03/12/16

Lettera aperta a Alberto Bellelli, e Simone Tosi, rispettivamente sindaco e assessore all'urbanistica del comune di Carpi (MO).


Egregi Alberto Bellelli, e Simone Tosi, probabilmente non mi conoscete, quindi mi presento. Sono Davide Boldrin, nato a Legnago (VR) il 6 Agosto 1971, residente a Rovereto sulla Secchia, frazione del comune di Novi di Modena. Comune nel quale sono anche consigliere comunale di opposizione.

Sono anche genitore di due ragazze di 14 e 15 anni, Chiara e Francesca. Entrambi frequentano scuole ubicate nell'attuale capoluogo provinciale, Modena, e usufruiscono dei mezzi pubblici. Che da un paio di anni, in quel di Rovereto, arrivano finalmente puntuali.

Oltre a questi, usufruiscono dei mezzi pubblici su rotaia, comunemente detti treni. La stazione più vicina e usufruibile si trova nel comune di vostra competenza.

Ho bellissimi ricordi di quel posto. Una volta si transitava da li, in modo sublime, sereno, si andava in stazione ed era un piacere attendere l'arrivo del treno sorseggiando un caffè al bar, e guardando le copertine dei giornalini porno sulla vetrina dell'edicola. Altri tempi.

Oggi, ciò, non è più possibile. Non è dato sapere se è effetto di traumi infantili per mancanza di giochi tipo il trenino o i lego, ma la faccenda dei semafori piazzati li, è davvero obbrobriosa e frustrante. Si formano ingorghi, si alzerà sicuramente il livello delle polveri sottili e via discorrendo.

Rovinando così, quelle poche volte in cui un genitore, alla veneranda età di 45 anni, magari qualche volta vorrebbe andare a prendere le figlie, sorseggiarsi un caffè poco prima ( per quanto riguarda le copertine dei giornalini porno, ormai non è più tempo ), con calma. E non trovarsi una folla inferocita di automobilisti che neppure sui viali a Bologna, è così.

Grato della vostra attenzione, porgo i miei più cordiali saluti.

Davide Boldrin


2 commenti:

  1. Caro Sig. Boldrin, genitore di 45 anni, la prossima volta le consiglio, anziché prendersi un caffè, di proseguire la strada in direzione sud, superare i 2 semafori che una volta erano lampeggianti, mentre ora sono in funzione (lei forse capirà il perché, sono entrati in funzione, io sono mesi che me lo sto chiedendo), superi un altro semaforo ed ecco che a 200 metri, scorge un dosso, subito dopo una rotonda che merita essere visitata (la più piccola al mondo) e poi un altro dosso.
    La spiegazione della presenza di tutti questi ornamenti architettonici, comunemente chiamati strumenti per la viabilità, sono da considerarsi all'avanguardia, opere che ancora i comuni mortali non riescono a comprendere, ma che sicuramente i posteri apprezzeranno, svilupperanno e diffonderanno nell'interno Universo, si narra addirittura che serviranno a gestire il traffico interspaziale.
    Mi dispiace per lei Boldrin, ma nella vita non ha ancora visto niente, non si fermi al caffè, prosegua....prosegua....verso la via e oltre

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  2. Egregio Andrea Ferraresi la ringrazio. Conosco la zona. In quanto i miei genitori risiedono in via Tiraboschi. Una volta risiedevo in via Aldo Moro, a poi appunto in via Tiraboschi. Oggi in effetti, noi comuni mortali, non capiamo. La ringrazio sentitamente per la sua osservazione.

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