Oooh là. Un bel post da megalomane come piace a me. E perché ? Non sarà breve. Premetto che sarà su fb da mercoledì, perché eh, è successo. Li sopra, sono stato Bannatooo !! Per tre giorni. Per aver parlato di ometti colorati che affollano la città di Modena. Peccato che il pregiudizio abbia prevalso ( Boldrin raSSIsta ! ), mentre sarebbe bastato leggere il primo commento in cui mi limitavo a far notare che non c'erano solo gli ometti color cioccolata, ma anche quelli color latte che acquistano certe sostanze che mettono allegria, e via discorrendo. La morale era: C'è chi spaccia perché c'è chi compra... Concetto logico al limite della banalità, ma chissà perché, non salta mai fuori... Ma boh.
Torniamo al punto. Il post non sarà breve, e prende ispirazione da questo articolo:
Insieme agli appalti alle imprese amiche e alla arrogante spartizione delle poltrone sta per crollare anche l'ultima idea di politica rimasta
Il Sistema-Modena, il Sistema-Emilia, il famoso Sistema Sinistra-Istituzioni-coop e imprese amiche, la cui esistenza è stata per anni negata dagli uomini chiave del Sistema stesso, sta crollando. E paradossalmente proprio nel momento del crollo appare chiara la sua vecchia forza, lo scheletro del Moloch morente, senza più veli, appare in tutta la sua grandezza.
Eccola lì l'imponente innervatura di un partito penetrato in ogni singolo campo della vita sociale visibile nella sua crudezza: nella festa di Ponte Alto semivuota anche nei giorni clou, nei bilanci in rosso delle associazioni di categoria amiche, come la Cna, nei circoli semideserti davanti ai quali campeggia triste il simbolo bianco, rosso e verde di quel che resta del rosso comunista. Eccoli i prolungamenti di quel gigantesco scheletro in una classe dirigente sempre meno preparata, sempre più schiacciata sugli ultimi capibastone rimasti, nel crollo del tesseramento, nella incapacità di dire cose anche solo lontanamente di sinistra.
Il Sistema nelle terre rosse sta crollando, probabilmente le prossime elezioni a Modena e in Regione spazzeranno via gli ultimi samurai Bonaccini e Muzzarelli costretti a candidarsi pur nella quasi certezza della sconfitta. Costretti perchè di aprirsi a un civismo vero, a chi non si arrende a dirsi di destra, non se ne vuole sentir parlare. Crepi Sansone, Dalila e anche Manoach piuttosto.
E' un clima di fine impero. A Modena, in Emilia, come a livello nazionale.
Un clima dove - va detto - si ha la netta sensazione di stare gettando alle ortiche insieme alle storture di un Sistema arrogante e chiuso anche un modello positivo di valori, una socialità vera, una ideologia, si, diciamolo pure, ideologia, profonda. Una sorta di altra religione. Sulla quale tanti modenesi e tanti emiliani hanno fatto affidamento.
E' la sensazione di stare per bruciare insieme zizzania e grano, per restare nelle metafore care ai democristiani.
Eccola lì l'imponente innervatura di un partito penetrato in ogni singolo campo della vita sociale visibile nella sua crudezza: nella festa di Ponte Alto semivuota anche nei giorni clou, nei bilanci in rosso delle associazioni di categoria amiche, come la Cna, nei circoli semideserti davanti ai quali campeggia triste il simbolo bianco, rosso e verde di quel che resta del rosso comunista. Eccoli i prolungamenti di quel gigantesco scheletro in una classe dirigente sempre meno preparata, sempre più schiacciata sugli ultimi capibastone rimasti, nel crollo del tesseramento, nella incapacità di dire cose anche solo lontanamente di sinistra.
Il Sistema nelle terre rosse sta crollando, probabilmente le prossime elezioni a Modena e in Regione spazzeranno via gli ultimi samurai Bonaccini e Muzzarelli costretti a candidarsi pur nella quasi certezza della sconfitta. Costretti perchè di aprirsi a un civismo vero, a chi non si arrende a dirsi di destra, non se ne vuole sentir parlare. Crepi Sansone, Dalila e anche Manoach piuttosto.
E' un clima di fine impero. A Modena, in Emilia, come a livello nazionale.
