristiana novese

Area Vasta: tanto da fare (e da rifare) 


di Fabrizio Stemieri
Non è ancora un piano regolatore di valenza sovracomunale (i quattro Comuni dell'Unione Terre d'Argine non sono ancora arrivati a coordinare le loro politiche urbanistiche) ma il titolo, un po' altisonante, la dice lunga sulle ambizioni che si nascondono fra le sue pieghe: si tratta del cosiddetto “Piano strategico di Area Vasta” che l'Unione ha commissionato ad un noto professionista del settore per cercare di gettare uno sguardo nel futuro e per poterne governare le dinamiche economiche e sociali. Un documento, il “Piano strategico di Area Vasta”, firmato da Massimo Casolari e dai professionisti dello studio Agorà di Reggio Emilia che l'Unione ha voluto per avere un quadro di insieme di quanto sta accadendoci intorno e di quanto sia possibile fare per intercettare flussi economici, turistici e culturali che rappresentano altrettante potenziali fonti di sviluppo per la nostra realtà mediopadana e per un modello di sviluppo sostenibile a livello locale. Lo studio è stato presentato a Bologna da Luisa Turci, sindaco di Novi e presidente di turno dell'Unione: «Ancora una volta siamo stati fra i più bravi – commenta la Turci – perché lo studio che abbiamo presentato è stato particolarmente apprezzato a livello regionale».
«E' uno strumento importante di conoscenza e di elaborazione delle politiche locali in tema di sviluppo economico, di promozione turistica e culturale per la nostra area», commenta a sua volta Roberto Solomita, sindaco di Soliera, che ha mantenuto i contatti diretti con il gruppo di lavoro dello studio Agorà.
“L’impatto della crisi finanziaria globale, nel nostro paese – spiega nella sua relazione introduttiva allo studio di fattibilità l'architetto Massimo Casolari, noto per aver redatto diversi progetti di questo tipo per varie aree italiane – ha indebolito settori produttivi consolidati, ridotto la capacità di investimento sia pubblico che privato e disorientato la realtà imprenditoriale locale. Una reale “ripartenza” del sistema economico nazionale non può che avvenire che dal basso".
Dalle realtà territoriali come l'Unione Terre d'Argine che si pone al centro di una “area vasta” che comprende anche l'Unione del Sorbara e, in pratica, tutta la parte nord della provincia di Modena.
“Una food walley – recita il progetto – che si propone come una porta d'accesso privilegiata all'ampio bacino turistico rappresentato dal lago di Garda e che si pone in linea mediana fra il polo turistico di Venezia, che è una realtà fortemente attrattiva e quello di Ravenna che ancora non ha espresso tutte le sue potenzialità".
Secondo lo studio realizzato per l'Unione, il nostro territorio è dotato di forti potenzialità attrattive: dispone di un sistema di infrastrutture (autostrade e refe ferroviaria) adeguato e di una presenza forte ed articolata di distretti manifatturieri che vanno dal Biomedicale di Mirandola a quello ceramico di Sassuolo che necessitano tuttavia di essere messi in sinergia. Critici, i tecnici di Agorà, sull'attuale ruolo promozionale svolto dalla Provincia di Modena a favore dei Comuni: "Lo sportello di informazione turistica modenese presente una organizzazione caotica del materiale promozionale sul territorio provinciale e non sono valorizzati gli itinerari tematici “fuori porta” che potrebbero ampliare l'offerta turistica di Modena. Anche la comunicazione locale non è efficace e persino i consorzi di prodotti tipici conosciuti in tutto il mondo (come quelli del Parmigiano e dell'Aceto balsamico tradizionale) risultano poco collegati al territorio, che potrebbe invece beneficiare del marketing internazionale collegato alla produzione locale".
Il patrimonio naturale, storico e culturale dei Comuni dell'Unione, infine, meriterebbe di essere ulteriormente valorizzato con idonei strumenti, primi fra tutti i restauri di un lungo elenco di edifici di interesse storico: il palazzo delle Lame a Rovereto, il complesso dell'ex campo di concentramento di Fossoli, villa Rangoni a Panzano, la ex polveriera di Soliera e via di questo passo. «Lo studio di fattibilità – conclude Luisa Turci – è solo un punto di partenza. Individua nella economia e nella cultura una leva strategica nel proporre una prospettiva concreta di sviluppo sostenibile locale e di pianificazione strategica di area vasta». Insomma, fin qui si è “detto” e si sono elencate le intenzioni. Quanto al “fare”, probabilmente ci sarà ancora da attendere.
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Ecco qui, il 27 marzo 2014, a proposito di  uno studio di fattibilità sul comune unico:

