Omero, Kafka... Loro non sanno cosa
vuol dire, andare da Rovereto s/S a Carpi, e tornare, quando la
Domenica,a San Marino di Carpi, c'è “ dello sport “ …: ODISSEA
pseudo-sportiva. Di Davide Boldrin.
Era una tranquilla Domenica di
Febbraio. Piovosa. Edivad però, non sapeva ciò che gli sarebbe
capitato. Egli stava nelle campagne della frazione “ dei duri “
( di testa ). E avrebbe dovuto raggiungere il capoluogo. Il nostro,
non sapeva che nella zona sovietica, era in corso una manifestazione
sportiva. Arrivato alle colonne d'Ercole dei Ponticelli, incontrò il
primo posto di blocco del cossiddetto “ muro dello sport “. Una
cosa simile al muro di Berlino. La strada maestra era sotto controllo
del KGB Sammarinese. Egli, imboccò la via dei Grilli, e le viabilità
alternative.
Esse erano piene di anime in pena di
solerti adepti sportivi. Edivad si domandava quale patologia
potessero avere, coloro che, con il meteo grigio, plumbeo, umido,
correvano lungo le stradine. E non capiva. Non capiva. Poi vide tutti
i ciclisti in quel di San Marino-Berlino est, e capì che chi non
aveva una bici, voleva però in qualche modo, far parte del delirio
collettivo. Erano dappertutto. Spuntavano a destra e destra e
sinistra, pieni di colori sgargianti. Muovevano il sedere come
ballerine sul palco. Fieri. Ma Edivad si domandava sotto quale
malefico incantesimo fossero finiti. Arrivare alla meta, per Edivad
sembrava impossibile. Mai, mai e mai si riusciva. Svolta di qua,
svolta di la, poi infine, si arrivò. Con 15 minuti di ritardo, ma ce
la si fece. Il ritorno non fu da meno. Ma l'odisssea A/R ebbe fine. E
il nostro, elaborò a quel punto, un pensiero filosofico
esistenziale:
MA CHE DUE MARONI 'STI SPORTIVI CHE
BLOCCANO LE STRADE !
MO' 'NDE' BEIN A CAGHER !!
Davide Boldrin
UN POSTO DI BLOCCO DEL MURO DI BERLINO:
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