24/10/17

AUTONOMIE: A difesa di Stefano Bonaccini ? Esercizi da consigliere regionale Emilia Romagna.




Dunque: l'idea di scrivere 'sta roba, è nata dopo avere letto un po' in giro le faccende in merito ai referendum sulle autonomie locali di Veneto e Lombardia.

La cosa che un po' mi ha fatto voglia di provare a dire la mia in merito, è la faccenda che " le robe " che il presidente della regione Emilia Romagna va dicendo da ieri, beh, le diceva già ben prima. Si tratta di " A ONOR DEL VERO ". 

E che robe ? Ad esempio ( riporto un post del presidente E.R. ): 

Ho detto si alla richiesta del Governo di attendere un paio di settimane affinché la Lombardia (così ha chiesto legittimamente Roberto Maroni) sia pronta per potersi sedere al tavolo con noi, per condurre la trattativa per la richiesta di autonomia differenziata, attraverso l’articolo 116 della Costituzione italiana. A proposito di chi ci diceva che ciò che firmai con Gentiloni era carta straccia. Ma tant’è. A me non interessano le parole e gli slogan, ma i fatti; non mi interessa il percorso, ma ottenere il risultato. Ho chiesto però che fosse chiaro il confine della trattativa, che noi peraltro avevamo già avviato: autonomia differenziata come previsto dalla Costituzione, non improbabili richieste di autonomia speciale (non era questa la richiesta contenuta nel quesito referendario), ne’ trattenimento di tutte le tasse (perché si chiamerebbe secessione fiscale e non autonomia). Dunque ora chi vorrà sedersi a trattare dovrà fare quello che abbiamo già fatto noi, a partire dall’indicazione delle competenze (per noi oltre la decina) per le quali chiedere le risorse da trattenere per gestire sul territorio ciò che oggi viene gestito a livello nazionale. Noi facciamo sul serio, perché crediamo che sia giusto che una Regione virtuosa possa essere premiata, ma nel quadro della sacralità dell’unità nazionale.
Per chi non lo sapesse ricordo che l’Emilia-Romagna da tre anni e’ la regione che cresce di più nel Paese; forse e’ per questo che la Lega nord della nostra Regione ha bocciato in aula la richiesta di autonomia e proposto la secessione dell’Emilia dalla Romagna. Vogliono nei fatti creare due debolezze, invece che una grande forza qual’e oggi l’Emilia-Romagna, forse perché non la governano loro.


Ora, io ho udito Stefano Bonaccini con le mie orecchie dire, a grandi linee, le stesse cose in agosto al meeting di Rimini. Oltretutto con Roberto Maroni a fianco ha detto ( più o meno ) :

" SE FOSSE PER ME INVITEREI TUTTI I LOMBARDI A VOTARE " SI " AL REFERENDUM, POI, IL GIORNO DOPO, TUTTI INSIEME A TRATTARE A ROMA ". 

Ma siccome io non sono " nessuno ", posso solo scrivere la mia in merito e basta. Penso comunque che la democrazia diretta referendaria, aiuti a dare il giusto peso alle questioni. Ovvero se interessano al popolo, oppure no. D'altro canto se uno è eletto per lavorare ( anche se con pochi voti ... ) deve lavorare. E Bonaccini, in questo caso, lo ha fatto. 

La prova di quel che affermo, beh, è qui: https://youtu.be/R0_4npoKrFw

Davide Boldrin




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