21/04/13

Una precisazione sul Comune unico CARPI-NOVI-SOLIERA. Poi se ne tornerà a parlare in futuro, in modo "operativo". E non " solo quel matto di Boldrin ..."

Da queste parti, il paese è piccolo, e la gente mormora. Quindi, magari può essere scappato a qualcuno " Boldrin, vuol comandare a Carpi, e non gli basta fare il consigliere a Novi ..." , o robe del genere.

Qualsiasi persona che sia informata sui fatti, o abbia figli a scuola, oppure abbia che fare con i servizi sociali, ad esempio per assistenza agli anziani, o chi si è "beccato" una multa, sa benissimo che una sorta di comune unico, esiste già. Si chiama UNIONE DELLE TERRE D'ARGINE ( http://terredargine.it/ ).

Essa comprende i comuni di Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano. " Sotto il suo cappello " ci sono  i servizi sociali, la polizia municipale, la gestione scolastica, e recentemente anche la protezione civile locale. 

Alle "frazioni" è rimasta l'autonomia su urbanistica, territorio, anagrafe, e alcuni servizi di base.

Ai 4 Sindaci in carica attualmente, non credo piaccia, l'idea di un comune unico...

L'unione in realtà è, o dovrebbe essere, una gestione di servizi associata.

In realtà sembra a tutti gli effetti, un comune unico con 4 Sindaci, 4 giunte, 4 consigli comunali, svuotati di potere decisionale sugli aspetti citati sopra, + 1 giunta dell'unione, + 1 consiglio dell'unione, assessori dell'unione, il tutto NON ELETTO DAL POPOLO, ma nominato dai consigli comunali. Escludendo di fatto alcune forze politiche, dei singoli comuni ( ...frazioni ...? ). 

C'è chi afferma : " Ma questo strumento permette di eludere il patto di stabilità ".

Marco Pignatti qualche anno fa, fece notare ( http://carpizeronove.blogspot.it/2010/12/il-contrario-della-stabilita.html ) : " Affermare che "grazie all'Unione Terre d'Argine" possiamo eludere al Patto di stabilità mi sembra come quel padre di famiglia che, tornando da un colloquio con la banca, dicesse ai propri figli: "la banca non mi voleva concedere il mutuo per comprare la casa nuova, perché devo ancora pagare quello vecchio e faccio già fatica ... allora l'ho fatto intestare alla nonna!" ... Grazie papà! "....

La Regione Emilia Romagna, non è " da ieri ", che " batte il chiodo " su questo punto.

Bensì dal 1990. Il riferimento è la legge 142/1990.

Il processo è irreversibile. A meno che alle prossime elezioni regionali, non vinca una forza politica che, tutto ad un tratto abroghi " il papiro di leggi " oramai in essere.

A questo punto non  vale la pena puntare ad 1 Sindaco, 1 giunta, 1 consiglio ? Eletti dal popolo in modo democratico, oltre a dare al tutto una ( chiamiamola così...) "conformazione naturale " ? 

Campogalliano " lo regaliamo " a Modena ...

La regione allenterebbe Il patto di stabilita' per 2 o addirittura 3 anni ( non per sempre... vale la nota del babbo che si indebita ....)  E per 15 anni maggiori contributi.

Agli eventuali speculatori politici, faccio notare una cosa:


Il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni. 
( Cit. Alcide de Gasperi ) 

Lungi da me considerarmi uno statista. Ci mancherebbe. Nessuna presunzione di questo tipo.

Ma di certo, il desiderio di tentare di comportarmi come tale, si.

Davide Boldrin





1 commento:

  1. http://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2012/12/13/EmiliaRomagna-CislModena-autoriforma?OpenDocument

    La riforma organizzativa àvviata compotera più di 1000 segreteri di capegoria o confederali in meno sul territorio nazionale. Non robetta. Accorpare province, territori e categorie presuppone mettere in secondo piano la politica intesa come gestione del potere per far posto alla politica come serviziò.

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