07/09/10

Comunione e...Fatturazione ?

Fonte: Uno dei settimanali che leggo, ovvero TEMPIhttp://www.tempi.it/

Davide Boldrin

La prima volta di Radio Popolare


L'emittente della sinistra milanese accende i microfoni per sentire “Comunione e fatturazione”.
E rimane stupita
di Lorella Beretta*

Inizio dalla politica e dagli affari, perché dalle mie parti il movimento di Giussani lo chiamano Comunione e fatturazione. Comincio da qui per lasciare poi spazio al resto di quello che ho visto e incontrato. E anche perché è la cosa più naturale in un’edizione dedicata all’economia, con ospiti di peso e con una mostra dedicata alla crisi, impossibile da vedere senza un minimo di fede visto che la coda è lunga a qualunque ora e l’attesa è peggio che alle casse dei ristoranti dentro i padiglioni della fiera di Rimini dove in decine di migliaia cerchiamo di mangiare in questi giorni di Meeting. File scomposte e caotiche, niente a che vedere con quella educata fiumana umana che in pochi minuti concluse la comunione dentro un Duomo strapieno ai funerali di Giussani, uno dei miei primi incontri ravvicinati con i ciellini. Un altro fu con Amicone che mi ha condannata ora a questo pezzo: ci conoscemmo alla fine di un incontro pubblico e quando sentì Radio Popolare prima mi chiese come andassero le cose a noi comunisti e poi volle sapere se mi era piaciuto il suo intervento. Gli risposi che non avevo capito niente, perché aveva parlato in ciellinese e quindi sono vicina a Michele Serra che la settimana scorsa scriveva su Repubblica del suo smarrimento di fronte alla prosa fiammeggiante e misteriosa impiegata da Giorgio Vittadini per criticare Famiglia Cristiana quando sostiene che l’importante è «valorizzare il desiderio più vero delle persone». Serra chiede soccorso perché Vittadini ci spieghi, lui che lo sa, cosa sia il desiderio più vero: «Fare quattrini, vedere la Madonna, andare a Formentera?» domanda con la solita penna puntuta.

Ah già, gli affari di Cl: io so che di soldi ne fanno tanti, quelli di Cl. Li trovi dappertutto, dalle uova alle mozzarelle, alle cooperative edili alla sanità. Non so se più o meno di altri, che pure ho visto felici di essere al cospetto ciellino o delusi di non esserlo. Quello che percepisci però è quella invidiabile e invidiata capacità di fare rete: una lobby, una massoneria, siamo abituati a definirla tagliando corto. La capacità di mutuo soccorso che interviene laddove c’è bisogno e diventa sistema. Quella è la forza che registri se ti fermi a guardare. Mi avvicino allora al cuore del comitato di affari, la Compagnia delle Opere, e mi imbatto in uno che poi scopro essere un dirigente dell’organizzazione e di cui non rivelo l’identità non avendone chiesto autorizzazione. Gli chiedo di Sergio Marchionne e mi dice che ha apprezzato alcune cose lette perché non ci è andato all’incontro ché mica si viene al Meeting per i big. Si fa ancor più cauto sulla Marcegaglia e su Confindustria in genere e quando lo interrogo su Giulio Tremonti mi guarda come fossi una matta, e mi spiega che è stanco della politica fatta a slogan e che nel confronto di alcuni anni fa del ministro dell’economia con il segretario della Cgil Guglielmo Epifani era più aperto al ragionamento e al confronto quest’ultimo che il primo. E in fin dei conti, all’applausometro vince con distacco Marchionne, mentre a Tremonti non son serviti nemmeno i tanti riferimenti alla famiglia.

