Non so dare giudizi in meriti. Non vorrei cadere nel "effetto nimby ". Però intanto, magari, interessarsi della cosa ...:
Troppi punti interrogativi sull’impianto a biomasse di Fossoli
L’impianto
a biomasse del quale la ditta GARC
chiede autorizzazione all’amministrazione
comunale che vorrebbe realizzare a Fossoli, presenta molti lati oscuri, motivo
per cui non può raccogliere l’approvazione della Lega Nord.
Simili
progetti debbono essere sviluppati con molta prudenza perché hanno sempre un impatto ambientale considerevole e quindi
mettono a repentaglio la salute dei cittadini, al punto che la più recente
normativa ministeriale ne riduce drasticamente l’incentivazione a favore di
impianti molto più piccoli ( Max un quinto)
Il
primo elemento non chiaro è da dove verranno presi i materiali legnosi che
dovranno alimentare l’impianto. L’inceneritore per funzionare a regime avrebbe
bisogno di più di due Tir di biomassa legnosa vergine al giorno, una quantità
che non può essere reperita sul territorio di Fossoli e di Carpi. Se ne deduce
che la materia prima dovrebbe essere importata da zone non meglio precisate e
portata in loco tramite mezzi su gomma. inquinanti.
Sorge
legittimo il dubbio che a fronte dei rilevantissimi quantitativi di biomassa
richiesta ogni giorno, non vengano utilizzati anche materiali di scarto o
rifiuti di qui la GARC dispone ampiamente
a seguito di una delle sue
attività prevalenti.
L’asserito
pericolo” di esplosione caldaia” richiamato dal vice Presidente del C.diA.
Saraceni Claudio su Carlino e Gazzetta è una Grossa bufala, in quanto
utilizzando rifiuti come combustibile l’unico effetto è il
grave inquinamento dell’aria
Anche
i controlli sull’inquinamento prodotto da questo impianto saranno tali da non
poter suscitare una grande fiducia. L’agenzia deputata al monitoraggio è
infatti ARPA che, come è notorio, effettua controlli una tantum facilmente
eludibili. Le emissioni invece dovrebbero essere controllate in maniera
costante per poter avere la certezza che non siano pericolose per la
popolazione del posto. Tra l’altro la probabile pericolosità viene
implicitamente confermata dal fatto che secondo le nuove regole energetiche
nazionali questi impianti vengono disincentivati. Quello di Fossoli sarebbe
l’ultimo del suo genere ad ottenere il via libera.
L’ultima
considerazione riguarda l’eccessivo stress ambientale del territorio di Fossoli
sul quale è già presente una centrale Enel e un impianto di compostaggio e
una discarica ai quali, da un punto di
vista inquinante, non bisognerebbe
aggiungere una ulteriore fonte di inquinamento. Come succede spesso con i
miasmi del compostaggio è sufficiente un
minimo alito di vento da Nord perché
odori e polveri arrivino su Carpi.
In
definitiva temiamo che l’impianto di Fossoli produrrà elevati costi ambientali
che ricadranno su tutti mentre i lauti guadagni economici(normalmente almeno
tre milioni di EURO all’anno), andranno a beneficio esclusivo del gestore.
Tenute
presenti queste considerazioni, si pone quindi la domanda se questa operazione
abbia un senso e se sia veramente conveniente per la comunità di Carpi, in
quanto l’energia elettrica prodotta andrebbe immessa in rete con ulteriore
aggravio delle bollette sotto la voce : quota fonti rinnovabili. Noi pensiamo di no dato che il presunto
utilizzo dell’energia elettrica prodotta da parte delle aziende della zona è un
ulteriore bufala del vicepresidente Saraceni.
Il capogruppo della
Lega Nord nel Consiglio Comunale di Carpi
Argio Alboresi
CARPI
il 29-12-2012
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