23/07/12

Ultimamente da queste parti (Rovereto sulla Secchia...) non manca niente, di drammatico. Se ne farebbe un poco volentieri a meno ...E Don Ivan ?

Si capisce di cosa parlo. Non servono premesse. La mia prima reazione istintiva, Venerdì sera quando venni a conoscenza di ciò che era successo a quel bimbo, fù: " Peccato che i Carabinieri siano stati cosi tempestivi nell'evitare un linciaggio". Poi l'istinto omicida ( che non pensavo di avere...) si raffredda, per fortuna. Ma pensare che era anche vicino alle mie figlie, quello lì...

Che dire ? Solo due cose, poi speriamo che lo tengano dentro, o lo internino da qualche parte, se il reato c'è ( ma se i fatti sono come sono stati narrati...).

Tutti a Rovereto conoscevano Salvatore come il fratello adottivo di Don Ivan. E non ha mai dato segnali di questo genere. Certo è che egli, dopo la morte del Don, ha manifestato una strana e febbrile smania di protagonismo. Tra l'altro con i media, sembrava ebbro a volte. Come una persona che finalmente vivesse il suo momento di gloria. Oserei dire che manifestava un certo delirio di onnipotenza. Non era mai sembrato a nessuno, " bello bianco", ma da lì a supporre quel che è successo...

Per quanto riguarda chi magari volesse offendere la memoria di Don Ivan, meglio che taccia. Qui una descrizione trovata su fb, che rende l'idea:


Il don era una persona generosa sine glossa, che accoglieva e aiutava le persone con l'ingenuità di chi vive la carità in modo assoluto. Questo lo esponeva spesso al rischio di aiutare, in modo disinteressato ed assoluto, chiunque si presentasse alla sua porta dicendo di avere bisogno. Questo personaggio, dopo che il padre di don Ivan col quale il don conviveva, è morto, costui dicendo di avere bisogno di aiuto si è offerto di aiutare il don nelle incombenze di casa in cambio di un tetto e don Ivan lo ha accolto come faceva con tutti, in modo assolutamente disinteressato e generoso. In modo che oserei definire ingenuo tanto che spesso c'era da "sgridarlo" perché per troppa bontà si faceva fregare (anche economicamente) da chiunque. Il soggetto in questione non era assolutamente fratello nemmeno adottivo...semplicemente il don lo aveva accolto per aiutarlo. E' normale che ora questa cosa orrenda possa essere fraintesa dalla stampa. Analogamente la stampa ha fatto passare son Ivan come un cretino che per recuperare una statua ha messo a repentaglio la sua vita e quella dei VVFF. In realtà la mattina del 29 i VVFF avevano programmato il sopralluogo nella chiesa per verificare i danni dopo il sisma del 20. In quel frangente don Ivan, come tutti i parroci della zona, aveva chiesto di portare fuori dalla chiesa le cose di maggior valore affettivo tra cui la statua della madonnina. Il don non era un deficiente che metteva a rischio se stesso ed altri per recuperare una statua come è stato scritto tra le righe. E' stata una casualità. Come è stata una terribile casualità il fatto che qs mostro fosse stato recentemente aiutato dal don. Perchè il don aiutava tutti senza se e senza ma... chi lo ha conosciuto lo sa. Comprendo che chi non l'ha conosciuto possa equivocare perchè è normale...ma chi equivoca avendolo conosciuto è meglio che si cancelli dai miei contatti. E subito!

Il Don era così. Magari non ingenuo, ma molto idealista, arrivando a volte a rasentare l'utopia. 
E spesso molto polemico. Ma in assoluta buona fede. Chi lo ha conosciuto ( a Quartirolo, a Budrione, a Rovereto, lo sa ). 

E con i numeri, e i conti, era così, anche in quell'ambito lì.

Davide Boldrin



2 commenti:

  1. Condivido ,io donna atea , amavo Don Invan pur non essendo donna di Chiesa. Dopo la disgrazia di mio Figlio mi è stato vicino senza chiedermi nulla ...Mi manca e non penso e non voglio che i problemi di questi giorni offuschi la sua persona.
    Boldrin è la prima volta che condivido un tuo pensiero ...! 8 forse l'ultima...)
    Marna ( moglie di zambon)

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  2. Grazie Marna, per la tua testimonianza. E' veramente molto significativa ( in merito a Don Ivan..). Ciao!

    Davide

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