15/02/13

Se fossi stato consigliere in carica, avrei votato con UNITI per NOVI ( I sinistri - sinistri ), Mercoledì sera. Una centralina per l'aria, suvvia ....

Mercoledì sera, 13 Febbraio, a Novi c'è stato il consiglio comunale. Il primo giorno di quaresima, e il Giovedì santo, a Novi di Modena, si fanno i consigli comunali.  E non è una barzelletta, anche se lo sembra.

Tornando al punto, i sinistri-sinistri hanno proposto questo ODG:

Ordine del giorno del gruppo consiliare "Uniti per Novi Rovereto S.Antonio" sulla installazione di misuratori di polveri sottili nel territorio comunale.



L'ODG è stato respinto dalla maggioranza. Eppure sembrava una cosa di buon senso. Ma si sa, si sta tornando al " l'han proposto loro, quindi non va bene ....."

Insomma, non voglio entrare nel merito di ciò che tutti sanno, ma l'impianto che la GARC farà ( ed è un'azienda privata, e se riesce, fa bene forse a farlo ...), sarà comunque una roba che brucia dell'altra roba che dal camino butta fuori dell'altra roba (  2 + 2 = 4, l'acqua è bagnata, il vento soffia, il sole scalda, la neve è fredda ...).

Per cui, a mio avviso, un misuratore ci sta bene.

Anche perchè ..... ( si legga l'articolo sotto )

Davide Boldrin

Fonte: www.voce.it


POLVERI SOTTILI
LA NOSTRA ARIA QUOTIDIANA

Carpi – Abbiamo “sforato” ottantacinque volte con le polveri sottili e sessanta volte con la percentuale d'ozono, e più del doppio, i limiti massimi consentiti dalle normative. Ma questo l'anno scorso. Quest'anno le cose potrebbero andare ancora peggio perché in poco più di un mese i superamenti della soglia di attenzione delle Pm 10, le “polveri sottili” che avvelenano l'aria che respiriamo, sono già stati undici. E va bene che lo scorso anno è stato un anno eccezionale, ma adesso come la mettiamo? 

La qualità dell'aria di Carpi preoccupa parecchio da sempre gli ambientalisti ma dovrebbe cominciare a preoccupare anche i cittadini, perché nonostante i vari provvedimenti presi (targhe alterne, giovedì di chiusura del centro storico, giornate in bicicletta e via di questo passo) qui si respira sempre peggio. «Niente di nuovo sotto lo smog invernale – ammette sconsolato Enzo Malagoli, presidente del Panda club Carpi che gestisce l'oasi ecologica La Francesa –. La qualità dell'aria in città? Nulla da dire che non si sappia già. Si sa da qualche tempo che siamo nel triangolo emiliano della nebbia e dello smog. Che, a livello internazionale condividiamo con Città del Messico il primato di zona con l'aria più inquinata del pianeta. Che ogni inverno preghiamo perché la pioggia o la neve ci abbattano le particelle che inaliamo a pieni polmoni». 

Non c'è proprio niente da fare, allora? 

«Si potrebbe provare, nel caso si ritenesse utile, senza farsi troppe illusioni, a vedere di cambiare direzione in almeno un paio di cose. Per esempio, piantando alberi che liberano ossigeno e mangiano anidride carbonica. Coerentemente con questa rivoluzionaria ipotesi, i progetti del Parco Lama, dell'Oasi la Francesa e il vagheggiato grande parco urbano all'interno della città, sono travolti da un eccezionale entusiasmo per la loro realizzazione. Ma pare – riconosce con amarezza il Presidente del Panda Club – che si pensi sia più urgente occupare interi quartieri con belle casette vuote che cercare in tutti i modi di portare verso la mitica classe A quelle che già ci sono, spesso colabrodi dal punto di vista energetico». 

E poi? 

«Si potrebbe anche, forse, cercare di rendere l'aria del centro storico più pulita e commercialmente più interessante tutta l'area. I commercianti hanno sempre osteggiato la chiusura alle auto, giustamente preoccupati di perdere clienti e fatturato. Il rilancio del centro storico, a nostro avviso, ha bisogno di arredi adeguati, ma anche che non ci stiano le auto. E per far questo è indispensabile che i collegamenti con il centro siano facili e veloci». 
C'è la rete del trasporto urbano... 

«Gli attuali mezzi pubblici sono pensati solo in minima parte per risolvere questo problema. Sarebbe più corretto, raddoppiare il parcheggio dell'ospedale con un nuovo “meccano di Lella” (che non ha portato alla devastazione che si paventava) con collegamenti facili e veloci (la ripetizione è voluta) con il centro storico. Probabilmente i carpigiani che abitano nelle vie adiacenti all'ospedale ringrazierebbero chi gli togliesse le auto che da anni, tutti i giorni, sostano davanti a casa loro. Viste le dimensioni che assumerebbe, il parcheggio a nostro avviso giustificherebbe che un'associazione o una coop sociale gestiscano un servizio di noleggio e assistenza dei mezzi di collegamento. Oltre ad un Arianna dedicato al giro dei soli parcheggi (massimo ogni 10 minuti), si potrebbero mettere a disposizione auto e bici elettriche, tricicli e bici normali. Si potrebbe provare a partire da qui per risanare l'aria del nostro territorio».






Nessun commento:

Posta un commento