27/12/16

Se io fossi il primo ministro, proporrei al parlamento italiano....



Adesso faccio il gioco divertente. Ci sono state le elezioni, e ha vinto la lista “ Rinnovamento Italiano “. Io sono il candidato premier “ ufficioso “, come del resto tutti i candidati premier dal dopoguerra ad oggi ( chi non lo sa, è ignorante ), e vengo nominato primo ministro dal presidente della Repubblica.

Il presidente del consiglio dei ministri, Davide Boldrin.

Inizio a gettare le basi ai miei deputati e senatori per le riforme necessarie. Nomino i ministri per la gestione ordinaria dello stato. Ed ecco cosa dovremmo legiferare insieme, da subito.

Lavoro ( sui generis ):

Per le imprese l'ammortamento per ogni tipo di bene strumentale dovrà essere stabilmente al 100% e lo stesso sarà in 24 mesi. Il magazzino non creerà più reddito di impresa ma “ congelamento del reddito “. La tassazione IRPEG sarà solamente sull'utile reale nella misura del 18% , fatti salvi eventuali re-investimenti. Per i lavoratori dipendenti vale l'attuale riforma definita Jobs-Act. Applicato a tutti i contratti di lavoro.

Sicurezza ( sui generis )

Accorpamento di tutti i corpi di polizia in due sole forze: Carabinieri e Polizia di Stato. Con centrale unica acquisti e coordinamento unico. Destinazione di percentuale adeguata ( da definire ), sul bilancio delle entrate fiscali per investimenti in tal senso, stabile, al fine di acquisti ( auto, armi, mezzi, dotazioni varie ) e assunzioni annuali. L'esercito italiano avrà funzioni ordinarie anche di pubblica sicurezza.

Tassazione IRPEF:

Imposta unica del 18%, solo sul reddito effettivo messo “ a risparmio “. Detrazione totale al 100% di tutte le spese per beni primari ( ad esempio cibo, luce, acqua, gas,vestiario, mezzi di trasporto privati o pubblici, cancelleria e testi scolastici, ecc. ).

Scuola:

Ri-approvazione e attuazione totale della cosi detta “ Riforma Moratti “. I testi della scuola pubblica per gli studenti, sono forniti

Sanità:

Riforma totale sul modello lombardo applicata al modello nazionale.

Pensioni:

Regime in essere, ma pensione effettiva dopo 40 anni di lavoro ( 35 per lavori usuranti ), e età pensionabile obbligatoria a max. 60 anni di età. Chi volesse proseguire volontariamente il lavoro,avrà solamente la tassazione IRPEF al 18% sul cumulo dei redditi.

Sistema penintenziario:

I penintenziari dovranno diventare aziende produttive di stampo-statale e privato, al servizio degli enti locali. Sono esclusi dalla pena ordinaria, i detenuti in 41-bis, e detenuti definiti “ particolari “. La pena dovrà essere scontata senza ledere la dignità del detenuto.

Costituzione:

Abolizione totale del senato. Le provincie torneranno ad essere come in origine costituzionale. Clausola di supremazia dello stato. I comuni potranno essere definiti tali solo da 20.000 abitanti in su.

Legge elettorale, limite di mandati, riforma della giustizia, ecc. strada facendo. In merito a riforme specifiche, come ad esempio alla giustizia, solo con assegnazione alle commissioni legislative di personale competente con comprovata esperienza.

Ovviamente è un gioco. E gli addetti ai lavori sorrideranno. Ma sognare, è gratis.


Davide Boldrin

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