Un clima dove - va detto - si ha la netta sensazione di stare gettando alle ortiche insieme alle storture di un Sistema arrogante e chiuso anche un modello positivo di valori, una socialità vera, una ideologia, si, diciamolo pure, ideologia, profonda. Una sorta di altra religione. Sulla quale tanti modenesi e tanti emiliani hanno fatto affidamento.
E' la sensazione di stare per bruciare insieme zizzania e grano, per restare nelle metafore care ai democristiani.
Insieme agli appalti alle imprese amiche, insieme alla marginalizzazione di ogni pensiero critico, insieme alla arrogante spartizione di poltrone che ha contraddistinto decenni di governo monocolore a Modena e in Emilia, traspare chiaramente come sta per crollare anche l'ultima idea di politica rimasta. L'ultimo sforzo, per quanto deviato, sporcato, strumentalizzato, di tentare di immaginare una società migliore per tutti.
Perchè mentre il Sistema crolla, mentre l'impero decade e gli ultimi governanti combattano come animali, con le unghie e coi denti, per mantenere il loro feudo, nulla appare di positivo all'orizzonte.
Appare la terribile caccia al nero della Lega e l'impreparazione 5 Stelle. Null'altro. Nessun altro pensiero, nessun modello alternativo. Nessuna idea di società.
E allora, viene da chiedersi qual è stato il momento esatto in cui è crollato il pilone centrale del Sistema. Perchè un momento ci deve essere stato.
In fondo questo l'altro giorno si devono essere chiesti i 1000 modenesi accorsi a Ponte Alto ad ascoltare Bersani, simbolo vivente della Sinistra che fu. Quando è successo il disastro? Quando il buono del Modello-Emilia è stato definitivamente inglobato nel Sistema-Emilia. Quando la gente ha smesso di crederci? Quando la zizzania ha definitivamente soffocato il grano?
Renzi e le banche? I dirigenti col Suv? I sindacati coi grattacieli? Il vergognarsi di quella falce e martello che era impressa nei cuori dei lavoratori? Cosa è stato esattamente? L'Unità svenduta, uccisa, fatta risorgere e infine stuprata? I compagni coi figli accomodati nelle coop che hanno diretto? Le privatizzazioni da un governo di sinistra? Bersani, sono state quelle?
La crisi economica che ha reso intollerabile il sistema di favoritismi legalizzati su cui si è retto per decenni il Sistema? Le polisportive chiuse? Le diete che hanno reso indigeribili le tagliatelle alla salsiccia delle feste dell'Unità? E' stato internet? Il Web? E' stata la coop di Zucchelli che a Modena ha monopolizzato terreni, tv, giunte? Sono state le nomine a mogli, amanti, amici? E' stata il virus dei democristiani? Buoni buoni pronti a predicare coerenza e pronti a ogni tradimento politico che tanto basta confessarsi?
Cosa è stato Bersani? Ce lo dica lei e non importa il motivo sia proprio quello. Ma di una risposta, la Politica, ancor prima che il popolo della Sinistra, ne ha bisogno. Lo dica.
Giuseppe Leonelli
Perchè mentre il Sistema crolla, mentre l'impero decade e gli ultimi governanti combattano come animali, con le unghie e coi denti, per mantenere il loro feudo, nulla appare di positivo all'orizzonte.
Appare la terribile caccia al nero della Lega e l'impreparazione 5 Stelle. Null'altro. Nessun altro pensiero, nessun modello alternativo. Nessuna idea di società.
E allora, viene da chiedersi qual è stato il momento esatto in cui è crollato il pilone centrale del Sistema. Perchè un momento ci deve essere stato.
In fondo questo l'altro giorno si devono essere chiesti i 1000 modenesi accorsi a Ponte Alto ad ascoltare Bersani, simbolo vivente della Sinistra che fu. Quando è successo il disastro? Quando il buono del Modello-Emilia è stato definitivamente inglobato nel Sistema-Emilia. Quando la gente ha smesso di crederci? Quando la zizzania ha definitivamente soffocato il grano?
Renzi e le banche? I dirigenti col Suv? I sindacati coi grattacieli? Il vergognarsi di quella falce e martello che era impressa nei cuori dei lavoratori? Cosa è stato esattamente? L'Unità svenduta, uccisa, fatta risorgere e infine stuprata? I compagni coi figli accomodati nelle coop che hanno diretto? Le privatizzazioni da un governo di sinistra? Bersani, sono state quelle?
