30/12/12

Una domandina ai Novesi, Roveretani, e Sant'Antoniani: ma l'inceneritore di biomasse a Fossoli, che si dice ? Comunicato della Lega Nord Carpi e Novi e TDA, e il "compito delle vacanze " di Rino Filippin



Non so dare giudizi in meriti. Non vorrei cadere nel "effetto nimby ". Però intanto, magari, interessarsi della cosa ...:


Troppi punti interrogativi sull’impianto a biomasse di Fossoli

L’impianto a biomasse del quale la ditta GARC  chiede  autorizzazione all’amministrazione comunale che vorrebbe realizzare a Fossoli, presenta molti lati oscuri, motivo per cui non può raccogliere l’approvazione della Lega Nord.
Simili progetti debbono essere sviluppati con molta prudenza perché hanno sempre  un impatto ambientale considerevole e quindi mettono a repentaglio la salute dei cittadini, al punto che la più recente normativa ministeriale ne riduce drasticamente l’incentivazione a favore di impianti molto più piccoli   ( Max un quinto)
Il primo elemento non chiaro è da dove verranno presi i materiali legnosi che dovranno alimentare l’impianto. L’inceneritore per funzionare a regime avrebbe bisogno di più di due Tir di biomassa legnosa vergine al giorno, una quantità che non può essere reperita sul territorio di Fossoli e di Carpi. Se ne deduce che la materia prima dovrebbe essere importata da zone non meglio precisate e portata in loco tramite mezzi su gomma.  inquinanti.
Sorge legittimo il dubbio che a fronte dei rilevantissimi quantitativi di biomassa richiesta ogni giorno, non vengano utilizzati anche materiali di scarto o rifiuti di qui la GARC dispone ampiamente  a seguito di  una delle sue attività  prevalenti.
L’asserito pericolo” di esplosione caldaia” richiamato dal vice Presidente del C.diA. Saraceni Claudio su Carlino e Gazzetta è una Grossa bufala, in quanto utilizzando rifiuti come combustibile l’unico effetto è  il  grave inquinamento dell’aria
Anche i controlli sull’inquinamento prodotto da questo impianto saranno tali da non poter suscitare una grande fiducia. L’agenzia deputata al monitoraggio è infatti ARPA che, come è notorio, effettua controlli una tantum facilmente eludibili. Le emissioni invece dovrebbero essere controllate in maniera costante per poter avere la certezza che non siano pericolose per la popolazione del posto. Tra l’altro la probabile pericolosità viene implicitamente confermata dal fatto che secondo le nuove regole energetiche nazionali questi impianti vengono disincentivati. Quello di Fossoli sarebbe l’ultimo del suo genere ad ottenere il via libera.
L’ultima considerazione riguarda l’eccessivo stress ambientale del territorio di Fossoli sul quale è già presente una centrale Enel e un impianto di compostaggio e una  discarica ai quali, da un punto di vista inquinante,  non bisognerebbe aggiungere una ulteriore fonte di inquinamento. Come succede spesso con i miasmi del  compostaggio è sufficiente un minimo alito di vento da  Nord perché odori e polveri arrivino su Carpi.
In definitiva temiamo che l’impianto di Fossoli produrrà elevati costi ambientali che ricadranno su tutti mentre i lauti guadagni economici(normalmente almeno tre milioni di EURO all’anno), andranno a beneficio esclusivo del gestore.
Tenute presenti queste considerazioni, si pone quindi la domanda se questa operazione abbia un senso e se sia veramente conveniente per la comunità di Carpi, in quanto l’energia elettrica prodotta andrebbe immessa in rete con ulteriore aggravio delle bollette sotto la voce : quota fonti rinnovabili.  Noi pensiamo di no dato che il presunto utilizzo dell’energia elettrica prodotta da parte delle aziende della zona è un ulteriore bufala del vicepresidente  Saraceni.

Il capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Comunale di Carpi
Argio Alboresi

CARPI il 29-12-2012                                                                                                                  


Qui Il "compito delle vacanze " di Rino Filippin :

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