Cosa vorrà mai dire ?
Partiamo da qui:
Poi la risposta odierna a ciò, da parte della maggioranza:
“Il Consigliere Fabbri dica che abito vuole indossare”
Dopo le dichiarazioni di Mauro Fabbri, consigliere comunale di Progetto Comune e imprenditore edile, sulle difficoltà riscontrate nella ricostruzione post sisma, il Sindaco di Novi interviene con una nota. Ecco la sua dichiarazione:
« ‘La ricostruzione post sisma procede con lentezza’. Mi pare che sia questa l’acqua calda scoperta da Mauro Fabbri, ora consigliere comunale di opposizione che diserta da mesi il pubblico consesso dove ci si confronta e si decide sul piano della ricostruzione, ora amministratore di una società costruttrice con cantieri nell’area del cratere. Da una parte invia lettere come titolare della sua società edile al Sindaco e all’Ufficio tecnico del comune, mescolando una premessa da politico a delle richieste di chiarimenti tecnici a cui ovviamente risponderà il responsabile incaricato; dall’altra rilascia interviste ai giornali, indossando gli abiti un po’ del consigliere un po’ del membro di Sisma.12, evidenziando però aspetti tecnici, tipici di chi opera nel settore edile, che a suo dire rallenterebbero l’assegnazione e i conseguenti pagamenti delle Cambiali Errani. A chi devo rispondere? Al consigliere comunale, all’imprenditore o al referente locale di Sisma.12? In attesa di conoscere quale ruolo deciderà di ricoprire Fabbri, mi limito a confermare la lentezza della ricostruzione che a mio avviso dipende sostanzialmente da due fattori: avere il personale in numero adeguato alla gravità e alla quantità dei danni che ogni comune ha subito e alla burocrazia che, è vero pesa sia sui cittadini che sulle amministrazioni, ma che nel contempo garantisce trasparenza nell’erogazione di soldi pubblici. Non si è mai interrotto il dialogo e il confronto tra noi Sindaci, a diretto contatto con i nostri cittadini e con le problematiche che legittimamente ci sottopongono e il Commissario Errani per risolvere le criticità legate alla ricostruzione».
...boh... Anche in Novembre 2012...:
Non entrerò, nel merito della polemica. Ma si sappia, che chi è consigliere in carica, spesso e volentieri, riceve visite a casa, telefonate, ecc. ecc. di persone, che si sentono in qualche modo, abbandonate.
Solo una " battuta ":
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IL POPOLO HA FAME. DI MATTONI...
Non tanto, di opere pubbliche. Tu che leggi, se devi costruire una casa, prima vuoi abitarci ( RICOSTRUZIONE PRIVATA ) o vuoi il giardino bello ( OPERE PUBBLICHE ) ? Ovvio, che curerai la progettazione di entrambi. Ma l'essenziale ...?
E la competenza, è una colpa ?
Davide Boldrin
Novi di Modena, 9 Agosto 2013.
RispondiEliminaL'immotivata indignazione che traspare nelle parole del comunicato stampa del Sindaco di
Novi di Modena non deve distogliere l'attenzione dal vero problema, come faranno le
aziende che per prime hanno iniziato i lavori per la ricostruzione dopo il terremoto a
sopravvivere fino al momento in cui l'Amministrazione non avrà completato tutte le sue
procedure interne sulle pratiche Mude? Sarà l'Amministrazione ad assumersi l'onere di
comunicare ai fornitori ed ai lavoranti che non potranno essere pagati? Sarà
l'amministrazione a coprire i pesanti interessi bancari passivi subiti nell'attesa dei
pagamenti? Sarà l'Amministrazione a provvedere a pagare mensilmente contributi e
stipendi dei dipendenti?
A cosa serve preoccuparsi quale giacca indossavo al momento della segnalazione del
problema? La lentezza nella ricostruzione la viviamo tutti sulla nostra pelle, come cittadini,
imprenditori ed anche come Consiglieri di questo Comune. Posso vantarmi, nei quattro
anni della mia partecipazione in Consiglio di non essere mai mancato per malattia o per
impegni personali, le mie poche assenze sono solo legate ad una forma di protesta che
diversi gruppi politici presenti in Consiglio hanno voluto chiedere di portare avanti ai propri
rappresentanti in Consiglio, oltretutto per motivazioni rese pubbliche. Dopo un evento così
devastante come il terremoto ciascuno di noi ha riportato le proprie esperienze personali
anche nelle proprie attività lavorative, personali ed anche istituzionali, questo è accaduto
non solo a chi rappresenta la minoranza ma anche alla maggioranza, anche il Sindaco ha
portato in Regione richieste valide sia per se sia per gli altri cittadini, ognuno di noi che
vive nel cratere porta dentro si se una qualche crepa da riparare.
Ritengo che nei mesi scorsi sarebbe stato più utile verificare se, nell'attesa di ricevere
personale in aiuto, non fosse possibile ricercare con la Regione l'accordo per avere
procedure interne più snelle e cercare di alleggerire le responsabilità ed il carico di lavoro
dei propri dirigenti. Non mi riferisco allo strumento informatico del Mude, che ormai non
potrà più essere modificato, ma piuttosto agli infiniti allegati che vengono inviati con firma
digitale e già certificati dai tecnici che li hanno predisposti, e sottoposti a minuziosa
verifica. Sono consapevole della mole disumana di lavoro che i nostri uffici tecnici devono
sopportare, vogliamo continuare così, fino a che non impazziranno? Le procedure in
deroga per potere fare nuove assunzioni sono lunghe e complicate, man mano che si
riesce ad ottenere qualche persona in più ci si scontra con il problema che nel frattempo le
pratiche sono aumentate ancora più velocemente. Si tratta di una lotta impari, senza
speranza di vittoria.
Al 20 Luglio sono state presentate il 9% delle pratiche necessarie alla ricostruzione del
solo settore residenziale, di queste la metà autorizzate alla cambiale Errani, in sostanza
manca ancora il 95% dei fabbricati (quasi tutti di tipo E). Continuiamo a cercare di gestire
una montagna di pratiche con le stesse procedure che utilizzavamo prima del terremoto,
piuttosto chiediamo e cerchiamo di semplificarle! E se questo non è nella autorità del
Sindaco, allora uniamoci e rivolgiamoci assieme verso chi questo potere lo detiene!
Concludo ringraziando pubblicamente coloro, tra cui tecnici ed imprenditori, che dopo aver
letto l’articolo sui vari quotidiani mi hanno confermato il loro sostegno.
Firmato Mauro Fabbri, cittadino, imprenditore e Consigliere del Comune di Novi di Modena.
Poi, sul protrarsi a lungo della modalità di protesta, si sa che io ho avuto modo di " rompere ", rientrando in consiglio. Ma il punto che preme, sempre, è l'oggettività dei problemi. La battuta è: NOI UOMINI SIAMO TESTARDI, LA REALTA' PIU' DI NOI...
RispondiEliminaDavide Boldrin