15/07/13

E fu così che a Novi di Modena, finii isolato politicamente.

…Me la sono poi cercata. Come sempre. Però… 
Ora provo a spiegare:

A Novi di Modena, e' in corso lo " sciopero consigliare " da
parte dei gruppi di minoranza. La storia nasce dopo la nota ( per chi sa la storia.. ) delibera sulla scuola di musica. Per quanto mi riguarda, “ lo sciopero “ può considerarsi interrotto, considerato che la commissione territorio e ambiente e' stata comunque instaurata. E qui, proverò ad impegnarmi perché essa sia usata in modo appropriato, e non “ il minimo indispensabile “. Al primo consiglio comunale utile, previsto per il 30 Luglio C.M., sarò in consiglio comunale. Continuare " la lotta ", per discutere di quali edifici pubblici, debbano essere inseriti nel percorso di partecipazione ( e'sufficiente formalizzare un ODG congiunto...) per quanto riguarda la lista civica che rappresento ( Alternativa per Novi ), pare irrispettoso nei confronti di quei cittadini, che si aspettano dalle forze politiche locali una attenzione maggiore alle problematiche contingenti, inerenti le abitazioni, le imprese, gli esercizi commerciali, ovvero tutto ciò che concerne la ricostruzione privata. E ne pagherò le conseguenze politiche. Certo e', che questa posizione l'ho scritta e riscritta, in forma privata, cercando magari una eventuale discussione. Tra le altre cose inviai questa mail:

Vi consiglio di leggere l'editoriale di Luigi Lamma. 


Battaglia legittima, quella in corso, per certi aspetti. Ma alla gente frega poco o niente. Tanto che a Rovereto gia si mugugna: " va bene, il centro medico. Ma casa mia ? ". Sto battendo Don Ivano e Don Andrea, in fatto di confessioni. Pero' ovviamente riservate. Ma parla la realtà dei fatti da sola. Le " E " sono ancora in stallo. Pensate a quante ce ne sono, ancora. Ribadisco: alla gente e ai contadini con la casa giù, non interessano le " battaglie " sulla cosa pubblica. Probabilmente a Novi e' diverso, forse e' per questo che si interpreta la mia posizione non come " e' assolutamente necessario andare oltre ", ma come " cerchiobottista ". Prendetevi il tempo di leggere qui:





Ciò che ha fatto “ scattare la prima molla “ è stato un mancato incontro, Martedì 2 Luglio 2013. Ci si era incontrati tutti, per decidere insieme. Ma è nato un equivoco: l’incontro, da parte di alcuni, era considerato “ allargato” ai referenti politici, oltre che ai consiglieri in carica. Mentre la convocazione era in sala giunta. Io credevo di aver capito male, ma sulle prime non dissi niente, più per timore delle solite “frecciate”, che altro. Se un incontro tra gruppi è convocato in sede istituzionale, di solito …

Non scenderò nei particolari. Ma il giorno dopo, ho metabolizzato così: “ Ma che piffero è, siamo all’asilo “ ? E li ho pensato: “ Vado avanti da solo. E chissenefrega …” .

La “ seconda molla “, è stato l’editoriale di Luigi Lamma ( il link è quello sopra ).

Da parte delle altre forze politiche di minoranza, a parte alcuni singoli, che ringrazio di cuore, ho riscontrato lo stesso atteggiamento spocchioso, che esse criticano alla maggioranza. Troppo “imperativo” il mio atteggiamento ? Quasi certamente, si. Mi scuso con chi mi ha dato fiducia, credendo che avrei tenuto “ la barra “, in tutti i modi. Ma forse, certe posizioni pur potendole condividere in sede istituzionale, in ambito politico non è fattibile. Specie se “ nell’aria ci sono refusi da vecchia legislatura …”

Ribadisco ( parere personale e politico ): a mio avviso alle persone che hanno problemi di natura pragmatica, non frega niente del Risiko delle opere pubbliche. Quindi per quelle, si può  agire sul piano istituzionale. L’unico posto, dove potrò confrontarmi con gli altri gruppi. In modo FORMALE e SOSTANZIALE.

Davide Boldrin




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