Zona disagio?
Lo smarrimento politico del Movimento che da tempo mi sembrava di aver intuito qui al Meeting trova conferma nelle chiacchiere informali sull’autobus e nelle interviste vere e proprie: la politica, quella dei partiti, quella degli scontri e delle frasi a effetto, quella di oggi, al popolo di Cl non piace. Certo quando gli chiedi esplicitamente come facciano a stare dentro questo centrodestra, così poco incline alla carità cristiana e ai precetti della Chiesa, calano in un silenzio insoddisfatto. Del “contratto” elettorale firmato con loro hanno visto ben poche cose realizzate: come il difficile percorso verso la sussidiarietà, ora diventato tema di tutta la comunità cattolica e dell’agenda politica alle prese con la crisi. O le rassicurazioni per un federalismo fiscale premiante e non escludente. L’emergenza educativa e la formazione professionale, ripetono. «Chi oggi fa della politica la speranza, non può essere che disperato», sentenzia Luca Pesenti, docente di sociologia e direttore dell’Osservatorio sull’esclusione sociale della Lombardia. Indica nella mancanza dei partiti popolari l’impoverimento della vita del paese. E in effetti negli ultimi anni, ancor più dopo la scomparsa del Gius, Cl non ha più prodotto una nuova classe politica: sono rimasti il Presidente Formigoni, seguito e applaudito come una star della tv cui son concessi fuori programma e giacche dai colori sgargianti, l’europarlamentare Mario Mauro, e il berlusconiano Maurizio Lupi. Ed è invece vero che Cl abbia investito e sia cresciuta sul fronte economico in tutti i settori e che proprio su questo spinga per una serie di cambiamenti in materia fiscale e di welfare. E infatti i nomi più importanti della grande industria e della finanza erano a Rimini, in questi giorni, tra i più attesi in particolare dai giornalisti rimbalzati da un padiglione all’altro facendosi largo tra migliaia di persone che invece andavano altrove. Dove?

“Il giudizio incomincia nei dettagli che lo scrittore vede e in come li vede” leggo su uno dei pannelli della mostra dedicata alla scrittrice Flannery O’Connor. Non mi piacciono gli incipit virgolettati e così non ho iniziato da questa frase che mi ha richiamata mentre vagavo alla ricerca di un particolare che mi regalasse l’ispirazione per queste righe. Non volevo cadere nel catino di astio o di devota adorazione con cui di solito si scrive di Cl. Volevo partire dalla realtà. E allora mi cattura lo stand di Avsi con le collane di perle di carta riciclate confezionate dalla donne ugandesi. Mi fermo a parlare con le Famiglie per l’accoglienza e mi raccontano dei loro progetti e devo chiederglielo io di lamentarsi un po’ per le cose che non vanno con le istituzioni disattente all’affido dei bambini in difficoltà.

I ciellini ci ascoltano...
Saluto nello stupore reciproco ascoltatori di Radio Popolare, e ex affezionati. Vedo giovani volontari distrutti dalla fatica e dal caldo, altri ai dibattiti, altri al sole per una sigaretta, e ancora tantissimi ovunque. Ragazzi come quelli che hanno curato la mostra più visitata sull’Ulisse di Dante. E alla fine forse mi colpisce più di tutto la storia delle testimonianze, non solo per i contenuti ma anche per il metodo. L’esempio è più forte della migliore oratoria, ripasso una convinzione sedimentata. Di questi incontri mi arriva forte alla testa quello con Maurice David Frank, nativo d’America, abusato da un prete. Ecco, sentir parlare senza remore di questo argomento frantuma una delle mie certezze, cioè che la comunità cristiana non voglia parlarne per non mettere in discussione le proprie autorità. Chi mi sta affianco mi spiega che non c’è motivo di aver paura dei peccati degli uomini, anche quando son preti. Tra tante chiusure che non capisco, come gli applausi a chi incita a non vendere più Famiglia Cristiana nelle chiese, l’incontro con la variegata e monolitica galassia di Cl educa a un’apertura che produce domande e cerca risposte: “vagliate tutto e trattenete ciò che vale”. E per non sbagliare porto a casa il grembiule da cucina sul quale a imperitura memoria è stampato “Dio c’è, ma non sei tu: rilassati”.

* inviata per Radio Popolare al Meeting

7 commenti:

  1. Dunque, forse non sono proprio un Ciellino, sono un pò in bolletta...Poi, chissa perchè al meeting, di tutto ciò che aveva quella scritta “Dio c’è, ma non sei tu: rilassati” in tanti mi hanno consigliato di comprare qualcosa..mha..non capisco..

    Davide Boldrin

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  2. ciao davide, io di queste cose della fatturazione so poco, io so che nel mondo ci devi stare e quindi giocare con i suoi strumenti, ma le sue (del mondo) regole non te le impone nessuno; questo cosa significa?

    significa che è vero, "i ciellini fanno lobby" dici tu, "si aiutano" dico io, si aiutano l'un l'altro e aiutano quanti incontrano sulla loro strada che hanno bisogno di una mano; questo posso testimoniarlo e fartelo testimoniare, pertanto lo so con certezza.

    che siano tutti ricchi, non è vero; i miei sono andati alla casa avita in Sicilia, per anni in quanto qualcosina mettevano da parte e moltissimo spendevano per le scuole private di noi figli;

    perchè i ciellini aiutano gli altri? perchè i ciellini vogliono fare esperienza del rapporto con Cristo nella realtà quotidiana e Cristo ha detto che lo si incontra nell'altro, come non te lo so dire, ma lui l'ha detto e noi abbiamo motivi per credergli; pertanto non è una lobby, il rapporto con gli altri, ma il proprio compimento da cristiani.

