16/12/12

VOCI…PORTAVOCE INFORMAZIONI E NON SOLO …DA ROVERETO S.S. Sabato 15 dicembre 2012 Numero otto


VOCI…PORTAVOCE
INFORMAZIONI E NON SOLO …DA ROVERETO S.S.

                                                                                         Responsabile unico Vittorio Trentini
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                                                                                        Sabato 15 dicembre 2012  Numero otto

Notizie
QUALCOSA SI MUOVE
Non so se la neve caduta la scorsa settimana abbia contribuito ad attutire l’impatto ambientale
delle rovine in cui siamo immersi,il manto bianco è avvolgente e armonizza le forme anche le
più crude;non so se si stia avvertendo l’approssimarsi delle tradizionali feste natalizie e se la via Chiesa illuminata alimenti la speranza che,quando Dio vorrà e le Autorità ci daranno una mano,
qualche ferita comincerà a rimarginarsi e riprenderemo il cammino verso la normalità.
Non sono ancora cessati i mortali colpi di maglio sulle nostre case ,ma ora si odono un po’ più lontani,in periferia,ormai nel Centro,al di fuori del rudere della chiesa è rimasto molto poco da abbattere.
Verrà anche il turno della chiesa e allora,con l’apertura di tutto il tratto urbano della via principale,avremo fatto un altro passo avanti verso la ripresa del Centro del paese.
Tuttavia qualcosa ,fuori,lontano dal centro si muove.
Le scuole ,istituzione primaria di ogni comunità,funziona a ritmo normale.
Accanto ad esse sta per riprendere l’attività il Centro Sportivo,i cui ambienti ,tornati agibili e riscaldati ,potranno accogliere gli anziani dell’ARCI e i cittadini in cerca di un qualche ristoro.
Dall’altra parte,con l’insediamento del nuovo parroco don Andrea,si sta aprendo la canonica per accogliere i nostri ragazzi e dare opportunità di assistere alle cerimonie religiose non più nella ludotenda ,ma in ambienti riscaldati e confortevoli.
Qualche tempo fa si diceva che in paese non vi era più un luogo di ritrovo,ecco queste due nuove opportunità sono un efficace segnale che ,anche se molto adagio,perché la botta è veramente
grossa,la vita riprende e la speranza sta prendendo il soppravvento sulla disperazione.
Non dobbiamo fermarci,c’è da raggiungere l’obiettivo che la ONLUS ha messo alla base della
sua esistenza e del suo operare:-
“Mettersi in rapporto con l’Amministrazione Pubblica per rispondere alle esigenze della ricostruzione e dello sviluppo di Rovereto e S.Antonio ,con l’obiettivo di ricreare due paesi rinnovati e con una qualità della vita,se possibile,ancora  migliore rispetto alla situazione precedente il terremoto.”
Di fronte a questo obiettivo tutti siamo chiamati a dare un contributo ed impegnarci per raggiungerlo nel più breve tempo possibile.
Sono convinto che,come accennato in un precedente numero di questo foglio,anche il problema della chiesa sia di pertinenza di questa associazione che per numero di aderenti e prestigio dei dirigenti rappresenta tutti i cittadini di Rovereto.





Risolti i problemi della sanità e dello sport ora c’è l’impegno morale di interessarsi del problema
del culto promovendo incontri tra le Autorità e i cittadini e prospettando soluzioni condivise dalla nostra gente.
I luoghi di culto debbono essere gestiti dai parrocchiani ,in primis, perciò abbiamo tutti il dovere di darci da fare per raccogliere fondi e sostenere quelle soluzioni che ci permetteranno di ritornare,almeno alla normalità ante sisma.

Riflessioni –Proposte

LE LUCI E I SUONI DEL PAESE
Percorrendo in macchina,di sera,la via Chiesa possiamo vederla illuminata;è un bello spettacolo,fa festa;la luce ,da sempre,suscita un senso di gioia.
Rallentando la marcia per meglio vedere ci si accorge però che un buon tratto,quasi la metà ,è rimasta buia ,mentre si sono intensificate le luminarie oltre il centro,verso nord,ora si ha l’esatta sensazione della situazione.
La prima parte verso il Centro è morta,delimitata da transenne che ne  vietano l’accesso;così la pizzeria,la Coop,la casa del popolo non esistono più.
In pratica tutti i negozi ai lati della strada sono chiusi,alcuni si sono spostati in baracche di legno verso nord dove si è creato un nuovo centro e dove si svolgono le attività di sempre.
Se poi questa strada la si percorre a piedi o in bicicletta alla sensazione di  vuoto derivante dalla
scarsa visibilità si aggiunge il disagio del silenzio derivante dalla mancanza di traffico e dall’assenza di incontro che i negozi alimentano.
Dal maggio scorso anche il paese è muto,il campanile non è crollato, ma le campane non sono agibili e non si possono usare.
Anche questo è un grave disagio ,a cui,penso si debba ovviare in qualche modo.
Le campane sono state ,sono e saranno sempre la voce dei paesi,della gente.
Hanno sempre annunciato gli eventi gioiosi o tristi e sottolineato gli avvenimenti più importanti .
Poiché non si sa quando potranno tornare in funzione le nostre campane legate  nel
campanile,penso che si debbano mettere in atto iniziative idonee a provvedere all’arrivo
di qualche campana in sostituzione ,magari prestata da qualche fabbrica  ,da restituire  quando saremo in grado di riutilizzare le nostre.
Sono certo che riusciremo, al più presto,  ad avere di nuovo le campane  per ridare una voce al paese.

TRASLOCHI
Poiché ora,abbattuto il teatro,si ha l’esatta percezione dello spazio a disposizione  propongo che
si prenda in considerazione l’eventualità di togliere dal campetto parrocchiale tutte le strutture
provvisorie che  sono  inutilizzate e che la ludotenda venga spostata di fianco alla canonica ,nella piazza,per fare eventualmente da supporto ad una nuova erigenda chiesa provvisoria,se proprio non se ne può fare a meno.
Sarebbe impensabile posizionare l’eventuale chiesa provvisoria in qualche parte del campetto.
Per avvalorare ciò bastano due importanti motivi:-La chiesa deve essere in vista,nel Centro del paese e non nascosta dietro la canonica  e di più difficile accesso.
I ragazzi della parrocchia hanno il diritto di avere uno spazio e non ne devono essere privati.


N.Di Boldrin: Una tua chiaccherata con il Don, non sarebbe male, Vittorio. Oggi ha pure superato il "test vecchiette". Han detto: " Mo' s'lè brev ". Avanti di un'atra casella.

Buldrein da r'vree ( cal  poc, cag resta..) 

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