16/09/18

Davide Boldrin consigliere regionale E.R. ? E se per sbaglio succedesse davvero ?


Uno diceva " siate folli e affamati ", e un altro detto dice " la fortuna aiuta gli audaci ". Allora senza farla troppo lunga, si continua con " l'auto spinning promozionale ", per una eventuale campagna elettorale nel prossimo autunno. Senza certezza alcuna, con tanti tanti tanti forse.

Ma meglio mirare alto, ad abbassare si fa sempre in tempo. 

Eventuale obiettivo: 8.000 preferenze.  ... Si, hai letto bene. 

Quindi ? 

Eh, quindi la domanda è :

PERCHE' 8.000 PERSONE IN PROVINCIA DI MODENA DOVREBBERO DARE UN VOTO DI PREFERENZA A DAVIDE BOLDRIN, PER IL CONSIGLIO REGIONALE E.R. ? 


Domanda più che opportuna, no ? Soprattutto se a pormela, sono IO ME STESSO MEDESIMO.

Domanda aperta, apertissima.

Davide Boldrin

P.S.:

La " lampadina che ha acceso la situazione ", che mi ha fatto pensare " iniziamo, a far baccano, ce ne è bisogno aldilà di come andrà sul serio " , eccola: 


Data: / Categoria: Il Punto
Autore: Redazione La Pressa

Insieme agli appalti alle imprese amiche e alla arrogante spartizione delle poltrone sta per crollare anche l'ultima idea di politica rimasta

Il Sistema-Modena, il Sistema-Emilia, il famoso Sistema Sinistra-Istituzioni-coop e imprese amiche, la cui esistenza è stata per anni negata dagli uomini chiave del Sistema stesso, sta crollando. E paradossalmente proprio nel momento del crollo appare chiara la sua vecchia forza, lo scheletro del Moloch morente, senza più veli, appare in tutta la sua grandezza.
Eccola lì l'imponente innervatura di un partito penetrato in ogni singolo campo della vita sociale visibile nella sua crudezza: nella festa di Ponte Alto semivuota anche nei giorni clou, nei bilanci in rosso delle associazioni di categoria amiche, come la Cna, nei circoli semideserti davanti ai quali campeggia triste il simbolo bianco, rosso e verde di quel che resta del rosso comunista. Eccoli i prolungamenti di quel gigantesco scheletro in una classe dirigente sempre meno preparata, sempre più schiacciata sugli ultimi capibastone rimasti, nel crollo del tesseramento, nella incapacità di dire cose anche solo lontanamente di sinistra.
Il Sistema nelle terre rosse sta crollando, probabilmente le prossime elezioni a Modena e in Regione spazzeranno via gli ultimi samurai Bonaccini e Muzzarelli costretti a candidarsi pur nella quasi certezza della sconfitta. Costretti perchè di aprirsi a un civismo vero, a chi non si arrende a dirsi di destra, non se ne vuole sentir parlare. Crepi Sansone, Dalila e anche Manoach piuttosto.

E' un clima di fine impero. A Modena, in Emilia, come a livello nazionale. 

Un clima dove - va detto - si ha la netta sensazione di stare gettando alle ortiche insieme alle storture di un Sistema arrogante e chiuso anche un modello positivo di valori, una socialità vera, una ideologia, si, diciamolo pure, ideologia, profonda. Una sorta di altra religione. Sulla quale tanti modenesi e tanti emiliani hanno fatto affidamento.
E' la sensazione di stare per bruciare insieme zizzania e grano, per restare nelle metafore care ai democristiani.

Insieme agli appalti alle imprese amiche, insieme alla marginalizzazione di ogni pensiero critico, insieme alla arrogante spartizione di poltrone che ha contraddistinto decenni di governo monocolore a Modena e in Emilia, traspare chiaramente come sta per crollare anche l'ultima idea di politica rimasta. L'ultimo sforzo, per quanto deviato, sporcato, strumentalizzato, di tentare di immaginare una società migliore per tutti.
Perchè mentre il Sistema crolla, mentre l'impero decade e gli ultimi governanti combattano come animali, con le unghie e coi denti, per mantenere il loro feudo, nulla appare di positivo all'orizzonte. 
Appare la terribile caccia al nero della Lega e l'impreparazione 5 Stelle. Null'altro. Nessun altro pensiero, nessun modello alternativo. Nessuna idea di società. 

E allora, viene da chiedersi qual è stato il momento esatto in cui è crollato il pilone centrale del Sistema. Perchè un momento ci deve essere stato. 
In fondo questo l'altro giorno si devono essere chiesti i 1000 modenesi accorsi a Ponte Alto ad ascoltare Bersani, simbolo vivente della Sinistra che fu. Quando è successo il disastro? Quando il buono del Modello-Emilia è stato definitivamente inglobato nel Sistema-Emilia. Quando la gente ha smesso di crederci? Quando la zizzania ha definitivamente soffocato il grano?
Renzi e le banche? I dirigenti col Suv? I sindacati coi grattacieli? Il vergognarsi di quella falce e martello che era impressa nei cuori dei lavoratori? Cosa è stato esattamente? L'Unità svenduta, uccisa, fatta risorgere e infine stuprata? I compagni coi figli accomodati nelle coop che hanno diretto? Le privatizzazioni da un governo di sinistra? Bersani, sono state quelle? 
La crisi economica che ha reso intollerabile il sistema di favoritismi legalizzati su cui si è retto per decenni il Sistema? Le polisportive chiuse? Le diete che hanno reso indigeribili le tagliatelle alla salsiccia delle feste dell'Unità? E' stato internet? Il Web? E' stata la coop di Zucchelli che a Modena ha monopolizzato terreni, tv, giunte? Sono state le nomine a mogli, amanti, amici? E' stata il virus dei democristiani? Buoni buoni pronti a predicare coerenza e pronti a ogni tradimento politico che tanto basta confessarsi?
Cosa è stato Bersani? Ce lo dica lei e non importa il motivo sia proprio quello. Ma di una risposta, la Politica, ancor prima che il popolo della Sinistra, ne ha bisogno. Lo dica.

Giuseppe Leonelli





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