13/12/12

L’autobiografia politica di Davide Boldrin – Capitolo 2: Gli albori “istituzionali”


Era Gennaio 2007, e nella primavera si sarebbe votato per l’elezione del Sindaco a Novi di Modena. L’idea era quella di candidarmi consigliere, non fosse che negli ambienti “che contavano” della politica novese, non mi conosceva nessuno. Da ex-carpigiano l’ambito di frequentazione politica amatoriale era principalmente quello di Carpi,  oltre che l’ambito provinciale modenese. Se poi aggiungiamo che risiedevo ( e risiedo tuttora …)  nella frazione di Rovereto sulla Secchia, l’ambito delle conoscenze si riduceva lì. Sempre il famoso “creatore di mostri”, l’amico Dante Belloni, una sera organizzò un incontro a casa di ALVARO PESCETELLI. Egli, fino alla scorsa legislatura terminata quest’anno,  era “il decano” dei consiglieri tradizionalmente di centrodestra. Era una Domenica sera. Ricordo che ci presentammo, e subito dopo esposi ad Alvaro le mie ragioni. Al che egli, si riservò di parlare con chi stava preparando la lista dell’allora CDL-NOVI. Questa lista era un poco lo specchio della CASA DELLE LIBERTA’, l’alleanza nazionale del centrodestra che comprendeva UDC, FORZA ITALIA, ALLEANZA NAZIONALE e la LEGA NORD. Con il passare delle settimane, almeno una volta a settimana telefonavo ad Alvaro, per sapere cosa ne pensavano gli altri, di quello che sarebbe stato in futuro, il mio “gruppo” . Seppi poi in futuro, che l’amico Torrini ci mise del suo, per garantire sulla mia serietà.  Direttamente con Alvaro. Fino a che un giorno, in Febbraio, mi telefonò Federica Boccaletti, la candidata sindaco della lista CDL-NOVI,  chiedendomi le ragioni per cui ero interessato a candidarmi in lista con lei. Ricordo ancora la cose esposte “ di getto”  in quella telefonata : “ Ti dirò, mi pare che qua, si decidano dei lavori nella scuola che a volte non capisco. Poi le strade cosi come sono, non mi piacciono”. E fu così che iniziarono i primi incontri per stendere il programma elettorale. In lista con noi entrò anche una ragazza novese, conosciuta principalmente a Novi di Modena. Costei era anch’essa dell’UDC, ma non ne avevo mai sentito parlare. Solo anni dopo seppi che fu presentata alla “corrente giovanardiana “ dell’UDC di allora, proprio in occasione delle elezioni, da colui che chiamerò “ il tatticista ” . Costui lo incontrerò e ci lavorerò insieme per un certo periodo, in futuro. Ma devo dire che pur avendogli appioppato  la nomea di “tatticista” , il suo tatticismo, si rivelò piuttosto “suicida”, per quanto riguarda l’ambito politico. L’unica volta che ne ha fatta una discreta, fu quando mi rubò un’idea ( c’è un testimone …).  Ma questo, riguarda capitoli più avanti nel tempo. Resta il fatto che “il tatticista”, ci mise lo zampino già allora. E nessuno lo sapeva. Tranne … chi me lo ha detto poi.

DB

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