Ordine del giorno: Richiesta di conferimento incarico, per studio di fattibilità inerente fusione dei comuni di Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano, o Carpi, Novi, Soliera. Il sottoscritto Davide Boldrin, referente politico della lista civica Alternativa per Novi, e capogruppo consiliare del gruppo Lega Nord-Alternativa per Novi, 

Premesso che: Oramai parecchie competenze sono conferite all' UNIONE TERRE D'ARGINE; La legge regionale 24 del 1996 incentiva di fatto le fusioni dei comuni; Che la stessa legge regionale succitata prevede che la relazione di accompagnamento di un eventuale progetto di legge istitutivo di un nuovo Comune unico, debba: - verificare che la fusione attenga esclusivamente a territori contigui di Comuni appartenenti alla stessa Provincia e che risponda ad esigenze di organizzazione e gestione dei servizi e delle funzioni amministrative individuando ambiti territoriali che, per ampiezza, entità demografica e attività produttive, consentano un equilibrato sviluppo economico, sociale e culturale del territorio (art.3); - contenere "le opportune indicazioni di natura demografica, socio-economica, patrimoniale e finanziaria relative agli enti locali coinvolti" (art.8, comma 5); - motivare "la obiettiva sussistenza di condizioni finanziarie sufficienti a provvedere all'esercizio delle funzioni istituzionali e all'organizzazione e gestione dei servizi pubblici comunali" (art.8 comma 6). Considerato che: per adempiere ai richiami degli articoli 3, art. 8 comma 5, art. 8 comma 6, è necessario uno studio di fattibilità; Che lo studio di fattibilità sulla fusione può essere predisposto internamente dagli uffici comunali o essere affidato all'esterno e che in questa seconda ipotesi, è possibile ottenere il riconoscimento di un contributo regionale, nella misura massima del 70% delle spese sostenute per la redazione dello studio stesso di fattibilità; Che La domanda per la concessione del contributo va presentata entro il 15 maggio di ogni anno ( I criteri per accedere a tale contributo e i moduli per la domanda sono indicati nella delibera della Giunta regionale 354/03 i cui riferimenti normativi sono stati aggiornati dalla Dgr 267 del 18/03/13); Propone: L'approvazione unanime del presente ODG il quale impegna: - La giunta in carica ad adoperarsi per conferire incarico ad un ente esterno per la predisposizione di uno studio di fattibilità inerente la fusione dei comuni di Carpi, Novi di Modena, Soliera e Campogalliano, e in alternativa, Carpi, Novi di Modena, Soliera; - Il consiglio comunale di Novi di Modena, a inoltrare il presente atto ai comuni di Carpi, Soliera e Campogalliano, per sollecitare a loro volta, di incaricare un ente esterno alla predisposizione di uno studio di fattibilità, o condividere l'incarico congiuntamente. Davide Boldrin Capogruppo consiliare Ln-Apn F.to: Davide Boldrin " L’Assessore Palermo Gianni evidenzia la mancanza di volontà politica del gruppo che rappresenta a giungere alla fusione dei Comuni. Il Vicesindaco Malagola Italo ritiene che fra i cittadini non vi sia grande interesse ad una fusione dei Comuni; certamente vi era più interesse per l’Unione. Ritiene l’ordine del giorno una strumentazione politica in relazione alle imminenti elezioni amministrative. Il Sindaco Turci Luisa ritiene che l’azione verso la fusione debba essere ben radicata nella comunità e ad ora non apre così. Ritiene che l’Unione, in modo evidente, stia dando buoni risultati nella erogazione