La crisi economica che ha reso intollerabile il sistema di favoritismi legalizzati su cui si è retto per decenni il Sistema? Le polisportive chiuse? Le diete che hanno reso indigeribili le tagliatelle alla salsiccia delle feste dell'Unità? E' stato internet? Il Web? E' stata la coop di Zucchelli che a Modena ha monopolizzato terreni, tv, giunte? Sono state le nomine a mogli, amanti, amici? E' stata il virus dei democristiani? Buoni buoni pronti a predicare coerenza e pronti a ogni tradimento politico che tanto basta confessarsi?
Cosa è stato Bersani? Ce lo dica lei e non importa il motivo sia proprio quello. Ma di una risposta, la Politica, ancor prima che il popolo della Sinistra, ne ha bisogno. Lo dica.
Giuseppe Leonelli
Ma di una risposta, la Politica, ancor prima che il popolo della Sinistra, ne ha bisogno.
Quelle ultime righe, dell'articolo letto stamani alle 7.50 del mattino, mi hanno acceso la lampadina. E mi ripromisi che prima di andare a dormire avrei fatto questo post. Insomma, serve la rivoluzione culturale.
La rivoluzione civica, oserei dire. Quando ero nell'UDC, ci credevo. Poi anche nel PDL. Ed ero persino un filo-leghista, CONVINTISSIMO. Si. Però per via del principio base: IL FEDERALISMO FISCALE. Che dove sia finito ora, boh.. mah... ( gli ultimi che hanno fatto battaglie in tal senso, per certi aspetti, sono stati Roberto Maroni e Stefano Bonaccini ...).
E l'esperienza mi ha insegnato che negli ultimi 20 anni la politica ha perso, solo per colpa delle lotte intestine, sia di potere, che di punti di vista. Recentemente è il PD, l'emblema di ciò.
E si sa che quando l'intestino non funziona bene, crea solo dissenteria...
Quindi ? La rivoluzione è iniziata. Parte dal basso. Ma perché avanzi, serve la responsabilità personale di ognuno. Qualsiasi compito egli si trovi a dover adempiere. Con semplicità, libertà, condivisione, senza pretese egocentriche, ma con visione comune e pari......al visionario fatto e strafatto.
Io, dal canto mio, posso fare quello che ho sempre fatto: " IL BOLDRIN ". Con forme e modi a seconda del contesto. Ma fino ad oggi, ha funzionato in modo perfetto.
I FATTI MI COSANO (Cit.).
Sta funzionando anche, nella fase attuale, " adesso, io ultima ruota del carro ".
Cosi fecero i nostri antenati, cosi, fecero crescere il nostro paese.
E ( non entro in varie specificità per evitare " eccolo, adesso strumentalizza " ) talvolta basta vedere ciò che si presenta davanti, non come un problema in più da gestire, ma come una opportunità.
Ades a let, e domani ad aggiustare carrelli. La rivoluzione in fondo per me, è questa.
Davide Boldrin
p.s. per quelli che pensano " Boldrin, povero cretino nostalgico astratto e illuso " :
«Una generazione può essere giudicata dallo stesso giudizio che essa dà della generazione precedente, un periodo storico dal suo stesso modo di considerare il periodo da cui è stato preceduto.
Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa, anche se assume pose gladiatorie e smania per la grandezza.
Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa, anche se assume pose gladiatorie e smania per la grandezza.
È il solito rapporto tra il grande uomo e il cameriere.
Fare il deserto per emergere e distinguersi.
[…] Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente.
Una soffitta su un pianterreno è meno soffitta di quella sul decimo o trentesimo piano? Una generazione che sa far solo soffitte si lamenta che i predecessori non abbiano già costruito palazzi di dieci o trenta piani. Dite di esser capaci di costruire cattedrali, ma non siete capaci che di costruire soffitte.» Cit. Antonio Gramsci, Quaderni.
Fare il deserto per emergere e distinguersi.
[…] Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente.
Una soffitta su un pianterreno è meno soffitta di quella sul decimo o trentesimo piano? Una generazione che sa far solo soffitte si lamenta che i predecessori non abbiano già costruito palazzi di dieci o trenta piani. Dite di esser capaci di costruire cattedrali, ma non siete capaci che di costruire soffitte.» Cit. Antonio Gramsci, Quaderni.
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