Giulia Olivetti e Davide Boldrin.
DAVIDE BOLDRIN: Supporter di " NOI LISTA CIVICA ", convinto che se bisogna cambiare bisogna cambiare davvero. Tanto che si è messo a fare il " Talent scout " insieme ad altri, e lavorare con dei " compagni ", e loro con lui. E' una persona irriverente, talvolta sfocia nell'insolenza. E' capace di fare autocritica diversamente da altri. Nella serata di presentazione dei candidati ha pisciato fuori, lasciandosi travolgere da ciò che gli provocano gli stranieri. E' uscito in modo preponderante il suo
PADRONI A CASA NOSTRA !!!
VIA QUELLI DEL SUD DI CARPI E MODENA !!!
GIULIA OLIVETTI: Candidata sindaco " Insieme al centrosinistra ". Continuità della amministrazione attuale. Alquanto astratta, talvolta. Consapevole del desiderio di cambiamento, mette in guardia contrapponendo la paura per le incognite del cambiamento. Si difende. Ha colto la voglia positiva di qualcosa di nuovo.
Nel confronto tra i candidati, Giulia Olivetti si è mostrata simpatica, carina e espressione continuativa dell'attuale maggioranza di governo locale. Il foresto, straniero allo stato puro. Enrico Diacci, proponendosi come novità, serio, per niente polemico, competente preparato e libero. Anche un po' emozionato, ovvio. E comunque ecco:
Enrico Diacci: VOGLIA DI CAMBIAMENTO!
Ieri sera, al confronto dei candidati, ho percepito in sala l’energia delle persone che ci stanno chiedendo un forte cambiamento, nel metodo e nel merito.
L’ho percepito anche da quelli che, magari, hanno applaudito di nascosto, perché è forte la paura di essere additati come una voce fuori dal coro…
C’è voglia di risposte chiare, di programmi concreti, di coraggio!
Il coraggio che NOI Lista Civica abbiamo avuto nell’affermare che Aimag non può essere incorporata in Hera, che la Cispadana non deve essere un’autostrada, che la ricostruzione per essere sostenibile non può durare altri 12 anni, che l’economia e la sicurezza saranno obiettivi strategici della nostra amministrazione.
Dopo 10 anni di una giunta PD rassegnata alle imposizioni di partito e impermeabile a qualsiasi sollecitazione dal basso, i cittadini VOGLIONO essere i nuovi protagonisti della Politica (con la P maiuscola).
Enrico Diacci
Ah, vi avevo promesso due dati. Un'analisi è qui:
La trasparenza nella
pubblicazione dei dati sulla ricostruzione privata è una prassi da
elogiare e che deve essere presa ad esempio dagli altri comuni del
cratere, ma deve essere utilizzata per capire come procede
realmente la gestione del terremoto e per verificare se è portata
avanti in modo sostenibile per la nostra comunità,
certamente non deve essere uno strumento per manipolare e per
raccontare che va sempre e comunque tutto bene!
La ricostruzione non si
pesa con il numero di cantieri completati o da fare, ma piuttosto con
l'importo delle opere già eseguite o non ancora realizzate. I lavori
già realizzati sono contabilizzati dalle imprese e poi pagati a
stato d'avanzamento, quindi l'unico modo di misurare la
ricostruzione già completata è di verificare l'importo
effettivamente erogato, piuttosto che citare quello assegnato
alle cambiali emesse!
Le dichiarazioni
rilasciate dal nostro Sindaco sui dati della ricostruzione ad oggi,
unite ai dati pubblicati dal Comune di Novi di Modena al 31/03/2017
ci dicono questo:
- La ricostruzione si presume che si assesterà attorno alle 900 cambiali complessive
(732 arrivate, 184 attese a cui togliamo qualche possibile rinuncia)
- Gli importi erogati alle imprese ed incassati ad oggi per lavori già eseguiti corrispondono a circa 98.600.000 di euro.
- Sono state rilasciate 468 cambiali al 31/03/2017 per un valore complessivo di
euro
151.000.000.
- Dovranno essere erogate ancora circa 432 cambiali per completare la ricostruzione. Poiché nell'ultimo anno il valore medio di ogni cambiale anno è stato pari ad euro 550.000, allora l'importo presunto ancora da erogare è di circa euro 237.000.000.
- Se i prossimi cantieri avranno importi simili a quelli attuali, la ricostruzione avrà un costo complessivo stimabille in euro 388.000.000 contro i 98.000.000 erogati.
Da questa simulazione
sulla base dei dati forniti dal Comune, emerge che quanto
effettivamente ricostruito è solo il 25% del totale.
Negli ultimi 12 mesi
sono state erogate 48 cambiali, cioè 4 al mese, per erogarne
432 serviranno 108 mesi, cioè 9 ANNI !!! A questo dato
occorre inoltre aggiungere il tempo per completare i cantieri.
Attendere altri 10
anni per completare la ricostruzione è sostenibile per una comunità
che ha già perso oltre del 10% della sua popolazione??
Enrico Diacci.
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Davide Boldrin
( il narratore, che piscia fuori anche lui, talvolta, ma lo ammette con serenità ...)
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