17/09/10

Il registro delle unioni (IN) civili 2

Ci Risiamo...speriamo che anche Martedi sera NON vada in porto l'istituzione del Registro delle Unioni (IN) civili. ( andate a vedere anche questo post : http://novigiudiforma.blogspot.com/2010/06/il-registro-delle-unioni-in-civili.html ).

C'e' Una definizione su wikipedia.org ( http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_civile )

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


"Si definiscono unioni civili tutte quelle forme di convivenza fra due persone, legate da vincoli affettivi ed economici, che non accedono volontariamente all'istituto giuridico del matrimonio, o che sono impossibilitate a contrarlo, alle quali gli ordinamenti giuridici abbiano dato rilevanza o alle quali abbiano riconosciuto uno status giuridico. La classe delle unioni civili è molto variegata nel mondo e comprende un'estrema varietà di regole e modelli di disciplina: in particolare, le unioni civili possono riguardare sia coppie di diverso sesso sia coppie dello stesso sesso; il diritto non è rimasto indifferente all'evoluzione dei costumi ed esiste oggi un gran numero di provvedimenti legislativi che disciplinano le nuove unioni."

Qundi, aggiungo io, non c'entrano niente con la FAMIGLIA. Ma perchè non facciamo un registro anche per quelli che hanno i capelli bianchi, per chi ha gli occhiali, o altro ? Se serve, propongo. La fantasia, non mi manca.

Davide Boldrin

3 commenti:

  1. Commentate gente, commentate. Dal 19 Agosto a adesso ci sono 2123 Visualizzazioni. Ma un commentino, mai ?

    novi zò' d forma...

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  2. Report ad ora:

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    Commentini?

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  3. Dalla Costituzione della Repubblica italiana:

    Art. 29 – La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio …

    Art. 31 – La Repubblica agevola con misure economiche ed altre provvidenze l’adempimento dei compiti relativi con particolare riguardo alle famiglie numerose….

    Art. 36 – Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionale alla quantità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente per assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

    Art. 53 – Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. (Il sistema tributario è informato a criteri di progressività)

    Dal parere di Boldrin:

    meglio l'amica dell'omo...

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