    in quanto al discorso politico, mi pare strano che nessuno ti abbia potuto rispondere...

    io sono sempre stato convinto del fatto che in politica si sta per fare, ergo voglio creare una scuola che educhi come Dio comanda? sto con quelli che me la fanno fare; ho bisogno di sovvenzioni per tenere aperta la mia iniziativa del Banco di solidarietà che da da mangiare a famiglie indigenti (senza guardare a nulla, nemmeno al fatto che hanno speso tutto per il tv al plasma)? bene sto con chi mi permette di continuare... questa è sempre stata la logica delle scelte politiche; il principio mi pare semplice;

    certo se ci si trova davanti a scelte di libertà religiosa e riguardanti la vita (eutanasia, aborto, altro...)(che poi sono sono cose molto simili perchè i principi di determinazione della vita non possono essere disgiunti da Chi la da la vita stessa), non ti voto, anche se mi aiuti con le mie opere; per il momento non ci siamo trovati, grazie a Dio, davanti a queste scelte...

    spero di averti aiutato, a me è servito.

    ciao
    o.

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  3. Caro Davide, il bell'articolo della Beretta dice una sola cosa: al Meeting se ci vai invece di fartelo raccontare è meglio, anche se sei contro, anche se hai già delle tue idee sui cattolici e sui ciellini.

    Segnalo per chi non ci è andato meetingtv banner sulla home page del meeting che dà la possibilità di rivedere e risentire gli incontri più salienti del meeting

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  4. consiglio a tutti di riguardarsi l'intervento (ovviamente del meeeting di rimini) del presidente dello ior del 27/08 sulla crisi economica e delle cause che l'hanno provocata.
    ciao
    RC

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  5. Caro o. ; rileggi. L'articolo l'ho pubblicato perche è evidente il "VIENI e VEDI" (come ha notato Davcatt)- Anche io sono un ciellino....di quelli in bolletta però.
    In merito alla politica, nessuno mi ha risposto, perchè chi mi conosce, sa che ragiono proprio in base al merito, pur essendo del PDL. Non a caso questo influenza anche certe prese di posizione del partito stesso, nei miei confronti..

    Davide Boldrin

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  6. Davide, te lo ripeto per la n volta: tu credi di essere del PDL: In realtà sei solo una buona persona sensibile, molto volonteroso verso il prossimo ovvero appaetieni a quella categoria di cittadini che io ritengo "preziosa" sopratutto in questa fase che ha spinto troppi a chiudersi in casa e a farsi i "c. propri, tanto sono tutti uguali...!"
    Dal mio punto di vista sei però molto confuso ovvero non hai ancora trovato un Partito, o un movimento, politico nel quale trovarti a tuo agio. Rifletti:le tue convinzioni religiosi hanno un peso rilevante nella cultura tua e della tua famiglia, sei attirato dal volontariato e dalla partecipazione alla vita politica, dici spesso che ci sono diversi tuoi amici e conoscenti di centro sinistra che stimi. Tutto questo mi conferma la mia diagnosi di cui sopra: sei confuso e hai bisogno di chiarirti dentro! Prenditi il tempo necessario e metti giù alcuni punti politici per te inalienabili e confrontati con quelli, come me, che ritieni tuoi avversari "temibili rossi" e su quelli cerca un confronto dialettico, dove ci sia il tempo di argomentare. Il PDL non può essere la tua casa, in quanto è la casa di Berlusconi quindi ho la pensi come lui oppure sei destinato ad uscirne anche con le ossa rotte per mano dei suoi impiegati (vedi Boffo, o Fini).
    Ti aspetto per quel famoso caffè, a presto!

    elleffe

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  7. Caro elleffe, il Disagio c'e' ed e' evidente. Ma non riguarda un Partito, o quell'Altro. Ma prorio il modo in cui si fà Politica. Non è che nel PDL sia tutta cacca. Io se Guardo ad alcune persone, tipo MAURIZIO LUPI,ad esempio, mi riconosco in PIENO. Su Capezzone NO! Su Altri..peggio ancora. Io ad, esempio, non riesco a credere, che a CARPI, il segretario del PD sia STIPENDIATO ! Ma e' vero? Io non riesco a crederci...vai a leggere "HO VISTO LA LUCE". So che il tuo "NON SEI DEL PDL" vuole essere un complimento, però, ribadisco, non facciamo di tutta un'erba un fascio.
    Con stima,

    Davide Boldrin

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