06/05/13

In momento storico, come quello attuale, poteva il grande Giulio, non lasciare il suo segno ? Certo che no.

Ci si pensi. Una crisi epocale, un Papa si dimette, il presidente della Repubblica viene riconfermato, un governo di larghe intese. Poteva, il grande Giulio Andreotti, un pezzo della storia del nostro paese, non lasciare il segno ? Arrivederci grande Giulio.

Davide Boldrin


GIULIO ANDREOTTI/ Farina: "preferisco obbedire", la lezione di una politico nemico dell'odio


Prevale il dolore, sulla capacità di raffigurarlo come figura storica. Perché è stato una figura storica, essendo come nessun altro persona, persona cristiana. Questo vedo ora in lui. Ho appena telefonato a casa di
Andreotti, mentre scrivo queste righe. Mi ha risposto il genero, e mi ha detto: “Sappia che il senatore le ha voluto molto bene”. Sono rimasto stupefatto. Non mi aveva mai detto qualcosa di simile. Eppure lo sapevo
molto bene: era un uomo capace di voler bene. Questa è stata l’essenza della sua personalità politica, in realtà era la cifra di tutto il suo impegno. Il suo famoso cinismo è una balla colossale. Si confondeva la sua
freddezza, il suo pudore, la sua circospezione, con l’assenza di scrupoli. Il cinismo significa rifiuto di religiosità. Rifiuto di amore, per un calcolo di vantaggio. Lui calcolava, sceglieva i tempi delle parole e
delle azioni, ma aveva ....



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GIULIO ANDREOTTI



Davide Boldrin

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