dei servizi sia alle amministrazioni che ai cittadini. Ritiene più utile lavorare per migliorare ulteriormente i servizi offerti. Il Consigliere Violi Claudio Alfredo (Capogruppo Uniti per Novi Rovereto S.Antonio) rileva che a Rovereto è sentita in modo particolare la lontananza dal Comune e la vicinanza a Carpi permetterebbe di meglio usare i servizi offerti. L’Assessore Zenoni Dario rileva che da una eventuale fusione Rovereto senz’altro non ci guadagna. Ritiene l’Unione una scelta intelligente anche se c’è molto spazio per migliorare e ritiene prematuro parlare di fusione.  Il Consigliere Benzi Sauro (Capogruppo Centrosinistra con Novi) non nota una richiesta diffusa di fondersi con Carpi. Crede nell’Unione ed in un suo miglioramento e non nota una volontà politica di fondersi. Anche l’assessore Rossi Marina rileva la mancanza di una volontà politica estesa, che ricomprenda tutti i cittadini dei comuni interessati, ed in assenza uno studio di fattibilità non ha senso. Il Consigliere Diegoli Marco (Capogruppo Progetto Comune) rileva che la volontà politica va testata e ricercata; ritiene che per i cittadini anche il tema dell’Unione non sia poi così chiaro. Il documento chiede uno studio di fattibilità e non la fusione e ritiene utile creare un dibattito per meglio individuare la struttura che possa gestire il territorio al meglio. Il Consigliere Cesari Alessandro (Centrosinistra con Novi) riconosce che “Progetto Comune” da sempre spinga verso la fusione; non capisce la posizione della Lega Nord che passa dall’uscita del Comune dall’Unione addirittura alla fusione dei Comuni. Replica il Consigliere Boldrin Davide (Capogruppo Lega Nord-Alternativa per Novi Rovereto S.Antonio) ritenendo che non vi sia alcuna strumentazione politica nell’ordine del giorno e che la questione non vada minimizzata. Non si chiede la fusione ma solo uno studio di fattibilità per cominciare a prendere in considerazione la possibilità, ritenendo che la situazione attuale debba cambiare. Il Consigliere Violi Claudio Alfredo (Capogruppo Uniti per Novi Rovereto S.Antonio) rileva che la situazione per l’organizzazione degli enti locali stà cambiando e preannuncia voto di astensione. Il Consigliere Benzi Sauro (Capogruppo Centrosinistra con Novi) rileva che le cose cambieranno ma oggi si dice non disponibile ad uno studio di fattibilità e preannuncia voto contrario. Il Consigliere Diegoli Marco (Capogruppo Progetto Comune) preannuncia voto a favore. Quindi nessun altro chiedendo al parola IL CONSIGLIO COMUNALE Visto l'ordine del giorno presentato da Boldrin Davide (Gruppo Consiliare Lega Nord - Alternativa per Novi), relativo a " Richiesta di conferimento incarico per studio di fattibilità inerente la fusione dei Comuni di Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano o Carpi, Novi, Soliera" come sopra riportata. Con voti favorevoli 2 (Boldrin – LN/Alternativa per Novi Rovereto S.Antonio e Diegoli – Progetto Comune), contrari 11 (centrosinistra con Novi), astenuti 2 (Uniti per Novi Rovereto S.Antonio), espressi nei modi e forme di legge e quindi a maggioranza, RESPINGE - l'ordine del giorno presentato da Boldrin Davide (Gruppo Consiliare Lega Nord - Alternativa per Novi), relativo a " Richiesta di conferimento incarico per studio di fattibilità inerente la fusione dei Comuni di Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano o Carpi, Novi, Soliera". 
VERBALE N. 29 DEL 27/03/2014


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